Politica
Zona Macello: Perché non si riqualifica l'area?
Nota stampa del capogruppo della Margherita
Trani - giovedì 19 gennaio 2006
«Sul ventilato progetto di riqualificazione dell'area ex macello comunale e delle zone attigue è calato da tempo un silenzio strano ed inquietante. Nonostante questo gruppo consiliare, unitamente ad altri consiglieri comunali, si sia fatto portavoce in diversi momenti della necessità di operare una urgente definizione urbanistica dell'area per un progetto di riqualificazione complessiva dei luoghi e dell'intera zona che da via Finanzieri porta sulla lilitoranea di ponente, tutto tace.
O meglio, i pochi segnali sono tutti di segno contrario ad un uso pubblico delle aree insistenti nella zona dell'ex Macello. E' il caso della delibera di Giunta123 del 7 novembre con la quale la Giunta Municipale ha dato l'assenso ad una istanza di permuta o cessione di una superficie complessiva di 2083 mq, dell'area ex Sap del vecchio macello comunale, presentata da una impresa edile che ha acquisito una proprietà confinante e che ha proposto al Comune la contropartita di 600 mq di locali, a realizzarsi sulla medesima area, posti a piano terra, dal controvalore di 870.000 euro.
La Giunta, nonostante l'assenza di un parere dell'ufficio tecnico sulla congruità dell'offerta proposta dalla impresa edile, ha approvato il provvedimento che dovrà però essere portato alla eventuale ratifica del Consiglio Comunale, trattandosi di una procedura di alienazione di immobili di proprietà comunale.Il gruppo consiliare della Margherita, preannunciando sin da ora tutte le sue perplessità per una simile cessione, ritiene questo atto di Giunta gravissimo, perché testimonia l'assenza di ogni qualsivoglia volontà di recuperare alla fruibilità collettiva spazi di proprietà comunale che invece sarebbero utilissimi al quartiere e piu' in generale alla Città, trattandosi di zona per la quale un diverso sviluppo è possibile, sempre che si metta mano ad una vera progettualità comunale e non si ceda alle lusinghe del privato di turno.
Questa dichiarazione di resa incondizionata della Giunta sull'area ex Sap, nelle immediate vicinanze della zona macello, si unisce alla "strana" inerzia degli uffici preposti, sulla redazione e proposizione di un piano di fattibilità finanziaria e progettuale della riqualificazione dell'area costiera che da via Finanzieri giunge sino al Curatoio. E' noto a molti se non proprio a tutti che, da anni, è ferma una proposta di definizione bonaria del contenzioso esistente tra Comune e industriali del marmo, indagati per la vicenda dello smaltimento abusivo degli scarti della lavorazione del marmo sulla costa. Gli industriali sarebbero disponibili a "rimediare" allo scempio effettuato in anni ormai lontani, con un progetto di riqualificazione che per davvero potrebbe rappresentare un esempio di "rinascita" dal basso di una zona strategica per la Città. Una sorta di ravvedimento operoso, meritevole di attenzione da parte dell'Ente locale, purtroppo ancora ( e non si sa perché) latitante. Ecco perché ci chiediamo, quali altre sorprese dovremo aspettarci sulle aree della zona Macello e di via Finanzieri ?»Franco Caffarella
Il capogruppo consiliare della Margherita
O meglio, i pochi segnali sono tutti di segno contrario ad un uso pubblico delle aree insistenti nella zona dell'ex Macello. E' il caso della delibera di Giunta123 del 7 novembre con la quale la Giunta Municipale ha dato l'assenso ad una istanza di permuta o cessione di una superficie complessiva di 2083 mq, dell'area ex Sap del vecchio macello comunale, presentata da una impresa edile che ha acquisito una proprietà confinante e che ha proposto al Comune la contropartita di 600 mq di locali, a realizzarsi sulla medesima area, posti a piano terra, dal controvalore di 870.000 euro.
La Giunta, nonostante l'assenza di un parere dell'ufficio tecnico sulla congruità dell'offerta proposta dalla impresa edile, ha approvato il provvedimento che dovrà però essere portato alla eventuale ratifica del Consiglio Comunale, trattandosi di una procedura di alienazione di immobili di proprietà comunale.Il gruppo consiliare della Margherita, preannunciando sin da ora tutte le sue perplessità per una simile cessione, ritiene questo atto di Giunta gravissimo, perché testimonia l'assenza di ogni qualsivoglia volontà di recuperare alla fruibilità collettiva spazi di proprietà comunale che invece sarebbero utilissimi al quartiere e piu' in generale alla Città, trattandosi di zona per la quale un diverso sviluppo è possibile, sempre che si metta mano ad una vera progettualità comunale e non si ceda alle lusinghe del privato di turno.
Questa dichiarazione di resa incondizionata della Giunta sull'area ex Sap, nelle immediate vicinanze della zona macello, si unisce alla "strana" inerzia degli uffici preposti, sulla redazione e proposizione di un piano di fattibilità finanziaria e progettuale della riqualificazione dell'area costiera che da via Finanzieri giunge sino al Curatoio. E' noto a molti se non proprio a tutti che, da anni, è ferma una proposta di definizione bonaria del contenzioso esistente tra Comune e industriali del marmo, indagati per la vicenda dello smaltimento abusivo degli scarti della lavorazione del marmo sulla costa. Gli industriali sarebbero disponibili a "rimediare" allo scempio effettuato in anni ormai lontani, con un progetto di riqualificazione che per davvero potrebbe rappresentare un esempio di "rinascita" dal basso di una zona strategica per la Città. Una sorta di ravvedimento operoso, meritevole di attenzione da parte dell'Ente locale, purtroppo ancora ( e non si sa perché) latitante. Ecco perché ci chiediamo, quali altre sorprese dovremo aspettarci sulle aree della zona Macello e di via Finanzieri ?»Franco Caffarella
Il capogruppo consiliare della Margherita