Vita di città
Visita del Movimento 5 Stelle e delle associazioni nella discarica di Trani
Ricicleria ferma, centraline inutilizzate. Le foto del sopralluogo
Trani - venerdì 15 novembre 2013
16.38
Un gruppo composto da parlamentari del Movimento 5 Stelle e dai referenti di alcune associazioni locali hanno effettuato nel pomeriggio di oggi un sopralluogo presso la discarica comunale di Trani in località Puro Vecchio. La visita della delegazione all'impianto è stata accompagnata dall'amministratore unico di Amiu Antonello Ruggiero e dall'ing. Michele Zecchillo, direttore della discarica.
Durante la passeggiata tra discarica, ricicleria e impianti di monitoraggio sono emersi alcuni problemi dell'impianto tranese. Intanto vi sono i limiti di tempo legati alla vita stessa di una discarica, normalmente fissata in 5 o 10 anni. A Trani l'impianto, progettato nel 1988, è entrato in esercizio nel 1994 (con una serie di problemi relativi all'esproprio, tuttora pendenti) e sono stati realizzati, negli anni, 4 lotti ora unificati in un singolo lotto. Problemi in vista anche per la gara sulla raccolta del biogas: la ditta aggiudicataria ha chiesto di rivedere il conto economico. Come già segnalato in una puntata di Epic Fail, la ricicleria è ferma da tempo. L'idea è quella di riciclare l'impianto in uno nuovo in grado di biostabilizzare i rifiuti prima dell'immissione in discarica. Anche le centraline di monitoraggio sono ferme in discarica e non vengono utilizzate, per mancanza di personale e di fondi utili alla gestione. Probabilmente, ha spiegato Zecchillo, verranno restituite in Regione.
«Al contrario di quello che dice qualche politicante locale, anche di ispirazione renziana, spiega il deputato Giuseppe d'Ambrosio - il Movimento 5 stelle non è qui per risolvere questo gigantesco problema della discarica ma è qui per attirare l'attenzione su quello che è, in generale, il problema dei rifiuti: la provincia di Barletta-Andria-Trani sembra essere stata trasformata nel posacenere di tutta la Puglia. Siamo qui per fare quello che di solito i politici non fanno: pensare al futuro, pensando di chiuderle completamente tra 10 o 15 anni».
La proposta degli attivisti delle associazioni locali, in linea con quelle del Movimento 5 Stelle, è quella di aprire un confronto con la Regione per scongiurare ogni proroga sul massiccio conferimento di rifiuti in discarica.
Durante la passeggiata tra discarica, ricicleria e impianti di monitoraggio sono emersi alcuni problemi dell'impianto tranese. Intanto vi sono i limiti di tempo legati alla vita stessa di una discarica, normalmente fissata in 5 o 10 anni. A Trani l'impianto, progettato nel 1988, è entrato in esercizio nel 1994 (con una serie di problemi relativi all'esproprio, tuttora pendenti) e sono stati realizzati, negli anni, 4 lotti ora unificati in un singolo lotto. Problemi in vista anche per la gara sulla raccolta del biogas: la ditta aggiudicataria ha chiesto di rivedere il conto economico. Come già segnalato in una puntata di Epic Fail, la ricicleria è ferma da tempo. L'idea è quella di riciclare l'impianto in uno nuovo in grado di biostabilizzare i rifiuti prima dell'immissione in discarica. Anche le centraline di monitoraggio sono ferme in discarica e non vengono utilizzate, per mancanza di personale e di fondi utili alla gestione. Probabilmente, ha spiegato Zecchillo, verranno restituite in Regione.
«Al contrario di quello che dice qualche politicante locale, anche di ispirazione renziana, spiega il deputato Giuseppe d'Ambrosio - il Movimento 5 stelle non è qui per risolvere questo gigantesco problema della discarica ma è qui per attirare l'attenzione su quello che è, in generale, il problema dei rifiuti: la provincia di Barletta-Andria-Trani sembra essere stata trasformata nel posacenere di tutta la Puglia. Siamo qui per fare quello che di solito i politici non fanno: pensare al futuro, pensando di chiuderle completamente tra 10 o 15 anni».
La proposta degli attivisti delle associazioni locali, in linea con quelle del Movimento 5 Stelle, è quella di aprire un confronto con la Regione per scongiurare ogni proroga sul massiccio conferimento di rifiuti in discarica.