Eventi e cultura
Valdemaro Vecchi, un artista inestimabile: ne parla questa sera l'avv. Ugo Operamolla
La figura del tipografo-editore tranese verrà ricordata in un incontro promosso dal Rotary di Trani
Trani - martedì 17 ottobre 2023
14.14
Valdemaro Vecchi, un artista inestimabile
L'interessante conferenza che l'avvocato Ugo Operamolla terrà questa sera alle 2'0.30 sul tema Valdemaro Vecchi Editore, promossa dal Rotary di Trani, mira a riscoprire aspetti importanti dell'opera del grande tipografo-editore che per oltre un ventennio svolse a Trani una vera opera di cultura e di educazione artistica.
Il nome di Valdemaro Vecchi è indissolubilmente legato all'ideale di una cultura intesa come imprescindibile motore per creare una coscienza civile, fondata sulla dignità della persona. Vecchi, coraggioso imprenditore dotato di scienza e umanità, fu precursore dei tempi moderni e pioniere dell'editoria pugliese. Con la sua scuola e tradizione tipografica di alto livello contribuì alla promozione, al rinnovamento e allo sviluppo della cultura meridionale.
Credette nella funzione della stampa come libera palestra di idee, nella quale si potesse pubblicamente ed utilmente dibattere i grandi problemi della vita sociale ed amministrativa delle città.
Credette nelle nuove generazioni. Offrì loro non solo cultura e lavoro, ma anche la possibilità di far conoscere con le sue pubblicazioni giovani di talento, come accadde con Benedetto Croce, che allora si firmava con lo pseudonimo bohémien di Gustavo Colline. Al futuro filosofo, allora del tutto sconosciuto, concesse pagine de La Rassegna pugliese , la rivista rivoluzionaria con la quale il Vecchi stupì tutti i grandi editori del nord Italia, ed ancora oggi utilizzata come un pozzo senza fondo di cultura da molti studiosi e ricercatori.
Assecondò, con vero entusiasmo, il disegno del giovane avvocato Giuseppe Alberto Pugliese di dar vita ad un periodico che fosse la testimonianza viva ed eloquente della sapienza giuridica di Trani, allora massimo centro giudiziario e forense della Puglia.
Nacque, così, nel 1876, la Rivista di Giureprudenza, il primo tentativo, bene riuscito, di un lavoro intellettuale collettivo nella Puglia priva dei limiti di un asfittico campanilismo.
La perizia tipografica, che valse a Vecchi molte onorificenze, fu a tal punto rimpianta da Croce che quando ,dopo l'improvvisa morte del Vecchi, si dovette rivolgere all'editore Laterza per proseguire la pubblicazione della Critica, rivista di letteratura, storia e filosofia, fondata e diretta dallo stesso Croce, stampata anch'essa a Trani, pretese con la sua proverbiale tenacia che le sue opere continuassero a essere stampate nella tipografia della nostra città.
Impossibile ricordare tutti i periodici e le centinaia di testi stampati dalla Tipografia Valdemaro Vecchi nella sede di palazzo Sarri ma è importante ricordare le parole di Giacinto Francia che definì le pubblicazioni del Vecchi monumenti preziosi di arte tipografica che per la semplicità e la nitidezza, seppero reggere il confronto con la migliore produzione tipografica coeva italiana e straniera.
Un plauso all'avvocato Ugo Operamolla, cultore appassionato dell'opera del Vecchi e paladino instancabile della tutela della sua eredità morale e materiale.
L'interessante conferenza che l'avvocato Ugo Operamolla terrà questa sera alle 2'0.30 sul tema Valdemaro Vecchi Editore, promossa dal Rotary di Trani, mira a riscoprire aspetti importanti dell'opera del grande tipografo-editore che per oltre un ventennio svolse a Trani una vera opera di cultura e di educazione artistica.
Il nome di Valdemaro Vecchi è indissolubilmente legato all'ideale di una cultura intesa come imprescindibile motore per creare una coscienza civile, fondata sulla dignità della persona. Vecchi, coraggioso imprenditore dotato di scienza e umanità, fu precursore dei tempi moderni e pioniere dell'editoria pugliese. Con la sua scuola e tradizione tipografica di alto livello contribuì alla promozione, al rinnovamento e allo sviluppo della cultura meridionale.
Credette nella funzione della stampa come libera palestra di idee, nella quale si potesse pubblicamente ed utilmente dibattere i grandi problemi della vita sociale ed amministrativa delle città.
Credette nelle nuove generazioni. Offrì loro non solo cultura e lavoro, ma anche la possibilità di far conoscere con le sue pubblicazioni giovani di talento, come accadde con Benedetto Croce, che allora si firmava con lo pseudonimo bohémien di Gustavo Colline. Al futuro filosofo, allora del tutto sconosciuto, concesse pagine de La Rassegna pugliese , la rivista rivoluzionaria con la quale il Vecchi stupì tutti i grandi editori del nord Italia, ed ancora oggi utilizzata come un pozzo senza fondo di cultura da molti studiosi e ricercatori.
Assecondò, con vero entusiasmo, il disegno del giovane avvocato Giuseppe Alberto Pugliese di dar vita ad un periodico che fosse la testimonianza viva ed eloquente della sapienza giuridica di Trani, allora massimo centro giudiziario e forense della Puglia.
Nacque, così, nel 1876, la Rivista di Giureprudenza, il primo tentativo, bene riuscito, di un lavoro intellettuale collettivo nella Puglia priva dei limiti di un asfittico campanilismo.
La perizia tipografica, che valse a Vecchi molte onorificenze, fu a tal punto rimpianta da Croce che quando ,dopo l'improvvisa morte del Vecchi, si dovette rivolgere all'editore Laterza per proseguire la pubblicazione della Critica, rivista di letteratura, storia e filosofia, fondata e diretta dallo stesso Croce, stampata anch'essa a Trani, pretese con la sua proverbiale tenacia che le sue opere continuassero a essere stampate nella tipografia della nostra città.
Impossibile ricordare tutti i periodici e le centinaia di testi stampati dalla Tipografia Valdemaro Vecchi nella sede di palazzo Sarri ma è importante ricordare le parole di Giacinto Francia che definì le pubblicazioni del Vecchi monumenti preziosi di arte tipografica che per la semplicità e la nitidezza, seppero reggere il confronto con la migliore produzione tipografica coeva italiana e straniera.
Un plauso all'avvocato Ugo Operamolla, cultore appassionato dell'opera del Vecchi e paladino instancabile della tutela della sua eredità morale e materiale.