Enti locali
«Una cosa nata male e poi aggiustata non funzionerà mai»
Pug, Ferrante (Pd) rincara la dose contro l'assessore De Toma
Trani - venerdì 13 novembre 2009
«Sappiamo che l'assessore de Toma esiste ancora. Ne avevamo perse le tracce, ma immancabilmente quando si parla di Pug rispunta dal cilindro dell'amministrazione. Infatti in Consiglio lo abbiamo atteso invano sulla trattazione del piano del traffico, gliene abbiamo dette, sottoscritto compreso, di cotte e i crude (politicamente parlando): eppure, lui niente.
Invece come si parla di Pug eccolo come al solito inacidito e infastidito più che mai dalle critiche. Però, visto che ci siamo, è bene chiarire alcune cose: il contratto di quartiere, sul cui accordo di programma anche l'opposizione è stata favorevole, oggi non è partito nonostante sia stato dato l'ok dal Consiglio comunale mesi addietro. Attendiamo fiduciosi nella speranza che i prezzi finali siano quelli fatti verbalizzare dal sottoscritto sia in commissione urbanistica che in Consiglio.
il Pug è stato salvato dall'assessore Barbanente, che - rassicuro de Toma - non stravede per lui. Una cosa nata male e poi aggiustata non funzionerà mai come una cosa nata bene. Eppure, nonostante ciò, il gruppo consiliare del quale sono capogruppo decise di astenersi proprio per una apertura di credito su uno strumento di carattere generale sul quale comunque noi avevamo grosse perplessità.
Quando l'assessore richiama fatti degli anni '80, gli ricordo che all'epoca l'unica cosa che ci accomunava era la frequentazione del "De Amicis", ma io perché studente, lui perché là si tenevano le sedute di Consiglio Comunale. Quindi non so di cosa possa parlare; forse ad una classe politica da cui dimostra di non aver imparato niente. Quando il sottoscritto parla, non lo fa a titolo personale, ma evidentemente lo fa anche avendo un ruolo politico-istituzionale, mentre sono ancora curioso di conoscere cosa avrebbe voluto dire un autorevole consigliere di Forza Italia/Pdl sul suo conto, tanto da dover chiedere una seduta di Consiglio a porte chiuse.
E' evidente, come io stesso ho dichiarato, che il provvedimento del Tar riguarda un fatto particolare: per questo parlo, come la sentenza del resto, di annullamento parziale. Ed il Tar stesso non chiede di meglio motivare, ma di conformarsi al proprio annullamento.
Infine, le simpatie che intendo conquistarmi non sono certamente quelle dell'assessore che, tra l'altro e fortunatamente, non è arbitro delle carriere politiche di nessuno se non della sua».
Fabrizio Ferrante
Capogruppo Pd
Invece come si parla di Pug eccolo come al solito inacidito e infastidito più che mai dalle critiche. Però, visto che ci siamo, è bene chiarire alcune cose: il contratto di quartiere, sul cui accordo di programma anche l'opposizione è stata favorevole, oggi non è partito nonostante sia stato dato l'ok dal Consiglio comunale mesi addietro. Attendiamo fiduciosi nella speranza che i prezzi finali siano quelli fatti verbalizzare dal sottoscritto sia in commissione urbanistica che in Consiglio.
il Pug è stato salvato dall'assessore Barbanente, che - rassicuro de Toma - non stravede per lui. Una cosa nata male e poi aggiustata non funzionerà mai come una cosa nata bene. Eppure, nonostante ciò, il gruppo consiliare del quale sono capogruppo decise di astenersi proprio per una apertura di credito su uno strumento di carattere generale sul quale comunque noi avevamo grosse perplessità.
Quando l'assessore richiama fatti degli anni '80, gli ricordo che all'epoca l'unica cosa che ci accomunava era la frequentazione del "De Amicis", ma io perché studente, lui perché là si tenevano le sedute di Consiglio Comunale. Quindi non so di cosa possa parlare; forse ad una classe politica da cui dimostra di non aver imparato niente. Quando il sottoscritto parla, non lo fa a titolo personale, ma evidentemente lo fa anche avendo un ruolo politico-istituzionale, mentre sono ancora curioso di conoscere cosa avrebbe voluto dire un autorevole consigliere di Forza Italia/Pdl sul suo conto, tanto da dover chiedere una seduta di Consiglio a porte chiuse.
E' evidente, come io stesso ho dichiarato, che il provvedimento del Tar riguarda un fatto particolare: per questo parlo, come la sentenza del resto, di annullamento parziale. Ed il Tar stesso non chiede di meglio motivare, ma di conformarsi al proprio annullamento.
Infine, le simpatie che intendo conquistarmi non sono certamente quelle dell'assessore che, tra l'altro e fortunatamente, non è arbitro delle carriere politiche di nessuno se non della sua».
Fabrizio Ferrante
Capogruppo Pd