Politica
Ultime battute per il Pd: ieri due incontri per la Ciliento e Bottaro
Ospiti l'europarlamentare Elena Gentile e Iaia Calvio, già sindaco di Orta Nova
Trani - giovedì 28 maggio 2015
8.00
Pomeriggio ricco di appuntamenti quello di ieri per il Partito Democratico con il susseguirsi di due incontri politici. Il primo, svoltosi presso il comitato elettorale della candidata al consiglio regionale Debora Ciliento ha visto come ospite Elena Gentile, attivista ed europarlamentare del Pd che ha espresso profondo sostegno e ammirazione per la giovane tranese.
«Io mi sono messa in gioco – ha dichiarato Debora Ciliento - a discapito di chi mi ha definito un "errore della politica". Vorrei utilizzare l'attenzione che si sta creando su di me per potare avanti la voce di quelle persone che si dicono sfiduciate della politica. La campagna elettorale svolta finora vanta per me dei risultati positivi perché ho avuto modo di conoscere e aver condiviso tante esperienze diverse». La Ciliento ha poi rimarcato il suo fondamentale ruolo di educatore posto a servizio della politica sottolineando come ad ogni suo incontro non mancano mai i bambini: «Mi conoscono più loro che gli adulti» - ha ironizzato la candidata.
Politica e legalità, invece, i temi del secondo incontro che ha visto ospite Iaia Calvio, già Sindaco di Orta Nova, simbolo per il Partito della lotta per la legalità e la trasparenza nelle Istituzioni e la vice segretaria regionale del PD, Assuntela Messina. Il candidato sindaco Amedeo Bottaro, a cui è spettato il compito di fare gli onori di casa, ha rimarcato l'importanza di vincere già al primo turno per evitare che la città rimanga poi scoperta dopo il 31 in attesa del ballottaggio, fissato per il 14 giugno. «La mia coalizione mi ha dato una grande possibilità - ha sottolineato Bottaro -. Insieme abbiamo costruito un percorso sulle candidature: abbiamo dovuto dire no a tanti candidati, a tante liste che pensavano di passare dal centro destra al centro sinistra: questa scelta ha inevitabilmente implicato perdita di voti. Questa selezione, tuttavia, mi ha reso ancora più orgoglioso considerando che le stesse liste di fronte al mio "no" si sono rivolte il giorno dopo ad un altro candidato sindaco: ciò ci fa capire quanta poca serietà ci sia in quella gente».
La forza di scelte coraggiose è stato anche il leitmotiv della testimonianza di Iaia Calvio, la cui storia è divenuta celebre a seguito di un video divenuto virale nella rete che la riprende mentre tiene un comizio all'indomani della sfiducia ricevuta da 9 consiglieri della sua maggioranza che le fece terminare anticipatamente la sua esperienza di Sindaco. Il comizio fu tenuto perché Iaia Calvio aveva deciso di spiegare pubblicamente i motivi che di lì a poche ore avrebbero privato la città del sindaco che aveva democraticamente eletto, delle persone che avevano provato a condizionare le scelte dell'amministrazione comunale e dei "No" che aveva orgogliosamente detto alle richieste di raccomandazioni, favoritismi ed al sistema clientelare. «Porto qui la mia esperienza perché credo fermamente in quello che ho fatto: ho semplicemente provato a strappare quel velo d'ipocrisia che significa chiudere gli occhi ed abbassare la testa rispetto al fatto che la società ci ha abituati ad una "cultura del malaffare", della prepotenza e della prevaricazione. L'atto rivoluzionario è stato proprio il fatto che un membro facente parte di quella stessa classe di potere abbia avuto il coraggio di urlare il proprio "Basta" sulle scale del Municipio. Questa mia testimonianza possa essere una lezione formativa valida per voi per battervi sempre a favore della legalità» – ha poi concluso Iaia Calvio.
«Io mi sono messa in gioco – ha dichiarato Debora Ciliento - a discapito di chi mi ha definito un "errore della politica". Vorrei utilizzare l'attenzione che si sta creando su di me per potare avanti la voce di quelle persone che si dicono sfiduciate della politica. La campagna elettorale svolta finora vanta per me dei risultati positivi perché ho avuto modo di conoscere e aver condiviso tante esperienze diverse». La Ciliento ha poi rimarcato il suo fondamentale ruolo di educatore posto a servizio della politica sottolineando come ad ogni suo incontro non mancano mai i bambini: «Mi conoscono più loro che gli adulti» - ha ironizzato la candidata.
Politica e legalità, invece, i temi del secondo incontro che ha visto ospite Iaia Calvio, già Sindaco di Orta Nova, simbolo per il Partito della lotta per la legalità e la trasparenza nelle Istituzioni e la vice segretaria regionale del PD, Assuntela Messina. Il candidato sindaco Amedeo Bottaro, a cui è spettato il compito di fare gli onori di casa, ha rimarcato l'importanza di vincere già al primo turno per evitare che la città rimanga poi scoperta dopo il 31 in attesa del ballottaggio, fissato per il 14 giugno. «La mia coalizione mi ha dato una grande possibilità - ha sottolineato Bottaro -. Insieme abbiamo costruito un percorso sulle candidature: abbiamo dovuto dire no a tanti candidati, a tante liste che pensavano di passare dal centro destra al centro sinistra: questa scelta ha inevitabilmente implicato perdita di voti. Questa selezione, tuttavia, mi ha reso ancora più orgoglioso considerando che le stesse liste di fronte al mio "no" si sono rivolte il giorno dopo ad un altro candidato sindaco: ciò ci fa capire quanta poca serietà ci sia in quella gente».
La forza di scelte coraggiose è stato anche il leitmotiv della testimonianza di Iaia Calvio, la cui storia è divenuta celebre a seguito di un video divenuto virale nella rete che la riprende mentre tiene un comizio all'indomani della sfiducia ricevuta da 9 consiglieri della sua maggioranza che le fece terminare anticipatamente la sua esperienza di Sindaco. Il comizio fu tenuto perché Iaia Calvio aveva deciso di spiegare pubblicamente i motivi che di lì a poche ore avrebbero privato la città del sindaco che aveva democraticamente eletto, delle persone che avevano provato a condizionare le scelte dell'amministrazione comunale e dei "No" che aveva orgogliosamente detto alle richieste di raccomandazioni, favoritismi ed al sistema clientelare. «Porto qui la mia esperienza perché credo fermamente in quello che ho fatto: ho semplicemente provato a strappare quel velo d'ipocrisia che significa chiudere gli occhi ed abbassare la testa rispetto al fatto che la società ci ha abituati ad una "cultura del malaffare", della prepotenza e della prevaricazione. L'atto rivoluzionario è stato proprio il fatto che un membro facente parte di quella stessa classe di potere abbia avuto il coraggio di urlare il proprio "Basta" sulle scale del Municipio. Questa mia testimonianza possa essere una lezione formativa valida per voi per battervi sempre a favore della legalità» – ha poi concluso Iaia Calvio.