Vita di città
Villa Dragonetti, l'intervento di Idee Giovani e Politica
Il presidente, Parente: «Troppi problemi per gli anziani, che intervengano subito le Istituzioni»
Trani - mercoledì 17 giugno 2015
7.03
«Con le elezioni comunali e regionali ormai concluse ci sono problematiche che non sono state superate, ma sono anzi più che mai all'ordine del giorno. Ci ritroviamo ancora con problematiche irrisolte tra cui quella della Casa di riposo di Villa Dragonetti». Così l'associazione Idee Giovani e Politica che, attraverso il suo presidente, Nicola Parente, fa luce su una questione annosa per la città di Trani.
«Alla chiusura della Casa di riposo Vittorio Emanuele II per restauro, segue l'incertezza sul futuro della Casa di riposo Villa Dragonetti, creando gravi ripercussioni sociali per i pazienti e calpestando i diritti della persona nel campo dell'assistenza e dell'accoglienza. Gli anziani rappresentano il patrimonio della società, una risorsa umana attiva e allo stesso tempo rappresentano una categoria fragile che meriterebbe maggiore attenzione e tutela da parte delle Istituzioni. Con la chiusura di queste strutture – prosegue Nicola Parente - gli anziani vengono "sbattuti" da una città all'altra, alla ricerca di una casa di riposo che li possa accogliere, creando problemi di adattabilità ed ambientamento per gli stessi anziani nelle nuove strutture, insieme alla difficoltà dei parenti nello spostamento da una città all'altra.
La riduzione del personale tecnico assistenziale e il loro licenziamento comporterebbe un servizio meno efficiente ma anche un aumento del tasso di disoccupazione nel nostre paese. Una città come la nostra - concludono dall'associazione - non può non considerare le esigenze e la dignità degli anziani. Pertanto ci auguriamo che chi di competenza (Asl, Regione ed Istituzioni) si adoperino in tal senso per risolvere questa problematica nel più breve tempo possibile».
«Alla chiusura della Casa di riposo Vittorio Emanuele II per restauro, segue l'incertezza sul futuro della Casa di riposo Villa Dragonetti, creando gravi ripercussioni sociali per i pazienti e calpestando i diritti della persona nel campo dell'assistenza e dell'accoglienza. Gli anziani rappresentano il patrimonio della società, una risorsa umana attiva e allo stesso tempo rappresentano una categoria fragile che meriterebbe maggiore attenzione e tutela da parte delle Istituzioni. Con la chiusura di queste strutture – prosegue Nicola Parente - gli anziani vengono "sbattuti" da una città all'altra, alla ricerca di una casa di riposo che li possa accogliere, creando problemi di adattabilità ed ambientamento per gli stessi anziani nelle nuove strutture, insieme alla difficoltà dei parenti nello spostamento da una città all'altra.
La riduzione del personale tecnico assistenziale e il loro licenziamento comporterebbe un servizio meno efficiente ma anche un aumento del tasso di disoccupazione nel nostre paese. Una città come la nostra - concludono dall'associazione - non può non considerare le esigenze e la dignità degli anziani. Pertanto ci auguriamo che chi di competenza (Asl, Regione ed Istituzioni) si adoperino in tal senso per risolvere questa problematica nel più breve tempo possibile».