Dottor cannone
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Vita di città

Va in pensione il dottor Cannone, seguì la degenza clinica di Massimo Lopez

Lascia la direzione dell'unità cardiologica del Bonomo di Andria dichiarando: "La cardiologia è il mio amore! "

E' balzato agli onori delle cronache, con la sua rinomata equipe, nel marzo del 2017 per aver seguito la degenza clinica dell'attore Massimo Lopez, colpito da un infarto capitatogli sul palco del teatro Impero di Trani.

Ma l'attività professionale di Michele Cannone, cardiologo, direttore dal 2015 della UOC Cardiologia UTIC ed annessa Emodinamica dell'ospedale "Lorenzo Bonomo" di Andria fino allo scorso 1° agosto, giorno in cui ha raggiunto il traguardo della massima anzianità di servizio (cardiologia che effettua nella Città Fidelis centinaia e centinaia di angioplastiche coronariche all'anno, spesso salvavita), è costellata di tanti episodi legati al suo lavoro. Un'attività professionale frenetica, com'è la vita del dottor Michele, da sempre conosciuto ed apprezzato anche per il suo aplomb, la sua eleganza, la sua affabilità, che viene subito dopo la grande umanità che lo sempre contraddistinto. "I pazienti sono tutti uguali, guai a dimenticarcelo.

Il nostro giuramento d'Ippocrate vale per sempre". Ha concluso la sua carriera ospedaliera con il titolo di Direttore del Dipartimento Cardiologico dell'Asl Bt.
Riusciamo ad incontrarlo in una calda giornata d'agosto, mentre sta per raggiungere il suo studio privato in via Firenze. Si concede una pausa, rigorosamente salutistica in un noto locale del centro di Andria. I convenevoli sono contraddistinti dal rituale "come stai?" seguito subito dopo dal "mi raccomando, stai seguendo le mie indicazioni?"

Già, perché il dottor Michele è fatto così: mentre parla delle sue tante vacanze passate in qualche parte del mondo (ha girato tutti i continenti e non ci meraviglieremmo se dicesse di essere pronto ad un tour stellare) o di qualche serata glamour in qualche locale della bella Puglia, ecco che risponde all'onnipresente cellulare, compassato ed attento per un sommario consulto, ad una richiesta di appuntamento professionale, ad una spiegazione su un dosaggio farmacologico. E' così il dottor Michele, lo è sempre stato.
Brillante giovane medico, diplomatosi al liceo classico "Carlo Troya" di Andria e poi laureatosi, anche qui, con il massimo dei voti nel 1979 all'Università di Bari, ha frequentato la Cattedra dell'apparato Cardiovascolare della Facoltà di Medicina, tenuta dal prof. Paolo Rizzon. Una delle foto che conserva più gelosamente, è proprio quella con il cattedratico in cui sono ritratti tutti gli amici di corso. Michele è conosciuto (lo dico, passando quindi ad una doverosa testimonianza diretta, in quanto lo conosco da giovanissimo, essendo amico di famiglia), anche per la sua passione per i motori. Dalla celebre Honda four rossa, che ha fatto girare la testa a schiere di amiche e perché no di colleghi, alle fuoriserie più gettonate, meglio se spider o cabriolet, come ama spesso citare "per chi ama vivere con il vento tra i capelli".


Difficilmente dimentica qualcosa: ricorda date e particolari di avvenimenti anche lontani nel tempo. E' meticoloso nelle diagnosi e sul valore dei suoi colleghi non transige mai "se sono con me, vuol dire che sono come me!", conferendogli sempre la massima fiducia. Ricorda il primo periodo, era il lontano 1982, quanto era al "Bonomo" di Andria come assistente cardiologo. Lunghi e perigliosi anni prima di raggiungere, dal gennaio del 1998 al 2015 il "Tatarella" di Cerignola, come direttore di struttura complessa Cardiologia UTIC mentre per altri cinque anni, dal 2003 al 2008, gli fu affidata la direzione sanitaria. Dal gennaio 2012 al maggio 2013 è stato direttore ad interim anche della UOC di cardiologia dell'ospedale di Manfredonia.

Con l'attività ospedaliera il dottor Michele Cannone ha voluto affiancare anche quella di docente, insegnando presso la Scuola di Specializzazione della Cattedra di Malattie dell'Apparato Cardiovascolare dell'Università degli Studi di Foggia, diretta dal prof. Matteo Dibiase.
L'attività scientifica è forse l'aspetto meno conosciuto del dottor Cannone. Alla partecipazione alle centinaia di congressi nazionali ed internazionali, si affiancano le sue pubblicazioni, di cui l'ultima "Invecchiamento del cuore", un lavoro realizzato in collaborazione con la collega Rita Leonarda Musci, pubblicato nel "Manuale di Gerontologia", edito nei giorni scorsi dall'Associazione Geriatri Extraospedalieri e dall'AGEAS onlus.

Nella sua attività medico-ospedaliera ha ricoperto svariate cariche di sodalizi prestigiosi, come ad esempio quello di Presidente della sezione Appulo-lucana della Società Italiana di Cardiologia dal 2009 al 2011, non dimenticando il suo impegno diretto di rotariano: è stato cofondatore e presidente del club Rotary "Andria Castelli Svevi" dal 2018 al 2019.

Al dottor Michele Cannone va oggi il nostro sincero saluto, consapevoli del fatto che adesso, pur dedicandosi alle tue innumerevoli "passioni" (che sono tante….!, non solo la corsa ed i motori), continuerà ad avere cura dei tanti pazienti che vorranno affidarsi alla sua sapiente ed approfondita cultura medica. Ad maiora caro dottor Michele!
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