Eventi e cultura
Un calice al tramonto: a Trani il vino si lascia scoprire
Domenica l'evento inaugurale al Ristorante Falcone
Trani - martedì 24 giugno 2014
Scoprire gusti e sensazioni ispirati dal vino, che vanno oltre il vetro che lo avvolge. Nell'estate tranese si affaccia un nuovo progetto emergente, all'insegna del vino e dei sapori tipici, sotto il sole calante del tramonto lungo la litoranea di Trani. Domenica sera, a partire dalle ore 19, si é tenuto il primo appuntamento di #uncalicealtramonto, presso il Ristorante Falcone a Trani. Il progetto, voluto e organizzato dalla giovane sommelier di casa, Emanuela Falcone, punta sulla scoperta (e riscoperta, per chi è già appassionato ed esperto) del mondo del vino, dalla conoscenza al sapore, in un nuovo appuntamento dal taglio giovane e aperto a tutti, sulla terrazza affacciata sul mare di Trani.
Domenica si é andati alla scoperta di tre regioni e tre cantine. Dal Sud Tirol con la cantina Rametz, al Friuli con Collavini, fino alle Marche con Velenosi. In degustazione 6 vini scelti in modo tale da portare a conoscenza del pubblico dei neofiti vitigni autoctoni e poco conosciuti (come la Ribolla Gialla di Collavini e la Passerina di Velenosi, questa al calice sia in degustazione nella versione base, sia con metodo Charmat, metodo di vinificazione anche questo poco conosciuto) o come il Sauvignon Blanc splendido di Collavini e il Gewurztraminer aromatico e fresco di Rametz.
«Ogni regione si esprime nel bicchiere in modo completamente diverso, rispecchiando le caratteristiche pedoclimatiche del territorio di appartenenza» spiega la giovane sommelier Emanuela Falcone, che accompagna e guida nelle degustazioni e nella scelta dei sapori. «Incontrarsi dinanzi ad un calice di vino, poterlo raccontare e poterne parlare con strumenti e conoscenze adeguate, in una location ideale, è fondamentale per far emergere un mondo che spesso sembra troppo lontano dalle nostre corde. Solo perché poco lo si conosce: un mondo che rimane aulico se lasciato in bottiglia, che diventa interessante e sensuale se condiviso».
Il progetto andrà avanti in settimana, a partire dal prossimo giovedì, potendo degustare i vini presentati durante la serata di domenica, per poi rinnovarsi ogni settimana con una nuova serie di vini. In abbinamento vengono proposti di volta in volta piccoli assaggi per esaltare al meglio le doti in bottiglia, cercando il matrimonio perfetto tra cibo e vino.
Domenica si é andati alla scoperta di tre regioni e tre cantine. Dal Sud Tirol con la cantina Rametz, al Friuli con Collavini, fino alle Marche con Velenosi. In degustazione 6 vini scelti in modo tale da portare a conoscenza del pubblico dei neofiti vitigni autoctoni e poco conosciuti (come la Ribolla Gialla di Collavini e la Passerina di Velenosi, questa al calice sia in degustazione nella versione base, sia con metodo Charmat, metodo di vinificazione anche questo poco conosciuto) o come il Sauvignon Blanc splendido di Collavini e il Gewurztraminer aromatico e fresco di Rametz.
«Ogni regione si esprime nel bicchiere in modo completamente diverso, rispecchiando le caratteristiche pedoclimatiche del territorio di appartenenza» spiega la giovane sommelier Emanuela Falcone, che accompagna e guida nelle degustazioni e nella scelta dei sapori. «Incontrarsi dinanzi ad un calice di vino, poterlo raccontare e poterne parlare con strumenti e conoscenze adeguate, in una location ideale, è fondamentale per far emergere un mondo che spesso sembra troppo lontano dalle nostre corde. Solo perché poco lo si conosce: un mondo che rimane aulico se lasciato in bottiglia, che diventa interessante e sensuale se condiviso».
Il progetto andrà avanti in settimana, a partire dal prossimo giovedì, potendo degustare i vini presentati durante la serata di domenica, per poi rinnovarsi ogni settimana con una nuova serie di vini. In abbinamento vengono proposti di volta in volta piccoli assaggi per esaltare al meglio le doti in bottiglia, cercando il matrimonio perfetto tra cibo e vino.