Politica
Uffici giudiziari, valzer di proroghe per la pulizia
I Verdi: «A Trani questi appalti sono sempre di moda»
Trani - giovedì 12 novembre 2009
«Non solo il bando di gara non ancora pubblicato per la distribuzione del gas metano (ancora affidato all'Italcogim anche se era nota la scadenza del 26 settembre scorso e sembra che sia pronta una proroga all'Italcogim di sei mesi) o i ritardi accumulati l'anno scorso per la refezione scolastica. A Trani sembra essere una specialità far scadere gli appalti e procedere con le proroghe di quelli vecchi. Ma il caso della pulizia degli uffici giudiziari, in particolare di Palazzo Nigretti e dei capannoni-archivio di via Papa Giovanni XXIII, ha davvero dell'incredibile: se ne occupa ancora oggi un consorzio di Bologna (che a sua volta utilizza una cooperativa barese) cui il servizio venne affidato temporaneamente, per due mesi, nel gennaio 2006, grazie a una serie proroghe disposte con determine negli ultimi tre anni; ma in realtà esiste una società consortile di Roma cui il servizio è stato aggiudicato in via provvisoria, già il 10 febbraio 2009. La vicenda trae origine dal rifiuto dell'Amiu ("poiché non adeguatamente strutturata ad assicurare lo svolgimento dei servizi affidati") di svolgere il servizio, come invece deliberato dall'amministrazione attraverso la giunta il 10 marzo 2006.
Infatti in seguito al rifiuto da parte dell'Amiu di svolgere il servizio, l'amministrazione decise di affidare lo stesso a un consorzio di Bologna che a sua volta utilizzava una cooperativa di Bari, per un periodo di due mesi (dal primo gennaio 2006 al 31 maggio 2006) per l'importo di 57.683 euro. Ma questo affidamento temporaneo, della durata di due soli mesi, dura ancora oggi. Infatti il servizio di pulizia degli uffici giudiziari è stato prorogato, con singole determine dirigenziali, di mese in mese a partire dal 2006 per ben tre anni. In sostanza nonostante la nuova gara, effettuata nel frattempo, sia stata aggiudicata (per tre anni per 576.759,72 euro oltre Iva) solo in via provvisoria a una società consortile di Roma, fin dal 10 febbraio 2009, il servizio è stato ancora una volta prorogato.
In sostanza in oltre tre anni l'amministrazione non è stata capace di portare a compimento una gara per il servizio di pulizia degli uffici giudiziari. La vicenda, se da un lato mette in evidenza una situazione veramente paradossale, è significativa delle modalità di gestione della ‘cosa pubblica' da parte di quest'amministrazione. E' possibile che un servizio pubblico, il quale deve essere affidato tramite procedura aperta, è affidato da ben tre anni solo con proroghe mensili? E' legittima tale procedura?. Ma c'è anche da chiedersi per l'Amiu non abbia mai voluto gestire questo servizio, considerato che in tale maniera l'azienda avrebbe potuto aumentare la propria attività e soprattutto avrebbe potuto assumere nuovo personale. Infine, un'ultima domanda: l'amministrazione intende seguire la stessa procedura anche per il servizio di distribuzione del gas metano con l'Italcogim?»
Michele di Gregorio e Franco LauroraVerdi Trani
Infatti in seguito al rifiuto da parte dell'Amiu di svolgere il servizio, l'amministrazione decise di affidare lo stesso a un consorzio di Bologna che a sua volta utilizzava una cooperativa di Bari, per un periodo di due mesi (dal primo gennaio 2006 al 31 maggio 2006) per l'importo di 57.683 euro. Ma questo affidamento temporaneo, della durata di due soli mesi, dura ancora oggi. Infatti il servizio di pulizia degli uffici giudiziari è stato prorogato, con singole determine dirigenziali, di mese in mese a partire dal 2006 per ben tre anni. In sostanza nonostante la nuova gara, effettuata nel frattempo, sia stata aggiudicata (per tre anni per 576.759,72 euro oltre Iva) solo in via provvisoria a una società consortile di Roma, fin dal 10 febbraio 2009, il servizio è stato ancora una volta prorogato.
In sostanza in oltre tre anni l'amministrazione non è stata capace di portare a compimento una gara per il servizio di pulizia degli uffici giudiziari. La vicenda, se da un lato mette in evidenza una situazione veramente paradossale, è significativa delle modalità di gestione della ‘cosa pubblica' da parte di quest'amministrazione. E' possibile che un servizio pubblico, il quale deve essere affidato tramite procedura aperta, è affidato da ben tre anni solo con proroghe mensili? E' legittima tale procedura?. Ma c'è anche da chiedersi per l'Amiu non abbia mai voluto gestire questo servizio, considerato che in tale maniera l'azienda avrebbe potuto aumentare la propria attività e soprattutto avrebbe potuto assumere nuovo personale. Infine, un'ultima domanda: l'amministrazione intende seguire la stessa procedura anche per il servizio di distribuzione del gas metano con l'Italcogim?»
Michele di Gregorio e Franco LauroraVerdi Trani