Vita di città
Via Giuseppe Palmieri a rischio chiusura, ora arriva anche la petizione dei residenti
Una raccolta firme per scongiurare l'ordinanza del Comune
Trani - sabato 7 ottobre 2023
10.00
Via Giuseppe Palmieri, la strettoia che da via Capirro Primo conduce al Centro sportivo Capirro, potrebbe essere chiusa a breve con un'ordinanza dal Comune. Già il gruppo Italia in Comune si era mosso a riguardo e ora, per provare a smuovere la spiacevole situazione, arriva anche una petizione dei residenti che hanno paura di rimanere isolati se l'ordinanza verrà applicata.
«Da una lettura della stringata motivazione del provvedimento - si legge nel documento - risulterebbe che la chiusura al traffico del tratto interessato sarebbe stato disposto al fine di tutelare l'utenza debole, costituita da pedoni, senza specifica indicazione dei rischi che si intenderebbero prevenire o evitare.
Laddove il pericolo fosse da rinvenire nelle oggettive condizioni della strada (esistenza di un strettoia che consente un solo senso di marcia e mancanza di marciapiedi), si contesta espressamente che queste circostanze fattuali costituiscano di per sé, un rischio, peraltro di tale entità da non poter essere evitato se non con la chiusura del tratto in questione.
Vivo in via Giuseppe Palmieri - scrive Annalisa Perna - da circa 50 anni e non mi consta siano mai avvenuti incidenti che abbiano comportato importanti danni a persone o cose.
Situazione che è rimasta inalterata anche negli ultimi decenni, nel corso dei quali l'utenza si è moltiplicata, sia per il proliferare di nuove abitazioni che per l'accesso quotidiano al circolo sportivo Capirro Sport Village.
Considerato, peraltro, che il provvedimento riferisce di "istanze pervenute a questo Comando di Polizia Locale in merito alla pericolosità del tratto interessato percorso ad alta velocità…", istanze non note agli scriventi, si chiede preliminarmente di poter effettuare l'accesso agli atti in oggetto, al fine di poter meglio argomentare le motivazioni di opposizione all'ordinanza in oggetto.
Sin d'ora, in ogni caso, nel condividere che possa essere opportuno individuare soluzioni per ridurre la velocità della circolazione sulla via Giuseppe Palmieri, si invita la ricevente autorità a vagliare idee alternative volte esclusivamente a monitorare e regolamentare le modalità di percorrenza della stessa, escludendo soluzioni radicali che già illegittimamente pregiudicano una serie di diritti dei proprietari del quartiere in oggetto.
Si coglie, infatti, sin d'ora l'occasione per invitare la ricevente autorità a revocare altresì l'ordinanza n. 348/2021 che aveva istituito il senso unico a partire dall'intersezione della via Palmieri con via degli Ulivi. Detto provvedimento ha di fatto impedito l'accesso verso le unità abitative individuate con i civici dal 3 al 21 di Via Giuseppe Palmieri a tutti quei mezzi di grandi dimensioni che non possono raggiungere tali abitazioni attraverso la strettoia oggi oggetto di inibizione al traffico.
E tra questi non può non menzionarsi il trasporto GPL (in zona non siamo serviti dal metanodotto), il soccorso sanitario a mezzo ambulanza; l'intervento dei vigili del fuoco; dell'auto spurgo per la fogna; oltre ad una serie di altre necessità di non vitale rilevanza, ma che comunque vengono ad essere ingiustificatamente compromessi, quali la consegna merci di colli di grandi dimensioni.
Da ultimo si sottopone alla ricevente autorità un'ultima, ma non meno importante considerazione. Dovendo veicolare, per effetto dell'ordinanza oggi in contestazione, tutto il traffico sulla Via di Villa Friuli, -che si immette sulla strada statale Trani-Corato in un punto privo di semaforizzazione-, si esporrebbe tutta l'utenza veicolare ad un inutile rischio, ben più alto di quello oggi paventato per la via Palmieri da alcuni utenti.
Basti pensare ai giovani atleti che oggi raggiungono il circolo sportivo Capirro Sport Village in motociclo o in bicicletta utilizzando la strettoia e che dovrebbero necessariamente transitare su via Corato.
Per non parlare poi dei nostri anziani genitori, ancora muniti di patente, o i nostri figli, neopatentati, che dovrebbero quotidianamente affrontare l'imbocco o l'uscita dalla via di Villa Friuli su via Corato.
A modesto parere degli scriventi sarebbe opportuno ripristinare la segnaletica di percorrenza della strettoia nel senso alternato di marcia e porre in opera bande orizzontali sul manto stradale che inibiscano la velocità di percorrenza tra la strettoia e il circolo sportivo. Il tutto con la migliore ottimizzazione della gestione del rischio da un lato e il minore sacrifico dei diritti degli utenti interessati al provvedimento di cui si chiede la revoca dall'altro.
Alla stregua di quanto premesso e considerato, con la presente si propone istanza di accesso agli atti per la visione ed, ove occorra, per il rilascio in copia, di tutti gli atti amministrativi relativi al procedimento che ha determinato l'adozione dell'Ordinanza Dirigenziale n.401 del 27/09/2023, nonché ogni altro atto e documento conseguenziale e/o presupposto, anche se individuato in occasione dell'accesso agli atti e senza necessità di ulteriore richiesta, con la precisazione che la presente istanza è formulata al fine di tutelare posizioni giuridicamente rilevanti in capo agli istanti.
Si resta, pertanto, in attesa di conoscere modi e tempi dell'esercizio di detto diritto, restando a disposizione della P.A. per l'assolvimento di ogni eventuale onere e spesa che potrà essere preventivamente comunicata allo scrivente studio legale.
All'uopo i sottoscriventi delegano, sin d'ora, per l'accesso agli atti, l'avv. Annalisa Perna e/o suoi ulteriori delegati. Infine, nelle more del richiesto accesso agli atti, si invita la ricevente autorità a voler valutare un annullamento in autotutela dell'ordinanza n.401/2023, ovvero una sospensione della sua efficacia».
«Da una lettura della stringata motivazione del provvedimento - si legge nel documento - risulterebbe che la chiusura al traffico del tratto interessato sarebbe stato disposto al fine di tutelare l'utenza debole, costituita da pedoni, senza specifica indicazione dei rischi che si intenderebbero prevenire o evitare.
Laddove il pericolo fosse da rinvenire nelle oggettive condizioni della strada (esistenza di un strettoia che consente un solo senso di marcia e mancanza di marciapiedi), si contesta espressamente che queste circostanze fattuali costituiscano di per sé, un rischio, peraltro di tale entità da non poter essere evitato se non con la chiusura del tratto in questione.
Vivo in via Giuseppe Palmieri - scrive Annalisa Perna - da circa 50 anni e non mi consta siano mai avvenuti incidenti che abbiano comportato importanti danni a persone o cose.
Situazione che è rimasta inalterata anche negli ultimi decenni, nel corso dei quali l'utenza si è moltiplicata, sia per il proliferare di nuove abitazioni che per l'accesso quotidiano al circolo sportivo Capirro Sport Village.
Considerato, peraltro, che il provvedimento riferisce di "istanze pervenute a questo Comando di Polizia Locale in merito alla pericolosità del tratto interessato percorso ad alta velocità…", istanze non note agli scriventi, si chiede preliminarmente di poter effettuare l'accesso agli atti in oggetto, al fine di poter meglio argomentare le motivazioni di opposizione all'ordinanza in oggetto.
Sin d'ora, in ogni caso, nel condividere che possa essere opportuno individuare soluzioni per ridurre la velocità della circolazione sulla via Giuseppe Palmieri, si invita la ricevente autorità a vagliare idee alternative volte esclusivamente a monitorare e regolamentare le modalità di percorrenza della stessa, escludendo soluzioni radicali che già illegittimamente pregiudicano una serie di diritti dei proprietari del quartiere in oggetto.
Si coglie, infatti, sin d'ora l'occasione per invitare la ricevente autorità a revocare altresì l'ordinanza n. 348/2021 che aveva istituito il senso unico a partire dall'intersezione della via Palmieri con via degli Ulivi. Detto provvedimento ha di fatto impedito l'accesso verso le unità abitative individuate con i civici dal 3 al 21 di Via Giuseppe Palmieri a tutti quei mezzi di grandi dimensioni che non possono raggiungere tali abitazioni attraverso la strettoia oggi oggetto di inibizione al traffico.
E tra questi non può non menzionarsi il trasporto GPL (in zona non siamo serviti dal metanodotto), il soccorso sanitario a mezzo ambulanza; l'intervento dei vigili del fuoco; dell'auto spurgo per la fogna; oltre ad una serie di altre necessità di non vitale rilevanza, ma che comunque vengono ad essere ingiustificatamente compromessi, quali la consegna merci di colli di grandi dimensioni.
Da ultimo si sottopone alla ricevente autorità un'ultima, ma non meno importante considerazione. Dovendo veicolare, per effetto dell'ordinanza oggi in contestazione, tutto il traffico sulla Via di Villa Friuli, -che si immette sulla strada statale Trani-Corato in un punto privo di semaforizzazione-, si esporrebbe tutta l'utenza veicolare ad un inutile rischio, ben più alto di quello oggi paventato per la via Palmieri da alcuni utenti.
Basti pensare ai giovani atleti che oggi raggiungono il circolo sportivo Capirro Sport Village in motociclo o in bicicletta utilizzando la strettoia e che dovrebbero necessariamente transitare su via Corato.
Per non parlare poi dei nostri anziani genitori, ancora muniti di patente, o i nostri figli, neopatentati, che dovrebbero quotidianamente affrontare l'imbocco o l'uscita dalla via di Villa Friuli su via Corato.
A modesto parere degli scriventi sarebbe opportuno ripristinare la segnaletica di percorrenza della strettoia nel senso alternato di marcia e porre in opera bande orizzontali sul manto stradale che inibiscano la velocità di percorrenza tra la strettoia e il circolo sportivo. Il tutto con la migliore ottimizzazione della gestione del rischio da un lato e il minore sacrifico dei diritti degli utenti interessati al provvedimento di cui si chiede la revoca dall'altro.
Alla stregua di quanto premesso e considerato, con la presente si propone istanza di accesso agli atti per la visione ed, ove occorra, per il rilascio in copia, di tutti gli atti amministrativi relativi al procedimento che ha determinato l'adozione dell'Ordinanza Dirigenziale n.401 del 27/09/2023, nonché ogni altro atto e documento conseguenziale e/o presupposto, anche se individuato in occasione dell'accesso agli atti e senza necessità di ulteriore richiesta, con la precisazione che la presente istanza è formulata al fine di tutelare posizioni giuridicamente rilevanti in capo agli istanti.
Si resta, pertanto, in attesa di conoscere modi e tempi dell'esercizio di detto diritto, restando a disposizione della P.A. per l'assolvimento di ogni eventuale onere e spesa che potrà essere preventivamente comunicata allo scrivente studio legale.
All'uopo i sottoscriventi delegano, sin d'ora, per l'accesso agli atti, l'avv. Annalisa Perna e/o suoi ulteriori delegati. Infine, nelle more del richiesto accesso agli atti, si invita la ricevente autorità a voler valutare un annullamento in autotutela dell'ordinanza n.401/2023, ovvero una sospensione della sua efficacia».