Vita di città
Volevano festeggiare a tutti i costi il Capodanno, nei guai 14 carcerati
Saranno tutti processati
Trani - martedì 9 febbraio 2010
Saranno processati dinanzi al Tribunale di Trani in composizione monocratica, i quattordici detenuti che nella serata del 31 dicembre di alcuni ann fa crearono scompiglio nella casa circondariale di Trani.
Il Sostituto Procuratore del Tribunale di Trani, Luigi Scimè, a conclusione delle indagini, ha emesso il decreto di citazione diretta a giudizio per i quattordici detenuti, accusati di aver violato, in concorso tra loro, l'art. 336 del codice penale il quale sanziona con la pena della reclusione la violenza o minaccia ad un pubblico ufficiale.
I 14 detenuti in questione sono accusati di aver usato violenza e minacce agli operatori della polizia penitenziaria in servizio presso la casa circondariale di Trani per costringerli a fare una atto contrario ai propri doveri.
Nel caso di specie, il Pubblico Ministero contesta agli stessi di aver lanciato oggetti ed immondizia nei corridoi del penitenziario e invitato gli altri detenuti a partecipare alla rivolta, al fine di costringere la direzione e gli operatori a distribuire lo spumante per i festeggiamenti del capodanno, la sera del 31 dicembre anziché il primo dell'anno, come era stato disposto precedentemente dalla direzione.
Nell'occasione, poi, alcuni degli stessi detenuti partecipanti alla rivolta, hanno danneggiato gli sgabelli e il televisore di una cella. Alla prima udienza, i difensori degli imputati potranno fare richiesta dei riti alternativi del cosiddetto patteggiamento o del giudizio abbreviato e il Ministero di Grazia e Giustizia, costituente la persona offesa nel caso di specie, deciderà se costituirsi parte civile mediante l'Avvocatura distrettuale dello Stato.
Alessandro Colangelo
Il Sostituto Procuratore del Tribunale di Trani, Luigi Scimè, a conclusione delle indagini, ha emesso il decreto di citazione diretta a giudizio per i quattordici detenuti, accusati di aver violato, in concorso tra loro, l'art. 336 del codice penale il quale sanziona con la pena della reclusione la violenza o minaccia ad un pubblico ufficiale.
I 14 detenuti in questione sono accusati di aver usato violenza e minacce agli operatori della polizia penitenziaria in servizio presso la casa circondariale di Trani per costringerli a fare una atto contrario ai propri doveri.
Nel caso di specie, il Pubblico Ministero contesta agli stessi di aver lanciato oggetti ed immondizia nei corridoi del penitenziario e invitato gli altri detenuti a partecipare alla rivolta, al fine di costringere la direzione e gli operatori a distribuire lo spumante per i festeggiamenti del capodanno, la sera del 31 dicembre anziché il primo dell'anno, come era stato disposto precedentemente dalla direzione.
Nell'occasione, poi, alcuni degli stessi detenuti partecipanti alla rivolta, hanno danneggiato gli sgabelli e il televisore di una cella. Alla prima udienza, i difensori degli imputati potranno fare richiesta dei riti alternativi del cosiddetto patteggiamento o del giudizio abbreviato e il Ministero di Grazia e Giustizia, costituente la persona offesa nel caso di specie, deciderà se costituirsi parte civile mediante l'Avvocatura distrettuale dello Stato.
Alessandro Colangelo