Politica
Verso le elezioni: tra grandi manovre e possibili candidature alla carica di primo cittadino
A sinistra tutto tace, almeno all’apparenza.
Trani - martedì 21 novembre 2006
La prima tappa narrata del lungo cammino che ci condurrà alle amministrative di maggio ha attirato l'attenzione dei nostri utenti. Le grandi manovre dei partiti intrigano il pubblico e gli stessi politici come dimostrano i tanti click verso la notizia. All'indirizzo elezioni2007@traniweb.it sono giunte parecchie segnalazioni di presunti inciuci fra questo e quel politico. Segreterie e sedi in fermento, insomma. Ne parleremo più diffusamente la prossima volta, rivolgendovi l'invito di continuare a scriverci e a segnalare gli accadimenti per aiutarci a scoprire in tempo reale strategie e accordi.
Da quell'articolo ad oggi segnaliamo una smentita e una mezza conferma a quanto scritto. La smentita arriva dalla base dell'Udc. La firma è quella del commissario cittadino, Di Gioia, il quale però tutto dice fuorché chiarire la posizione del partito. Di Gioia parla di notizie infondate e lesive della credibilità dell'Udc, finalizzate ad infondere nell'opinione pubblica una informazione tendenziosa. Di Gioia si limita a smentire qualsiasi forma di coinvolgimento del partito nelle manovre descritte circa la nascita del polo di centro che non dovrebbe essere rappresentato da Pina Chiarello che ha annunciato di non volersi candidare come sindaco. In tema di candidature alla carica di primo cittadino, in attesa che Tarantini esca allo scoperto, giunge in redazione una nota del coordinamento cittadino di Forza Italia. Il partito azzurro ha annunciato di aver costituito una delegazione a cui è stato affidato il compito di prendere immediatamente contatti con tutti i responsabili di Partito della CdL per aprire un tavolo e verificare lo stato di salute della coalizione. La delegazione è costituita da Savino De Toma, Mauro Scagliarini e Gaetano Casamassima, coadiuvati dal commissario provinciale e dal commissario cittadino del partito. Nella nota Forza Italia rivendica la giustificata ed inderogabile necessità politica di indicare come candidato sindaco per la prossima consigliatura un proprio esponente (Di Marzio ?), alla luce anche dei risultati elettorali di tutte le pregresse competizioni politiche e amministrative. Dunque c'è già chi è pronto a raccogliere l'eredità di Tarantini qualora l'esponente di An non dovesse ricandidarsi.
E a sinistra? Tutto tace, almeno all'apparenza. Lo scacchiere di partiti è composto da Pensionati, Repubblicani europei, Udeur, Italia dei Valori, Unione socialista, Margherita, Ds, Verdi, Comunisti italiani, Rifondazione comunista. Chi ne sarà il re?
Da quell'articolo ad oggi segnaliamo una smentita e una mezza conferma a quanto scritto. La smentita arriva dalla base dell'Udc. La firma è quella del commissario cittadino, Di Gioia, il quale però tutto dice fuorché chiarire la posizione del partito. Di Gioia parla di notizie infondate e lesive della credibilità dell'Udc, finalizzate ad infondere nell'opinione pubblica una informazione tendenziosa. Di Gioia si limita a smentire qualsiasi forma di coinvolgimento del partito nelle manovre descritte circa la nascita del polo di centro che non dovrebbe essere rappresentato da Pina Chiarello che ha annunciato di non volersi candidare come sindaco. In tema di candidature alla carica di primo cittadino, in attesa che Tarantini esca allo scoperto, giunge in redazione una nota del coordinamento cittadino di Forza Italia. Il partito azzurro ha annunciato di aver costituito una delegazione a cui è stato affidato il compito di prendere immediatamente contatti con tutti i responsabili di Partito della CdL per aprire un tavolo e verificare lo stato di salute della coalizione. La delegazione è costituita da Savino De Toma, Mauro Scagliarini e Gaetano Casamassima, coadiuvati dal commissario provinciale e dal commissario cittadino del partito. Nella nota Forza Italia rivendica la giustificata ed inderogabile necessità politica di indicare come candidato sindaco per la prossima consigliatura un proprio esponente (Di Marzio ?), alla luce anche dei risultati elettorali di tutte le pregresse competizioni politiche e amministrative. Dunque c'è già chi è pronto a raccogliere l'eredità di Tarantini qualora l'esponente di An non dovesse ricandidarsi.
E a sinistra? Tutto tace, almeno all'apparenza. Lo scacchiere di partiti è composto da Pensionati, Repubblicani europei, Udeur, Italia dei Valori, Unione socialista, Margherita, Ds, Verdi, Comunisti italiani, Rifondazione comunista. Chi ne sarà il re?