Eventi e cultura
Un inno per il Creato: il tranese Filippo Lops vince il concorso bandito dalla Tavola Valdese
Cieco dalla nascita, la musica ha sempre accompagnato il suo percorso di vita e di fede
Trani - sabato 11 settembre 2021
13.59
«Ho voluto lasciare alla Commissione musicale della Tavola valdese la cifra destinata alla vincita perché ci tengo che le attività musicali nelle nostre chiese si sviluppino sempre più e che ci siano persone che dedicano tempo a raccogliere canti e a diffonderli. È un lavoro importante che va sostenuto».
L'anima di Filippo Lops, il suo amore per la musica e la sua fede sono in questa decisione, che sa di condivisione e altruismo.
Filippo Lops è nato a Trani ma è membro della chiesa metodista di Ponticelli (Napoli): aveva presentato due mesi fa l'inno "L'universo Dio creò" , ispirato al versetto del Salmo 96 " Cantate al Signore un Cantico nuovo" , come richiedeva il concorso che la chiesa Valdese aveva bandito.
Tra le nove pervenute alla commissione l'opera è risultata tra le più emozionanti, tale da arrivare in finale e , nell'ultima selezione, prima classificata.
Nato a Trani, Filippo – non vedente dalla nascita – ha frequentato da piccolo la chiesa valdese di Corato (Ba); poi per i suoi studi si è trasferito a Napoli dove ha frequentato l'Istituto magistrale ed il Conservatorio della città. È stato insegnante di educazione musicale come precario presso un istituto di scuola superiore, poi di ruolo in diverse scuole secondarie di primo grado.
«In questi ultimi tempi si parla tanto di disastri ambientali" - ha dichiarato in un'intervista Filippo Lops. "L'uomo ha disobbedito all'amore di Dio, che gli affidato la creazione: invece di prendersene cura ne ha approfittato per avidità, ed ormai sono in atto la desertificazione, il surriscaldamento, l'inquinamento delle acque e dell'aria. Tutto questo mi è stato di ispirazione per il canto "L'Universo Dio creò". La melodia è molto semplice, fatta di incisi – con una modulazione al terzo e quarto inciso – e una cadenza finale. Il canto è strofico, è stato pensato monodico, ed ha una melodia spontanea. Penso che la musica nella chiesa debba essere accessibile a tutti, non deve essere complicata, né con troppi artifici, ma deve essere di facile apprendimento in modo che tutta l'assemblea possa cantarla durante il culto".
La melodia composta è stata affidata al Ministero musicale dell'Unione battista, nelle persone dei maestri Carlo Lella e Francesco Iannitti che hanno aiutato Lops costruendo un arrangiamento strumentale, eseguendo il canto con le voci, e registrando la traccia su un CD che è stato poi presentato al concorso.
«La musica è stata sempre uno strumento per esprimere la mia intimità. Ho studiato i classici Beethoven, Mozart, Bach, che mi hanno sempre dato grandi emozioni; mentre la musica da chiesa è stata per me un modo per comunicare con Dio, da cui ricevo la forza e l'ispirazione per creare altri inni. Nella chiesa mi ha sempre colpito la musica oltre al sermone: la gente è attirata dal canto, e i canti che accompagnano le varie fasi del culto devono essere adeguati alla predicazione e ai diversi momenti della liturgia.
«Fin da piccolo ho sentito un'attrazione per gli inni. Mio padre cantava spesso i canti della chiesa e io spontaneamente mi mettevo ad un armonium a pedale che avevamo a casa, e trovavo le melodie ad orecchio. Ho accompagnato al piano il canto comunitario in diverse chiese evangeliche di Napoli. La musica ha sempre sostenuto la mia esperienza di fede. Ho tanti inni che amo, come ad esempio "Più presso a te, Signore", oppure "Mi prendi per la mano Signor Gesù", e "Vieni fratello, vieni a Gesù"».
Fonte: Riforma.it, Il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.
L'anima di Filippo Lops, il suo amore per la musica e la sua fede sono in questa decisione, che sa di condivisione e altruismo.
Filippo Lops è nato a Trani ma è membro della chiesa metodista di Ponticelli (Napoli): aveva presentato due mesi fa l'inno "L'universo Dio creò" , ispirato al versetto del Salmo 96 " Cantate al Signore un Cantico nuovo" , come richiedeva il concorso che la chiesa Valdese aveva bandito.
Tra le nove pervenute alla commissione l'opera è risultata tra le più emozionanti, tale da arrivare in finale e , nell'ultima selezione, prima classificata.
Nato a Trani, Filippo – non vedente dalla nascita – ha frequentato da piccolo la chiesa valdese di Corato (Ba); poi per i suoi studi si è trasferito a Napoli dove ha frequentato l'Istituto magistrale ed il Conservatorio della città. È stato insegnante di educazione musicale come precario presso un istituto di scuola superiore, poi di ruolo in diverse scuole secondarie di primo grado.
«In questi ultimi tempi si parla tanto di disastri ambientali" - ha dichiarato in un'intervista Filippo Lops. "L'uomo ha disobbedito all'amore di Dio, che gli affidato la creazione: invece di prendersene cura ne ha approfittato per avidità, ed ormai sono in atto la desertificazione, il surriscaldamento, l'inquinamento delle acque e dell'aria. Tutto questo mi è stato di ispirazione per il canto "L'Universo Dio creò". La melodia è molto semplice, fatta di incisi – con una modulazione al terzo e quarto inciso – e una cadenza finale. Il canto è strofico, è stato pensato monodico, ed ha una melodia spontanea. Penso che la musica nella chiesa debba essere accessibile a tutti, non deve essere complicata, né con troppi artifici, ma deve essere di facile apprendimento in modo che tutta l'assemblea possa cantarla durante il culto".
La melodia composta è stata affidata al Ministero musicale dell'Unione battista, nelle persone dei maestri Carlo Lella e Francesco Iannitti che hanno aiutato Lops costruendo un arrangiamento strumentale, eseguendo il canto con le voci, e registrando la traccia su un CD che è stato poi presentato al concorso.
«La musica è stata sempre uno strumento per esprimere la mia intimità. Ho studiato i classici Beethoven, Mozart, Bach, che mi hanno sempre dato grandi emozioni; mentre la musica da chiesa è stata per me un modo per comunicare con Dio, da cui ricevo la forza e l'ispirazione per creare altri inni. Nella chiesa mi ha sempre colpito la musica oltre al sermone: la gente è attirata dal canto, e i canti che accompagnano le varie fasi del culto devono essere adeguati alla predicazione e ai diversi momenti della liturgia.
«Fin da piccolo ho sentito un'attrazione per gli inni. Mio padre cantava spesso i canti della chiesa e io spontaneamente mi mettevo ad un armonium a pedale che avevamo a casa, e trovavo le melodie ad orecchio. Ho accompagnato al piano il canto comunitario in diverse chiese evangeliche di Napoli. La musica ha sempre sostenuto la mia esperienza di fede. Ho tanti inni che amo, come ad esempio "Più presso a te, Signore", oppure "Mi prendi per la mano Signor Gesù", e "Vieni fratello, vieni a Gesù"».
Fonte: Riforma.it, Il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.