Cronaca
Caso discarica, le indagini su biogas e altri appalti Amiu
Ben 16 le persone nel registro degli indagati, Procura e Gdf a lavoro
Trani - lunedì 20 luglio 2015
7.11
Ultimi aggiornamenti sul "caso" discarica, finita sotto sequestro lo scorso 15 gennaio. Su delega dei pm pugliesi, la Guardia di Finanza di Bari è attualmente a lavoro per accertare la regolarità della gara per l'impianto di captazione del biogas mai realizzato nella discarica di Trani. In un afoso Nord Italia, giovedì scorso, i militari hanno acquisito documenti e atti presso gli uffici della Ladruner di Bolzano, l'azienda che si è aggiudicata l'appalto da 3 milioni di euro nel marzo 2013, al termine di una lunga battaglia legale. Come dichiarato dal Corriere del Mezzogiorno, dopo un primo ricorso vinto al Consiglio di Stato contro la prima aggiudicataria, la Ladurner aveva ottenuto l'annullamento dell'aggiudicazione e l'indizione di una nuova procedura con la sostituzione della commissione.
Ad averla vinta era stata la Asja Ambiente Italia di Rivoli, contro cui l'azienda dell'Alto Adige aveva poi presentato ricorso al Tar, ottenendo un risarcimento danni di 15mila euro. Tuttavia, a conti fatti, l'impianto non è mai stato realizzato e, secondo la Procura di Trani, proprio «l'assenza della rete impiantistica di captazione del biogas, sprigionato dall'enorme quantità di rifiuti, ha fatto sì che tale gas, in mancanza di idonee condutture e valvole di sfogo, esercitasse fortissime pressioni sotterranee contro le pareti della discarica provocando anche la fuoriuscita di migliaia di litri di percolato dai corrispondenti pozzi con ulteriore inquinamento dell'ambiente circostante».
Sulla vicenda risultano indagate ben 16 persone, tra cui gli ultimi due ex sindaci di Trani, in ordine cronologico Giuseppe Tarantini e Luigi Riserbato, gli ultimi due ex amministratori e alcuni funzionari dell'Amiu, nonché dirigenti regionali. Sono attualmente in corso tutti gli accertamenti per stabilire l'entità del disastro ambientale e il pm Michele Ruggiero, in particolare, sta approfondendo la questione degli appalti dell'Amiu Trani. In attesa di ulteriori risposte, la società e l'Amministrazione comunale hanno predisposto un piano di messa in sicurezza dell'impianto che potrebbe, forse e a lungo termine, anche rimetterlo in funzione.
Ad averla vinta era stata la Asja Ambiente Italia di Rivoli, contro cui l'azienda dell'Alto Adige aveva poi presentato ricorso al Tar, ottenendo un risarcimento danni di 15mila euro. Tuttavia, a conti fatti, l'impianto non è mai stato realizzato e, secondo la Procura di Trani, proprio «l'assenza della rete impiantistica di captazione del biogas, sprigionato dall'enorme quantità di rifiuti, ha fatto sì che tale gas, in mancanza di idonee condutture e valvole di sfogo, esercitasse fortissime pressioni sotterranee contro le pareti della discarica provocando anche la fuoriuscita di migliaia di litri di percolato dai corrispondenti pozzi con ulteriore inquinamento dell'ambiente circostante».
Sulla vicenda risultano indagate ben 16 persone, tra cui gli ultimi due ex sindaci di Trani, in ordine cronologico Giuseppe Tarantini e Luigi Riserbato, gli ultimi due ex amministratori e alcuni funzionari dell'Amiu, nonché dirigenti regionali. Sono attualmente in corso tutti gli accertamenti per stabilire l'entità del disastro ambientale e il pm Michele Ruggiero, in particolare, sta approfondendo la questione degli appalti dell'Amiu Trani. In attesa di ulteriori risposte, la società e l'Amministrazione comunale hanno predisposto un piano di messa in sicurezza dell'impianto che potrebbe, forse e a lungo termine, anche rimetterlo in funzione.