Cronaca
Violenze e maltrattamenti in famiglia, giro di vite dei Carabinieri
Dodici arresti per stalking tra Andria, Barletta e Trani
Trani - sabato 16 maggio 2009
È costantemente di grande attualità il tema delle violenze e dei maltrattamenti in famiglia che si estrinseca in varie forme, dalla violenza psicologica, a quella fisica, economica, sessuale fino ad arrivare allo stalking.
Al riguardo, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, nel recepire le esigenze del territorio per una più incisiva attività di contrasto del fenomeno, nell'ultimo mese hanno arrestato ben 12 persone responsabili di "maltrattamenti in famiglia" e "stalking", che vedono una particolare incidenza nel nord barese. Il 50% degli arresti infatti, sono stati eseguiti tra Andria, Barletta e Trani.
L'ultimo episodio accaduto tra le mura domestiche risale proprio a ieri, a Canosa di Puglia, dove determinante è stato l'intervento dei Carabinieri della locale Stazione che hanno arrestato un 36enne del luogo con le accuse di "estorsione", "maltrattamenti in famiglia", "minacce" e "lesioni". L'uomo non ha esitato ad aggredire e minacciare di morte la madre 64enne pur di ottenere il denaro utile ad assicurarsi la "dose" quotidiana di alcool. I militari dopo aver soccorso la donna che, in evidente stato di shock, era riuscita ad allontanarsi di casa per sfuggire alla furia del figlio, lo hanno bloccato e tratto in arresto. Poco prima lo stesso, di fronte all'ennesimo rifiuto di consegnargli il denaro da parte della donna, minacciandola di morte, l'ha aggredita violentemente procurandole lesioni giudicate guaribili in alcuni giorni. Gli ulteriori accertamenti condotti dagli investigatori hanno consentito di appurare che l'uomo già da tempo si era reso protagonista di analoghi episodi che la vittima, però, non aveva mai avuto il coraggio di denunciare per paura di ritorsioni più gravi. Il 36enne è stato associato presso la casa circondariale di Trani.
Gli altri episodi più recenti, risalgono al 22 e 27 del mese di aprile, sempre a Canosa di Puglia. A farne le spese, due donne canosine di 36 e 34 anni che, stanche di subire continui insulti e percosse dai mariti violenti, hanno avuto la forza di chiamare i Carabinieri. I militari, grazie ad un tempestivo intervento, sono riusciti a bloccare, in entrambe le occasioni, i due mariti violenti accusati di "maltrattamenti in famiglia", "lesioni personali", "percosse", "ingiurie" e "minacce".
Al riguardo, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, nel recepire le esigenze del territorio per una più incisiva attività di contrasto del fenomeno, nell'ultimo mese hanno arrestato ben 12 persone responsabili di "maltrattamenti in famiglia" e "stalking", che vedono una particolare incidenza nel nord barese. Il 50% degli arresti infatti, sono stati eseguiti tra Andria, Barletta e Trani.
L'ultimo episodio accaduto tra le mura domestiche risale proprio a ieri, a Canosa di Puglia, dove determinante è stato l'intervento dei Carabinieri della locale Stazione che hanno arrestato un 36enne del luogo con le accuse di "estorsione", "maltrattamenti in famiglia", "minacce" e "lesioni". L'uomo non ha esitato ad aggredire e minacciare di morte la madre 64enne pur di ottenere il denaro utile ad assicurarsi la "dose" quotidiana di alcool. I militari dopo aver soccorso la donna che, in evidente stato di shock, era riuscita ad allontanarsi di casa per sfuggire alla furia del figlio, lo hanno bloccato e tratto in arresto. Poco prima lo stesso, di fronte all'ennesimo rifiuto di consegnargli il denaro da parte della donna, minacciandola di morte, l'ha aggredita violentemente procurandole lesioni giudicate guaribili in alcuni giorni. Gli ulteriori accertamenti condotti dagli investigatori hanno consentito di appurare che l'uomo già da tempo si era reso protagonista di analoghi episodi che la vittima, però, non aveva mai avuto il coraggio di denunciare per paura di ritorsioni più gravi. Il 36enne è stato associato presso la casa circondariale di Trani.
Gli altri episodi più recenti, risalgono al 22 e 27 del mese di aprile, sempre a Canosa di Puglia. A farne le spese, due donne canosine di 36 e 34 anni che, stanche di subire continui insulti e percosse dai mariti violenti, hanno avuto la forza di chiamare i Carabinieri. I militari, grazie ad un tempestivo intervento, sono riusciti a bloccare, in entrambe le occasioni, i due mariti violenti accusati di "maltrattamenti in famiglia", "lesioni personali", "percosse", "ingiurie" e "minacce".