Vita di città
Via Firenze, al via i lavori di demolizione
L’immobile fu sgomberato nel 2001
Trani - mercoledì 26 marzo 2008
Ultimati i lavori di bonifica, sono cominciati questa mattina quelli di demolizione dello stabile di via Firenze sgomberato nel 2001 per problemi di staticità. La demolizione sta avvenendo con mezzi meccanici, in maniera graduata per via dell'ubicazione del palazzo.
L'impresa che si sta occupando della demolizione e ristrutturazione del palazzo è la "Frager building". Lo stabile non subirà sostanziali cambiamenti dal punto di vista della pianta, avrà in più due livelli interrati per box auto oltre un'area all'aperto sempre destinata al parcheggio delle macchine.
L'impresa ha acquistato dai vecchi proprietari i rispettivi appartamenti, proponendo loro di ricomprarli al termine dei lavori con un prezzo aggiornato. Gli appartamenti che resteranno liberi, invece, saranno messi sul mercato.
Alla viglia della demolizione - come riferisce La Gazzetta - il rappresentante legale della "Frager building" ha inviato una nota al vecchio costruttore in cui è stato sottolineato che, sull'immobile attualmente in piedi, si poteva agire con interventi di consolidamento dei pilastri, anziché con la demolizione, ritenuta evidentemente «una scelta strategica» tesa a far voltare definitivamente pagina su una vicenda che ha visto 27 famiglie perdere di punto in bianco la propria abitazione.
L'impresa che si sta occupando della demolizione e ristrutturazione del palazzo è la "Frager building". Lo stabile non subirà sostanziali cambiamenti dal punto di vista della pianta, avrà in più due livelli interrati per box auto oltre un'area all'aperto sempre destinata al parcheggio delle macchine.
L'impresa ha acquistato dai vecchi proprietari i rispettivi appartamenti, proponendo loro di ricomprarli al termine dei lavori con un prezzo aggiornato. Gli appartamenti che resteranno liberi, invece, saranno messi sul mercato.
Alla viglia della demolizione - come riferisce La Gazzetta - il rappresentante legale della "Frager building" ha inviato una nota al vecchio costruttore in cui è stato sottolineato che, sull'immobile attualmente in piedi, si poteva agire con interventi di consolidamento dei pilastri, anziché con la demolizione, ritenuta evidentemente «una scelta strategica» tesa a far voltare definitivamente pagina su una vicenda che ha visto 27 famiglie perdere di punto in bianco la propria abitazione.