Vita di città
Una fontana costa al Comune quanto tutta la villa comunale
Bolletta astronomica da 7295 euro. La ragioneria riscrive all’Ufficio tecnico
Trani - domenica 30 agosto 2009
La fontana di piazza Cesare Battisti costa al Comune esattamente quanto l'intera villa comunale. Nei giorni scorsi è arrivata a Palazzo di città l'ennesima bolletta "hot" che accorpava il consumo di cinque mesi: 7.295 euro per 3367 metri cubi di acqua utilizzata, un'enormità se si considera che il consumo medio di una fontana è di circa 300 euro al trimestre. La fontana di piazza Cesare Battisti evidentemente eroga petrolio e non certo da oggi.
La prima bolletta-mazzata è datata quarto trimestre del 2007: 5.787 euro. Nel 2008 per quella fontana il Comune ha pagato in un anno la ragguardevole cifra di 21.317 euro, appena sei mila euro in meno di tutta la villa Comunale (bagni compresi) che ha però costi pari a 30 allacci. Il pagamento del terzo trimestre del 2008 fu addirittura di 7.751 euro, una cifra che fece rabbrividire la ragioneria comunale che scrisse all'ufficio tecnico chiedendo un controllo della fontana. Dopo il sopralluogo, l'ufficio tecnico rispose – testualmente – che vi era soltanto "una leggera perdita". Nulla di significativo, insomma.
Da allora nessuno si è più interessato alla fontana dei miracoli, sebbene le bollette continuassero a segnalare numeri da capogiro. L'ultima, di qualche giorno fa, è parsa così esagerata da indurre la ragioneria a sollecitare nuovamente l'intervento dell'ufficio tecnico. O c'è un guasto o ci sono scrocconi d'acqua a volontà caricati sulle generose spalle del Comune: presto ne sapremo di più.
L'anomalia della esosissima fontana di piazza Cesare Battisti è stata segnalata a Traniweb ed al Corriere del Mezzogiorno dal consigliere socialista Mimmo de Laurentis: «L'amministrazione – ha detto De Laurentis mostrando i numeri ai cronisti - fa acqua da tutte le parti e stavolta non è un modo di dire. Questa estate si è parlato tanto delle fontane cittadine chiuse ma il problema evidentemente era l'opposto. Mi chiedo come sia possibile che nessuno si sia mai preoccupato di intervenire nonostante da un anno e mezzo giungessero in ragioneria, per quella fontana, bollette mediamente da 5mila euro a trimestre se non di più. Si parla tanto di tentativi di razionalizzare le risorse tagliando la spesa, in realtà poi si sorvola su episodi così eclatanti. L'acqua è un bene prezioso, a Trani la si spreca in questo modo».
E sempre in tema di sprechi, De Laurentis segnala il caso delle fontane chiuse, per le quali il Comune paga un'impegnativa pur non essendoci un consumo. Per ogni singola fontana chiusa il Comune regala qualcosa come sessanta euro a trimestre all'Acquedotto. Glu glu.
La prima bolletta-mazzata è datata quarto trimestre del 2007: 5.787 euro. Nel 2008 per quella fontana il Comune ha pagato in un anno la ragguardevole cifra di 21.317 euro, appena sei mila euro in meno di tutta la villa Comunale (bagni compresi) che ha però costi pari a 30 allacci. Il pagamento del terzo trimestre del 2008 fu addirittura di 7.751 euro, una cifra che fece rabbrividire la ragioneria comunale che scrisse all'ufficio tecnico chiedendo un controllo della fontana. Dopo il sopralluogo, l'ufficio tecnico rispose – testualmente – che vi era soltanto "una leggera perdita". Nulla di significativo, insomma.
Da allora nessuno si è più interessato alla fontana dei miracoli, sebbene le bollette continuassero a segnalare numeri da capogiro. L'ultima, di qualche giorno fa, è parsa così esagerata da indurre la ragioneria a sollecitare nuovamente l'intervento dell'ufficio tecnico. O c'è un guasto o ci sono scrocconi d'acqua a volontà caricati sulle generose spalle del Comune: presto ne sapremo di più.
L'anomalia della esosissima fontana di piazza Cesare Battisti è stata segnalata a Traniweb ed al Corriere del Mezzogiorno dal consigliere socialista Mimmo de Laurentis: «L'amministrazione – ha detto De Laurentis mostrando i numeri ai cronisti - fa acqua da tutte le parti e stavolta non è un modo di dire. Questa estate si è parlato tanto delle fontane cittadine chiuse ma il problema evidentemente era l'opposto. Mi chiedo come sia possibile che nessuno si sia mai preoccupato di intervenire nonostante da un anno e mezzo giungessero in ragioneria, per quella fontana, bollette mediamente da 5mila euro a trimestre se non di più. Si parla tanto di tentativi di razionalizzare le risorse tagliando la spesa, in realtà poi si sorvola su episodi così eclatanti. L'acqua è un bene prezioso, a Trani la si spreca in questo modo».
E sempre in tema di sprechi, De Laurentis segnala il caso delle fontane chiuse, per le quali il Comune paga un'impegnativa pur non essendoci un consumo. Per ogni singola fontana chiusa il Comune regala qualcosa come sessanta euro a trimestre all'Acquedotto. Glu glu.