Vita di città
«Un altro duro colpo al traffico di sostanze stupefacenti in città e nei dintorni»
Dieci giorni fa l’operazione "San Silvestro" con 25 ordinanze di custodia cautelare
Trani - sabato 10 gennaio 2009
20.04
«Abbiamo inferto un altro duro colpo alle organizzazioni criminali dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti sul territorio. Il lavoro del nostro ufficio è teso a contrastare quanto più possibile il fenomeno dello spaccio». Così Carlo Maria Capristo, Procuratore Capo, che in conferenza stampa ha elogiato il lavoro svolto dai Carabinieri a conclusione dell'operazione odierna.
Il bltiz giunge a distanza di dieci giorni dall'operazione "San Silvestro" che consentì ai poliziotti del commissariato di Trani (ai comandi del primo dirigente Giuseppe Di Vittorio) di smantellare una banda di presunti spacciatori di sostanze stupefacenti. L'operazione si è conclusa con venticinque ordinanze di custodia cautelare, eseguite all'alba dello scorso 31 dicembre (20 in carcere e 5 ai domiciliari), emesse dal gip del Tribunale di Trani, Francesco Zecchillo su richiesta del sostituto procuratore Luigi Scimé.
Le ordinanze furono emesse a carico di pusher accusati di spacciare ingenti quantitativi di cocaina e marijuana. Il bltiz dell'ultimo dell'anno ha fatto molto scalpore. «Siamo in presenza - ha scritto sulla vicenda la Gazzetta citando uno stralcio dell'ordinanza di custodia cautelare del Gip, Zecchillo - di persone che entrano ed escono dalle galere innanzitutto per delitti specifici (ad esempio Antonio Rizzi, Francesco Scarcelli, Francesco Pastore, Vincenzo Moschetta, Pietro Capogna, Riccardo Lotito).
Siamo anche in presenza di persone di una certa caratura delinquenziale (Vito Corda, Davide Saccotelli, Giuseppe Coratella, Leonardo Porro ma anche gli stessi Moschetta e Capogna).
Siamo in presenza di nuove leve che (probabilmente per la prima volta) si sono affacciate sulla scena del crimine locale, disinvoltamente, spregiudicatamente, incuranti del pericolo (persone anche benestanti) ma bramosi di molto danaro. Si tratta di persone che presentano un elevato indice di pericolosità».
Nella rete della polizia, in quella circostanza, sono finiti anche il 35enne biscegliese Maurizio D'Azzeo, incensurato, sottoposto al regime degli arresti domiciliari così come i tranesi Giancarlo Malerba di 33 anni, Marco Cassanelli di 30, il 30enne andriese Pietro Moschetta e l'unica donna coinvolta nell'operazione, la 36enne Francesca Di Palma, moglie del 40enne Giuseppe Coratella (anche lui arrestato).
A distanza di 10 giorni, ecco un'altra operazione, stavolta firmata dai Carabinieri. «Da parte delle Forze dell'Ordine - ha spiegato il Maggiore dell'Arma, Alessandro Colella - c'è la massima attenzione per contrastare un fenomeno in ascesa sul territorio ed in particolare in città, posta al centro delle attenzioni da parte di gruppi criminali di centri limitrofi».
Il bltiz giunge a distanza di dieci giorni dall'operazione "San Silvestro" che consentì ai poliziotti del commissariato di Trani (ai comandi del primo dirigente Giuseppe Di Vittorio) di smantellare una banda di presunti spacciatori di sostanze stupefacenti. L'operazione si è conclusa con venticinque ordinanze di custodia cautelare, eseguite all'alba dello scorso 31 dicembre (20 in carcere e 5 ai domiciliari), emesse dal gip del Tribunale di Trani, Francesco Zecchillo su richiesta del sostituto procuratore Luigi Scimé.
Le ordinanze furono emesse a carico di pusher accusati di spacciare ingenti quantitativi di cocaina e marijuana. Il bltiz dell'ultimo dell'anno ha fatto molto scalpore. «Siamo in presenza - ha scritto sulla vicenda la Gazzetta citando uno stralcio dell'ordinanza di custodia cautelare del Gip, Zecchillo - di persone che entrano ed escono dalle galere innanzitutto per delitti specifici (ad esempio Antonio Rizzi, Francesco Scarcelli, Francesco Pastore, Vincenzo Moschetta, Pietro Capogna, Riccardo Lotito).
Siamo anche in presenza di persone di una certa caratura delinquenziale (Vito Corda, Davide Saccotelli, Giuseppe Coratella, Leonardo Porro ma anche gli stessi Moschetta e Capogna).
Siamo in presenza di nuove leve che (probabilmente per la prima volta) si sono affacciate sulla scena del crimine locale, disinvoltamente, spregiudicatamente, incuranti del pericolo (persone anche benestanti) ma bramosi di molto danaro. Si tratta di persone che presentano un elevato indice di pericolosità».
Nella rete della polizia, in quella circostanza, sono finiti anche il 35enne biscegliese Maurizio D'Azzeo, incensurato, sottoposto al regime degli arresti domiciliari così come i tranesi Giancarlo Malerba di 33 anni, Marco Cassanelli di 30, il 30enne andriese Pietro Moschetta e l'unica donna coinvolta nell'operazione, la 36enne Francesca Di Palma, moglie del 40enne Giuseppe Coratella (anche lui arrestato).
A distanza di 10 giorni, ecco un'altra operazione, stavolta firmata dai Carabinieri. «Da parte delle Forze dell'Ordine - ha spiegato il Maggiore dell'Arma, Alessandro Colella - c'è la massima attenzione per contrastare un fenomeno in ascesa sul territorio ed in particolare in città, posta al centro delle attenzioni da parte di gruppi criminali di centri limitrofi».