Verso le elezioni: la febbre sale

Sale la febbre elettorale. Alta, altissima, in coincidenza con la presentazione del portale politico di Traniweb che ha registrato, nei primi giorni di vita, un boom di visite. Traniweb ha registrato il 25% di utenti in più in questo fine settimana, con picchi di visitatori fin dalle prime ore di giovedì, giorno in cui è stato messo in rete il portale politico dedicato alle elezioni. In un clima di generale incertezza, la redazione ha deciso di mettere on line il portale con i primi candidati, specificando chiaramente al suo interno che i dati pubblicati non erano ufficiali e, dunque, soggetti a variazione. Un sito in divenire, insomma, le cui modalità di aggiornamento (le associazioni di liste in coalizioni, l'elenco dei candidati, i simboli di partito) andavano considerate, almeno in questa prima fase, puramente indicative.
Traniweb ha voluto giocare d'anticipo scatenando, suo malgrado, le fibrillazioni di molte segreterie politiche che si sono affannate nel correggere a più riprese il tiro. L'obiettivo del portale non era e non è quello di destabilizzare i partiti, ma di accompagnare i candidati verso le elezioni di maggio, informando i cittadini, quotidianamente, sulle evoluzioni, continue, di questa campagna elettorale. I continui cambiamenti all'interno del portale sono lo specchio di una situazione tuttora di difficile interpretazione, sia a destra che a sinistra.
A tal proposito va detto che l'inizio della prossima settimana dovrebbe essere decisiva per la benedizione delle candidature a sindaco di Pinuccio Tarantini e Carlo Avantario. Saranno loro, con molta probabilità, i leader delle due coalizioni che potrebbero però perdere dei pezzi per strada. A destra Di Marzio non sembra voler recedere dalla decisione di candidarsi così come a sinistra Di Gregorio sembra intenzionato a correre con le proprie gambe. Mercoledì, dopo la conferenza stampa del coordinatore provinciale di Forza Italia, Carlo Laurora, la situazione dovrebbe essere più chiara. Qualunque sia la decisione finale (Di Marzio o Tarantini) essa avrà ripercussioni sia da una parte che dall'altra, accelerando le mosse di entrambe le coalizioni.
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