Vita di città
Una delegazione di Kerch in visita a Trani
In Crimea tanti tranesi persero la vita nel corso della grande guerra. La video intervista alla fondatrice dell'associazione Cerkio
Trani - sabato 9 giugno 2012
16.32
Visita a Trani per alcuni membri della comunità italiana di Kerch, piccola cittadina ucraina ricordata da molti per le atrocità della seconda guerra mondiale. L'incontro è stato organizzato da un funzionario comunale (il responsabile dell'ufficio anagrafe, Pasquale Palone) il quale ha effettuato molte ricerche genealogiche per risalire ai nomi delle famiglie tranesi che subirono nel corso della seconda guerra mondiale arresti, torture, deportazioni e fucilazioni.
Nella cittadina di Kerch, è stata fondata quattro anni fa un'associazione, che prende il nome di Cerkio (Comunità emigrati Regione di Krimea italiani di origine). La fondatrice è una donna, Giulia Giacchetti Boico, discendente della famiglia Giacchetti, emigrata in Ucraina per cercare fortuna. Dei tranesi, biscegliesi, molfettesi e altri italiani provenienti dal Trentino e dal Veneto, emigrati in Crimea se ne salvarono pochissimi. Furono vittime delle cosiddette purghe staliniane. La storia di quel massacro è stata raccontata nel documentario "Puglia, oltre il Mediterraneo" del giornalista della Rai Tito Manlio Altomare, presente a Trani per promuovere un libro che raccoglie le testimonianze dei sopravvissuti. La delezione di Kerch è stata accompagnata nel centro storico della città per una visita guidata. Simbolico il gesto di Giulia Giacchetti: si è portata con sé un contenitore per portare a Kerch un po' di terra di Trani, gesto simbolico e molto rappresentativo.
A rappresentare l'amministrazione comunale c'era l'assessore al turismo e marketing territoriale Fabrizio Sotero, il quale ha consegnato alla fondatrice dell'associazione una pubblicazione sulla città di Trani, manifestando la volontà di promuovere un incontro con i delegati delle amministrazioni di Bisceglie e Molfetta, città interessate, come Trani, alla vicenda dei pugliesi di Crimea. L'obiettivo è quello di creare un gemellaggio o comunque un rapporto continuativo con la comunità dei pugliesi di Crimea.
Nella cittadina di Kerch, è stata fondata quattro anni fa un'associazione, che prende il nome di Cerkio (Comunità emigrati Regione di Krimea italiani di origine). La fondatrice è una donna, Giulia Giacchetti Boico, discendente della famiglia Giacchetti, emigrata in Ucraina per cercare fortuna. Dei tranesi, biscegliesi, molfettesi e altri italiani provenienti dal Trentino e dal Veneto, emigrati in Crimea se ne salvarono pochissimi. Furono vittime delle cosiddette purghe staliniane. La storia di quel massacro è stata raccontata nel documentario "Puglia, oltre il Mediterraneo" del giornalista della Rai Tito Manlio Altomare, presente a Trani per promuovere un libro che raccoglie le testimonianze dei sopravvissuti. La delezione di Kerch è stata accompagnata nel centro storico della città per una visita guidata. Simbolico il gesto di Giulia Giacchetti: si è portata con sé un contenitore per portare a Kerch un po' di terra di Trani, gesto simbolico e molto rappresentativo.
A rappresentare l'amministrazione comunale c'era l'assessore al turismo e marketing territoriale Fabrizio Sotero, il quale ha consegnato alla fondatrice dell'associazione una pubblicazione sulla città di Trani, manifestando la volontà di promuovere un incontro con i delegati delle amministrazioni di Bisceglie e Molfetta, città interessate, come Trani, alla vicenda dei pugliesi di Crimea. L'obiettivo è quello di creare un gemellaggio o comunque un rapporto continuativo con la comunità dei pugliesi di Crimea.