Politica
Verso le elezioni
Le feste non hanno portato consiglio: tutto in alto mare.
Trani - mercoledì 10 gennaio 2007
Il lungo ponte delle feste natalizie non ha regalato nessuna novità sul fronte politico. Tutto in alto mare, da destra a sinistra, con situazioni e sviluppi che, per certi versi, sembrano andare a complicare ulteriormente un quadro già ingarbugliato. A destra permane tuttora la candidatura di Pinuccio Tarantini. L'ex sindaco può contare al momento soltanto sul sostegno del suo partito (Alleanza nazionale) e sulla lista civica Sviluppo Trani di Domenico Miranda. Forza Italia non ha infatti sciolto le riserve ed è sempre più intenzionata a proporre un suo candidato. In lizza ci sarebbe non soltanto Peppino Di Marzio (già sindaco di Trani negli anni '90) ma anche un consigliere uscente del partito azzurro che pare avrebbe dato la sua disponibilità ad un'eventuale candidatura. Forza Italia è comunque intenzionata a portare il nome di un suo candidato al tavolo politico del confronto, poi si vedrà se accordarsi e far convergere gli sforzi su Tarantini oppure, nel caso più clamoroso, lasciare che Tarantini vada da solo e presentare un'alternativa di governo a destra magari con il sostegno dell'Udc. Il partito di Casini è quello più aperto verso ogni tipo di soluzione. Potrebbe ritrovarsi – come detto - insieme a Forza Italia in una coalizione di centrodestra alternativa, potrebbe decidere di presentarsi da sola con un proprio candidato sindaco (Pina Chiarello), potrebbe ancora strizzare l'occhio alla Margherita e formare un blocco centrista da opporre alle due coalizioni. Chi sembra sicuro di voler correre da solo per la poltrona di sindaco è Dino Marinaro, sostenuto dalla civica Prima di tutto Trani. Alla finestra resta invece Forza Trani che attende di comprendere l'evolversi del confronto serrato fra Forza Italia ed Alleanza nazionale prima di decidere se sostenere la coalizione di centrodestra o andar da sola come nel 2003 con un candidato che comunque non sarebbe Roberto Visibelli.
Nel centrosinistra è acclarato che non ci sarà una candidatura unitaria e condivisa da tutti. Sebastiano De Feudis è il catalizzatore dei maggiori consensi: dopo Pensionati e Udeur anche Margherita e Ds sarebbero pronti a far convergere il consenso verso il consigliere provinciale dell'Italia dei Valori. Fermi sulle proprie posizioni Verdi, Rifondazione comunista e Comunisti italiani (porteranno Michele Di Gregorio) e ferma sulla sua posizione è anche l'Unione socialista, interessata al momento da un confronto tutto interno sulla scelta del suo candidato: Ferrante (Sdi), Briguglio (Socialisti autonomisti) oppure un altro nome che sembra aver trovato parecchi consensi nelle ultime settimane.
Nel centrosinistra è acclarato che non ci sarà una candidatura unitaria e condivisa da tutti. Sebastiano De Feudis è il catalizzatore dei maggiori consensi: dopo Pensionati e Udeur anche Margherita e Ds sarebbero pronti a far convergere il consenso verso il consigliere provinciale dell'Italia dei Valori. Fermi sulle proprie posizioni Verdi, Rifondazione comunista e Comunisti italiani (porteranno Michele Di Gregorio) e ferma sulla sua posizione è anche l'Unione socialista, interessata al momento da un confronto tutto interno sulla scelta del suo candidato: Ferrante (Sdi), Briguglio (Socialisti autonomisti) oppure un altro nome che sembra aver trovato parecchi consensi nelle ultime settimane.