Sanità
Una mattinata da "zona azzurra": sarà davvero contagiosa?
Il tratto di Lido Colonna era affollato di bagnanti, tra famiglie e sportivi
Trani - giovedì 1 aprile 2021
14.48
Ha suscitato un'ondata di commenti il video postato poche ore fa sulla pagina di Traniviva, in gran parte polemici, davvero arrabbiati, ci sarebbe da dire.
Più lettori ci avevano segnalato la spiaggia affollata ma quel che abbiamo trovato è stata una situazione ben diversa da quella dei vicoli affollati e degli assembramenti di alcune domeniche fa o di più recenti selfie in luoghi sacri.
Gli assembramenti erano - in gran parte - di nuclei familiari e le passeggiate sul bagnasciuga di coppie o solitari atleti in cerca di allenamento. E se ci si avvicinava a conoscenti la mascherina era su quasi tutti i volti.
È apparsa una situazione in realtà di "autogestione" del controllo dei contagi che se fosse rispettata da tutti probabilmente farebbe contare numeri meno drammatici.
Certo, questo a discapito di tanti, la gran parte dei tranesi, che rispetta le regole e non si riversa in spiaggia, per cui il numero dei presenti era contenuto; e anche questo ha scatenato giustamente la rabbia sui social.
Ma la riflessione sulla rigidità e spesso la disparità delle misure è d'obbligo. Specie per chi è stato multato per aver chiuso il proprio negozio con dieci minuti di ritardo o per essersi ritirato poco dopo il coprifuoco o ancora perché impossibilitato a vendere abbigliamento o "articoli non essenziali" (per non parlare di parrucchieri e similari) e ora vede regole rigide e controlli applicati - più che a macchia di leopardo - davvero un po' a casaccio e a questo punto con sfortuna di chi v'incappa.
Il mare era bellissimo e di certo è anche salutare. Ma non potendo fare dei turni per consentirlo a tutti di fatto quella di oggi era una violazione. Il problema vero dei nostri governanti - nazionali e locali- oggi è equilibrare il contenimento dei contagi con misure bilanciate e adeguate ai territori e alle attività, magari tenendo conto della consapevolezza ormai raggiunta dei cittadini che nello stare all'aperto mantengono le regole di distanziamento e mascherine idonee.
Unita alla consapevolezza di noi cittadini che purtroppo nei nostri ospedali non c'è quasi ovunque più posto e - parole di poco fa di Pierluigi Lopalco- in Puglia non ci sono mai stati così tanti contagi.
Più lettori ci avevano segnalato la spiaggia affollata ma quel che abbiamo trovato è stata una situazione ben diversa da quella dei vicoli affollati e degli assembramenti di alcune domeniche fa o di più recenti selfie in luoghi sacri.
Gli assembramenti erano - in gran parte - di nuclei familiari e le passeggiate sul bagnasciuga di coppie o solitari atleti in cerca di allenamento. E se ci si avvicinava a conoscenti la mascherina era su quasi tutti i volti.
È apparsa una situazione in realtà di "autogestione" del controllo dei contagi che se fosse rispettata da tutti probabilmente farebbe contare numeri meno drammatici.
Certo, questo a discapito di tanti, la gran parte dei tranesi, che rispetta le regole e non si riversa in spiaggia, per cui il numero dei presenti era contenuto; e anche questo ha scatenato giustamente la rabbia sui social.
Ma la riflessione sulla rigidità e spesso la disparità delle misure è d'obbligo. Specie per chi è stato multato per aver chiuso il proprio negozio con dieci minuti di ritardo o per essersi ritirato poco dopo il coprifuoco o ancora perché impossibilitato a vendere abbigliamento o "articoli non essenziali" (per non parlare di parrucchieri e similari) e ora vede regole rigide e controlli applicati - più che a macchia di leopardo - davvero un po' a casaccio e a questo punto con sfortuna di chi v'incappa.
Il mare era bellissimo e di certo è anche salutare. Ma non potendo fare dei turni per consentirlo a tutti di fatto quella di oggi era una violazione. Il problema vero dei nostri governanti - nazionali e locali- oggi è equilibrare il contenimento dei contagi con misure bilanciate e adeguate ai territori e alle attività, magari tenendo conto della consapevolezza ormai raggiunta dei cittadini che nello stare all'aperto mantengono le regole di distanziamento e mascherine idonee.
Unita alla consapevolezza di noi cittadini che purtroppo nei nostri ospedali non c'è quasi ovunque più posto e - parole di poco fa di Pierluigi Lopalco- in Puglia non ci sono mai stati così tanti contagi.