Politica
Versione su Berlusconi, i Giovani Democratici difendono la prof
«La Carlucci si occupi di problemi più importanti»
Trani - mercoledì 18 novembre 2009
«Vorremmo esprimere piena solidarietà alla professoressa del liceo scientifico Valdemaro Vecchi e al preside dello stesso, Prof. Luciano Gigante, che si sono ritrovati, loro malgrado, al centro di una polemica sterile, futile e controproducente per tutti coloro che ne sono stati coinvolti, ed in particolare per gli stessi studenti della 3C, investiti da un ciclone mediatico che l'On. Carlucci ha provocato a causa di una semplice versione tratta dal sito Ephemeris. Il sito, difatti, fornisce ai docenti la possibilità di fruire di testi in latino aventi, però, come argomento principe le notizie di Attualità. L'iniziativa della professoressa Di Nanni aveva proprio questo come scopo: quello di dimostrare che il latino non è una lingua morta, avvicinandola alla vita dei ragazzi attraverso ciò che li riguarda quotidianamente.
E cosa accade? Invece di apprezzare questi insegnanti che non si limitano solo ad andare in aula ad enunciare la lezione, ma che si pongono il problema dell'importanza del coinvolgimento reale dei ragazzi nell'insegnamento cercando nuovi strumenti per catturarne l'attenzione, ne attuiamo una demonizzazione perchè hanno toccato un tema che nel nostro paese è diventato un affare di Stato, tanto da impegnare costantemente Parlamento, Corte Costituzionale e Presidente della Repubblica: le vicende giudiziarie del premier.Ed è singolare che ciò avvenga solo qualche giorno prima della Giornata Mondiale del diritto allo studio che prevede in tutta Italia manifestazioni contro le politiche per scuola, università, formazione e ricerca attuate dal Ministro Gelmini.
Siamo del parere che in questo paese serva un dibattito serio sull'insegnamento, che rimetta al centro della questione non becere questioni economiche, ma il ruolo dei docenti. Non ci si può ricordare del loro compito essenziale dal punto di vista educativo, solo quando lo si deve utilizzare per farne strumento di propaganda politica da parte del solito parlamentare alla ricerca di visibilità.
Dov'era l'onorevole Carlucci quando il Ministro Gelmini proponeva con il placet di Tremonti tagli sconsiderati all' Università? E soprattutto dov'è quando ci si deve occupare degli innumerevoli problemi della nostra città, ben più importanti di una versione di latino? Nella speranza che qualcosa cambi in questo paese nel modo di intendere l'istruzione pubblica, cioè non come una spesa, ma come un investimento per il futuro, constatiamo in maniera entusiasta come la Mobilitazione del 17 novembre in favore del rispetto del diritto allo studio e contro l'idea di istruzione elitaria, privatizzata e censitaria propugnata da questo Governo, dimostri quanta gente abbia a cuore le sorti della scuola e della ricerca in Italia».
Giovani Democratici Trani
E cosa accade? Invece di apprezzare questi insegnanti che non si limitano solo ad andare in aula ad enunciare la lezione, ma che si pongono il problema dell'importanza del coinvolgimento reale dei ragazzi nell'insegnamento cercando nuovi strumenti per catturarne l'attenzione, ne attuiamo una demonizzazione perchè hanno toccato un tema che nel nostro paese è diventato un affare di Stato, tanto da impegnare costantemente Parlamento, Corte Costituzionale e Presidente della Repubblica: le vicende giudiziarie del premier.Ed è singolare che ciò avvenga solo qualche giorno prima della Giornata Mondiale del diritto allo studio che prevede in tutta Italia manifestazioni contro le politiche per scuola, università, formazione e ricerca attuate dal Ministro Gelmini.
Siamo del parere che in questo paese serva un dibattito serio sull'insegnamento, che rimetta al centro della questione non becere questioni economiche, ma il ruolo dei docenti. Non ci si può ricordare del loro compito essenziale dal punto di vista educativo, solo quando lo si deve utilizzare per farne strumento di propaganda politica da parte del solito parlamentare alla ricerca di visibilità.
Dov'era l'onorevole Carlucci quando il Ministro Gelmini proponeva con il placet di Tremonti tagli sconsiderati all' Università? E soprattutto dov'è quando ci si deve occupare degli innumerevoli problemi della nostra città, ben più importanti di una versione di latino? Nella speranza che qualcosa cambi in questo paese nel modo di intendere l'istruzione pubblica, cioè non come una spesa, ma come un investimento per il futuro, constatiamo in maniera entusiasta come la Mobilitazione del 17 novembre in favore del rispetto del diritto allo studio e contro l'idea di istruzione elitaria, privatizzata e censitaria propugnata da questo Governo, dimostri quanta gente abbia a cuore le sorti della scuola e della ricerca in Italia».
Giovani Democratici Trani