Vita di città
«Via Andria, quartiere di serie B»
Rigenerazione urbana, il comitato si arrabbia: «Investimenti solo nella zona Stadio». La polemica nasce dopo i nostri articoli
Trani - giovedì 13 giugno 2013
12.48
Come da noi scritto, il Comune di Trani ha riacciuffato i finanziamenti regionali presentati nel 2011 nell'ambito dei piani di rigenerazione urbana per la parte relativa al quartiere Alberolongo e che prevedono la realizzazione del sottopasso di via Corato, la ristrutturazione dell'asilo di via Di Vittorio e la rifunzionalizzazione dell'area dove è situata la gradinata dello stadio comunale.
La notizia ha fatto arrabbiare il comitato di via Andria: «In considerazione del fatto che l'operazione originaria prevedeva inizialmente anche la riqualificazione della zona Petronelli da via Andria a via Papa Giovanni dove si prevedeva la possibilità di realizzare nuove abitazioni popolari e del sottopasso carrabile di via Andria, perchè l'amministrazione ha deciso di buttare a mare quel progetto per privilegiarne altri? Perchè non si è cercato di attribuire pari dignità di trattamento per tutte i quartieri di Trani penando ad esempio di spalmare, ove possibile, gli interventi nelle varie zone? Perchè ancora una volta ci si costringe a pensare con i vecchi schemi mentali dell'urbanistica del centro città e della periferia? In sostanza quale scelta politica c'è alla base della scelta dei progetti portati avanti in Regione dopo due anni? Perchè come al solito e, ci duole constatarlo, a Trani, i voti sono tutti uguali come le promesse elettorali, ma i quartieri restano di serie A e di serie B?».
La notizia ha fatto arrabbiare il comitato di via Andria: «In considerazione del fatto che l'operazione originaria prevedeva inizialmente anche la riqualificazione della zona Petronelli da via Andria a via Papa Giovanni dove si prevedeva la possibilità di realizzare nuove abitazioni popolari e del sottopasso carrabile di via Andria, perchè l'amministrazione ha deciso di buttare a mare quel progetto per privilegiarne altri? Perchè non si è cercato di attribuire pari dignità di trattamento per tutte i quartieri di Trani penando ad esempio di spalmare, ove possibile, gli interventi nelle varie zone? Perchè ancora una volta ci si costringe a pensare con i vecchi schemi mentali dell'urbanistica del centro città e della periferia? In sostanza quale scelta politica c'è alla base della scelta dei progetti portati avanti in Regione dopo due anni? Perchè come al solito e, ci duole constatarlo, a Trani, i voti sono tutti uguali come le promesse elettorali, ma i quartieri restano di serie A e di serie B?».