Vita di città
Valutazione d'impatto ambientale per i fuochi d'artificio mattutini
Lo chiede l'associazione culturale Centro Storico S.O.S.
Trani - lunedì 13 giugno 2005
Pubblichiamo un comunicato dell'Associazione Centro Storico SOS: "Da qualche tempo ha preso piede una singolare quanto discutibile abitudine: l'esplosione di fuochi di artificio mattutini, cosiddette "diane", che annunciano il giorno di festa dedicato ad un Santo. Pur nel doveroso rispetto verso ogni manifestazione religiosa, ci sentiamo di evidenziare quanto poco, questa consuetudine, affondi radici nelle tradizioni e nel costume popolari e quanto, per contro, sia legata ad un più pagano rito consumistico dei nostri tempi più recenti.
La nostra memoria collega saldamente l'annuncio della festa al più significativo rintocco delle campane ed alla banda musicale in giro per la città, manifestazioni di ben altro spessore e coerenza con l'evento mistico, decisamente più coinvolgenti oltre che sicuramente meno costose. Vero è infatti che lo spettacolo pirotecnico, fuori dal contesto naturale dell'oscurità notturna, viene irrimediabilmente modificato, riducendosi ad un puro esercizio di inquinamento acustico.
Non è il coso di sottolineare quanto il disagio percepito sia condizionato dalla vicinanza alla città dell'area di lancio dei mortaretti, né che le ricorrenze religiose di Trani, caso veramente unico, si inseguono oramai con cadenza settimanale, senza soluzione di continuità, dalla primavera inoltrata fino all'autunno.
L'impatto ambientale prodotto de questo insensato fragore mattutino si abbatte "sugli uomini e sulle pietre dei Centro Storico", dagli ospiti degli alberghi del Porto, ai residenti, tra i quali ci sono pur sempre bambini, malati ed anziani - basti pensare alla casa di riposo di piazza Quercia - tenuti già sotto pressione fino a notte fonda dalla discutibilissima "movida", alle emergenze architettoniche che si incastonano in tutta la città vecchio, le cui strutture, sottoposte a questa continua ed ossessiva sollecitazione meccanica, invecchiano ancor prima di quanto dovrebbero.
Quello che ci appare, onestamente, intollerabile, è una così grossolana mancanza di sensibilità nella difesa dei cittadini più deboli e delle ricchezze più preziose della nostra storia, al punto da non rinunciare neanche o quello che, come le "diane" in questione, non rappresento né l'evento religioso, né la tradizione popolare, ma semplicemente il superfluo.
Va peraltro considerato quanto spreco anche di risorse pubbliche vi è dietro: è obbligatoria la presenza, all'avvio dei fuochi, degli agenti della Polizia di Stato e/o dei Vigili dei Fuoco. Ci si chiede se non sia giusto pensare di promuovere l'introduzione di una sorta di "Via", Valutazione di impatto ambientale, per quelle manifestazioni che prevedono emissione di rumori oltre una certa soglia. "
Corinna Cusatelli
Presidente Associazione centro storico s.o.s.
La nostra memoria collega saldamente l'annuncio della festa al più significativo rintocco delle campane ed alla banda musicale in giro per la città, manifestazioni di ben altro spessore e coerenza con l'evento mistico, decisamente più coinvolgenti oltre che sicuramente meno costose. Vero è infatti che lo spettacolo pirotecnico, fuori dal contesto naturale dell'oscurità notturna, viene irrimediabilmente modificato, riducendosi ad un puro esercizio di inquinamento acustico.
Non è il coso di sottolineare quanto il disagio percepito sia condizionato dalla vicinanza alla città dell'area di lancio dei mortaretti, né che le ricorrenze religiose di Trani, caso veramente unico, si inseguono oramai con cadenza settimanale, senza soluzione di continuità, dalla primavera inoltrata fino all'autunno.
L'impatto ambientale prodotto de questo insensato fragore mattutino si abbatte "sugli uomini e sulle pietre dei Centro Storico", dagli ospiti degli alberghi del Porto, ai residenti, tra i quali ci sono pur sempre bambini, malati ed anziani - basti pensare alla casa di riposo di piazza Quercia - tenuti già sotto pressione fino a notte fonda dalla discutibilissima "movida", alle emergenze architettoniche che si incastonano in tutta la città vecchio, le cui strutture, sottoposte a questa continua ed ossessiva sollecitazione meccanica, invecchiano ancor prima di quanto dovrebbero.
Quello che ci appare, onestamente, intollerabile, è una così grossolana mancanza di sensibilità nella difesa dei cittadini più deboli e delle ricchezze più preziose della nostra storia, al punto da non rinunciare neanche o quello che, come le "diane" in questione, non rappresento né l'evento religioso, né la tradizione popolare, ma semplicemente il superfluo.
Va peraltro considerato quanto spreco anche di risorse pubbliche vi è dietro: è obbligatoria la presenza, all'avvio dei fuochi, degli agenti della Polizia di Stato e/o dei Vigili dei Fuoco. Ci si chiede se non sia giusto pensare di promuovere l'introduzione di una sorta di "Via", Valutazione di impatto ambientale, per quelle manifestazioni che prevedono emissione di rumori oltre una certa soglia. "
Corinna Cusatelli
Presidente Associazione centro storico s.o.s.