Vita di città
Penisola di Colonna, nasce il Comitato di Quartiere
I promotori: "Aperti al dialogo, ma pronti a dare battaglia"
Trani - domenica 25 agosto 2024
7.21
Ieri, sabato 24 agosto, su iniziativa coraggiosa di un gruppo spontaneo di cittadini residenti nei pressi di Via Po, si è costituito ufficialmente il Comitato di Colonna.
«Il Comitato – hanno dichiarato i fondatori - nasce per disperazione perché il Quartiere versa in una situazione di degrado che peggiora sempre di più, ogni giorno che passa. Basti pensare alle condizioni in cui ci siamo seduti sulle gradinate dell'anfiteatro di Via Po per scattare la fotografia di gruppo. Lattine, bottiglie, cartacce. Dove sono gli operatori ecologici? Perché non vengono quotidianamente a pulire? Si può continuare – hanno incalzato - a tollerare una tale sporcizia? Per anni siamo andati avanti con PEC, istanze e segnalazioni individuali. Oggi, stanchi di essere inascoltati, vogliamo passare dalle parole ai fatti e abbiamo deciso così di fare un passo in avanti, unendo le forze e creando un Comitato che si faccia carico dei problemi del Quartiere. C'è tutta la disponibilità da parte nostra a confrontarci con l'Amministrazione Comunale. Siamo aperti al dialogo, ma anche pronti a dare battaglia. La notte qui è diventata un caos. I locali della movida e gli ambulanti del food non rispettano minimamente gli orari. A questo si aggiunge l'inciviltà di molte persone che vomitano e urinano agli angoli delle strade. Il territorio è poco presidiato, inoltre, dalle forze dell'ordine e questo ci inquieta enormemente. Fino a qualche anno fa c'erano dei bagni pubblici. Adesso che sono chiusi, Colonna è diventato un orinatoio a cielo aperto. Dobbiamo vendere casa e comprare altrove? Perché paghiamo le tasse e non abbiamo servizi adeguati in cambio? Avvertiamo tutto ciò come una profonda ingiustizia e siamo fortemente amareggiati. Prossimamente organizzeremo un'assemblea in Via Po e chiederemo un incontro al Sindaco di Trani. È tempo di affrontare di petto i problemi».
La nascita di un comitato è un segnale di vivacità per la democrazia, ma anche una sconfitta per la classe politica dimostratasi, probabilmente, incapace di intercettare i bisogni dei cittadini e mettere in campo un'azione amministrativa che fosse all'altezza.
«Il Comitato – hanno dichiarato i fondatori - nasce per disperazione perché il Quartiere versa in una situazione di degrado che peggiora sempre di più, ogni giorno che passa. Basti pensare alle condizioni in cui ci siamo seduti sulle gradinate dell'anfiteatro di Via Po per scattare la fotografia di gruppo. Lattine, bottiglie, cartacce. Dove sono gli operatori ecologici? Perché non vengono quotidianamente a pulire? Si può continuare – hanno incalzato - a tollerare una tale sporcizia? Per anni siamo andati avanti con PEC, istanze e segnalazioni individuali. Oggi, stanchi di essere inascoltati, vogliamo passare dalle parole ai fatti e abbiamo deciso così di fare un passo in avanti, unendo le forze e creando un Comitato che si faccia carico dei problemi del Quartiere. C'è tutta la disponibilità da parte nostra a confrontarci con l'Amministrazione Comunale. Siamo aperti al dialogo, ma anche pronti a dare battaglia. La notte qui è diventata un caos. I locali della movida e gli ambulanti del food non rispettano minimamente gli orari. A questo si aggiunge l'inciviltà di molte persone che vomitano e urinano agli angoli delle strade. Il territorio è poco presidiato, inoltre, dalle forze dell'ordine e questo ci inquieta enormemente. Fino a qualche anno fa c'erano dei bagni pubblici. Adesso che sono chiusi, Colonna è diventato un orinatoio a cielo aperto. Dobbiamo vendere casa e comprare altrove? Perché paghiamo le tasse e non abbiamo servizi adeguati in cambio? Avvertiamo tutto ciò come una profonda ingiustizia e siamo fortemente amareggiati. Prossimamente organizzeremo un'assemblea in Via Po e chiederemo un incontro al Sindaco di Trani. È tempo di affrontare di petto i problemi».
La nascita di un comitato è un segnale di vivacità per la democrazia, ma anche una sconfitta per la classe politica dimostratasi, probabilmente, incapace di intercettare i bisogni dei cittadini e mettere in campo un'azione amministrativa che fosse all'altezza.