Cronaca
Un infermiere del 118 è sempre in servizio: Rino Negrogno salva la vita ad uomo in un villaggio vacanze
Grazie alla "manovra di Heimlich" l’infermiere tranese ha evitato in extremis il soffocamento
Trani - domenica 14 agosto 2022
12.03
Ogni tanto la cronaca lascia i colori cupi e si tinge di belle notizie. Come quella che racconta Rino Negrogno, rendendoci partecipi di una vera e propria impresa salva vita. E volentieri la riportiamo dai social: "Desidero rendervi partecipi di una bellissima notizia.
"Ero in vacanza in un villaggio – racconta Negrogno - e mentre pranzavo mi giungono le urla disperate di una donna, mi alzo cerco di capire cosa stia accadendo e vedo un uomo ormai cianotico con le mani al collo. Mi rendo conto immediatamente che si tratta di un'istruzione delle vie aeree da cibo.
Non c'è tempo da perdere, corro verso di lui, ha ormai esaurito tutte le forze per tentare di liberarsi da solo del bolo che ostruisce le vie respiratorie, mi posiziono alle sue spalle mentre tutto urlano disperati, eseguo per tre volte la manovra di Heimlich, primo tentativo nulla, secondo nulla, comincio a essere preoccupato, sento che il signore sta per perdere conoscenza, eseguo un terzo tentativo e, grazie a Dio, va a buon fine, il bolo viene fuori.
Ve l' ho raccontato perché non devono venir fuori solo le cattive notizie. E poi non si può descrivere la gioia del signore, quella di sua moglie e dei suoi figli. Non si può descrivere nemmeno la gioia che si prova nel salvare una vita umana.
Altri due aspetti: da quel momento sono diventato un idolo nel villaggio, al ristorante le porzioni erano molto più abbondanti, ma la cosa più bella è che sia nata una nuova amicizia, ci incontreremo ancora". Una vita salvata, una amicizia che nasce. Un invito ad imparare la manovra di Heimlich.
"Ero in vacanza in un villaggio – racconta Negrogno - e mentre pranzavo mi giungono le urla disperate di una donna, mi alzo cerco di capire cosa stia accadendo e vedo un uomo ormai cianotico con le mani al collo. Mi rendo conto immediatamente che si tratta di un'istruzione delle vie aeree da cibo.
Non c'è tempo da perdere, corro verso di lui, ha ormai esaurito tutte le forze per tentare di liberarsi da solo del bolo che ostruisce le vie respiratorie, mi posiziono alle sue spalle mentre tutto urlano disperati, eseguo per tre volte la manovra di Heimlich, primo tentativo nulla, secondo nulla, comincio a essere preoccupato, sento che il signore sta per perdere conoscenza, eseguo un terzo tentativo e, grazie a Dio, va a buon fine, il bolo viene fuori.
Ve l' ho raccontato perché non devono venir fuori solo le cattive notizie. E poi non si può descrivere la gioia del signore, quella di sua moglie e dei suoi figli. Non si può descrivere nemmeno la gioia che si prova nel salvare una vita umana.
Altri due aspetti: da quel momento sono diventato un idolo nel villaggio, al ristorante le porzioni erano molto più abbondanti, ma la cosa più bella è che sia nata una nuova amicizia, ci incontreremo ancora". Una vita salvata, una amicizia che nasce. Un invito ad imparare la manovra di Heimlich.