Politica

Vicenda Amet, parlano i "Grilli" di Trani

«Ottimo Know-How, clienti, fatturato e 50 dipendenti...»

«Come tranesi vogliamo intervenire nel dibattito che si sta sviluppando attorno alla sorte di AMET società per azioni in quanto, come cittadini, "diretti" proprietari della società e modesti osservatori della realtà sociale ed economica della città. Basta poco per rendersi conto che il territorio in cui viviamo non gode della presenza di iniziative industriali floride e con buone prospettive, capaci di assicurare occupazione ai giovani tranesi che non vogliano rassegnarsi all'emigrazione per la ricerca del posto di lavoro. Per questi motivi la sorte di AMET s.p.a. non può essere assimilata a quella di edifici e suoli edificatori venduti o svenduti da questa Amministrazione comunale.
AMET s.p.a. vuol dire ottimo Know-How acquisito nel tempo, clienti, fatturato per circa 20 milioni di Euro e circa 50 dipendenti: forse tutti tranesi e forse quasi tutti raccomandati all'atto dell'assunzione come è forse sempre avvenuto sin dalla costituzione nei primi del '900. E' elementare comprendere che qualsiasi discorso su AMET s.p.a. vada introdotto e affrontato con competenza tecnica e strategia politica per evitare di incanalarsi in un discorso fatto solo per parlare, con troppi "forse", che arrecherebbe solo un danno economico, oltre che di immagine, ad una società che opera sul libero mercato in concorrenza con altri operatori.
Tutto ciò premesso, ci pare opportuno stigmatizzare il contenuto della nota, resa pubblica, rilasciata dall'assessore Visibelli al Sindaco nella quale si reca sicuro nocumento al buon andamento degli affari di AMET s.p.a.. Questo a prescindere dalle finalità ultime dichiarate in seguito dallo stesso assessore. Nella nota, infatti, l'assessore asserisce (piaccia il gioco di parole!) che "la gestione aziendale è tecnicamente carente" e che "le tariffe offerte alle diverse utenze non sono affatto vantaggiose, tant'è che gran parte dell'utenza industriale sta migrando verso altri operatori". Le affermazioni contenute nella nota non sono provate, rivestono le caratteristiche delle illazioni e precedono un richiamo generico a molto probabili futuri esborsi per ripianare le perdite anch'esso frutto di sensazioni personali ben lontane dal divenire fatti certi ed incontrovertibili.
Inoltre le stesse affermazioni hanno, a cascata, causato, da parte di altri esponenti politici, generici commenti sulle condizioni della società e la ricerca dei responsabili. Il tutto senza che sia stato prodotto uno "straccio" di documento, contabile o di altra natura, che attesti lo stato ormai senza speranza in cui si è affermato versi l'Amet. Il nostro movimento di cittadini chiede a tutti i soggetti politici di astenersi da commenti generici non suffragati da fatti certi e documentati e chiede al Sindaco Tarantini di valutare, assumendo le opportune decisioni, l'estrema pericolosità delle dichiarazioni e delle intenzioni del membro della sua giunta che con la sua nota ha trattato il caso AMET s.p.a. senza la competenza e la prudenza che si richiedono all'amministratore della cosa pubblica. Inoltre, alla luce di quanto detto in precedenza, chiediamo con forza, che il Sindaco, l'intera amministrazione e tutti i nostri rappresentanti in consiglio comunale affrontino con responsabilità e con l'opportuna tempestività l'argomento riguardante il futuro dell'AMET s.p.a.»

Il Coordinamento del Meet-Up Beppe Grillo di Trani
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