Solidarietà
"Un viaggio da sclero": la tappa a Trani di Michele, 1800 Km a piedi per vincere la malattia
"Tanta fatica compensata da altrettanta felicità" in un viaggio che è una sfida ma anche un esempio
Trani - lunedì 1 agosto 2022
07.00
Michele ha la sclerosi multipla, la malattia che senza avvisarti un giorno ti viene diagnosticata e la tua vita d'un tratto cambia, sai che ti toglierà quella normalità che è muoversi, camminare, perchè gli impulsi nervosi che guidano i muscoli hanno cominciato a essere rallentati da placche nel cervello. In quattro parole un puzzle complicatissimo che gli scienziati da decenni cercano di comporre per individuarne cause e cure. Nel frattempo Michele, già avviato a ripensare la sua vita con le stampelle realizza di avere forse l'ultima possibilità nella vita di camminare normalmente , raccogliendo tutte le forze in corpo e iniziando una sfida con quelle placche che sono come un freno a mano nel cervello, pur sapendo che la fatica che comporta a una persona sana un viaggio a piedi, con la sua malattia sarà moltiplicata. La mappa dell'Italia, un percorso di milleottocento km racchiuso simbolicamente nell'Amore dei suoi genitori, da Valdobbiadene, paese natale del padre , alla Puglia, terra della sua mamma, un' alfa e un omega capace di schiudere a Vita ancora nuova, a nuovi orizzonti.
A Trani è arrivato in un'alba assolata che l'ha incantato sulla riva del mare, - Michele viaggia nelle prime ore del mattino, mettendosi in viaggio con i primi bagliori dell'aurora - accolto poi in comune dal consigliere Pasquale De Toma che per caso aveva saputo, tramite un'associazione di Margherita di Savoia, dell'arrivo di Michele. "Forse in Comune avranno perso la mail in cui annunciavo il mio arrivo, ma non è un problema, può sfuggire, del resto grazie all'amico Pasquale la mia tappa Tranese non è passata inosservata, lui mi ha portato a Palazzo di Città, ha coinvolto testate locali e si è anche prodigato insieme a un benefattore per trovarmi e offrirmi un alloggio, è andata benissimo, tutto risolto!"
E sì, perché Michele comunica di volta in volta ai Comuni che ha scelto come tappa il suo arrivo, perché lo scopo del suo viaggio non è soltanto quello di una battaglia personale contro la malattia, ma di farsi portavoce di quanto lo spirito possa dare la forza di superare ogni limite umano; che abbiamo risorse dentro di noi che non sappiamo di possedere e che, se messe alla prova, possono sorprendere in risultati inimmaginabili. Michele e allora come va, camminando, il decorso della malattia? - gli abbiamo chiesto: "Sembra andare meglio! Vedremo dalla risonanza, quel che è certo è che per un anno quasi non ho camminato più e adesso eccomi qui!".
Sulle sue pagina Instagram e facebook (unviaggiodasclero) Michele ha pubblicato frames della sua giornata tranese, - "Trani mi ha tolto il fiato per la sua bellezza!" -che l'ha portato anche a visitare la meravigliosa Piazza Duomo che è parsa vestirsi per il suo ospite speciale di uno dei suoi tramonti sul mare più mozzafiato , e il Polo Museale, accolto da tutta la squadra del Museo della Fondazione Seca. Qui ha potuto addentrarsi non solo nella sorpresa del Museo delle Macchine per scrivere- e chissà che non diventi il punto di partenza per raccontare un giorno la sua storia- ma anche in un capitolo speciale della storia della Città rappresentato nella Mostra delle Campane che si era inaugurata proprio al suo arrivo.
Momenti in cui hai pensato di non farcela? "Sono caduto, più volte, in senso reale e figurato. Ma il segreto è nel rialzarsi!". E per uno che si muoveva "come un pinguino", e oggi marcia da una città all'altra c'è da credere di potercela fare. E il piccolo peluche di pinguino appeso allo zaino di diciassette chili che porta con sè rimane forse una mascotte che lo accompagna, insieme alla Umanità che va raccogliendo e all'Amore e alla spinta che ogni giorno ha dalla sua mamma e dalla sua compagna, che lo aspetteranno fra qualche giorno nella sua ultima tappa, a Santa Maria di Leuca.
Forza Michele, che con la tua forza ne trasmetti tanta!