Agorà
Indichiamo qui i nostri nomi per le primarie
Questa settimana vi propongo un riflessione...
domenica 14 agosto 2011
Grazie per il consenso e l'incoraggiamento che mi perviene da più parti e da tanti amici. Questa settimana vi propongo un riflessione che vuole essere pro e non contro qualcuno. A Trani - come altrove - oggi più di ieri si ha molto da pensare, da fare e da amare. E ovviamente, da scrivere.
Al di sopra di tutto sta l'esigenza di un'adeguata formazione della coscienza civile, specialmente sulla base di un retto costume morale. A Trani (come in tutta l'Italia e credo dappertutto nel mondo) ci sono cittadini onesti e perbene e cittadini disonesti e delinquenti. Ci sono cittadini che vivono rettamente e cittadini che approfittano degli altri a pié sospinto. Ci sono cittadini generosi e cittadini avari. Ci sono cittadini che si accontentano di quello che guadagnano e cittadini che hanno fatto del denaro il loro Dio. Ci sono cittadini che pagano le tasse e cittadini che non solo non le pagano, ma ritengono fessi quelli che lo fanno. Ci sono cittadini che rispettano e servono le istituzioni e cittadini che le usano solo per i loro loschi interessi. Ci sono cittadini che pensano che il loro credo religioso sia una risorsa e ci sono cittadini che usano le religioni come strumenti da piegare ai propri interessi di potere e di denaro. Ci sono cittadini che amano incontrarsi e dialogare e ci sono cittadini intolleranti e razzisti.
Solo un'analisi superficiale e faziosa potrebbe portare a pensare che gli onesti stiano tutti a sinistra e i disonesti tutti a destra o viceversa. Per molti aspetti la malpolitica appartiene ad entrambi gli schieramenti, è un male trasversale. Questo fenomeno scoraggia e allontana tutte quelle brave persone che, con rettitudine morale e competenza, vorrebbero impegnarsi per il bene comune. Pertanto, spetta alle persone integre risvegliare la passione per il bene comune e per l'impegno politico, se non si vuole totalmente consegnare il paese alla malpolitica.
Il potere in se ha il suo fascino (a cui nessuno può dirsi estraneo). Chi detiene o vuole detenere il potere deve avere virtù e caratteristiche tra le quali l'autenticità, il discernimento, l'umorismo, l'esemplarità, la formazione, la competenza, la responsabilità, lo spirito di servizio evitando l'autoreferenzialità, la sete di potere e la brama di profitto. Chi circonda il potere deve fare i conti con il potere condiviso, i collaboratori autentici, i cortigiani, gli intellettuali e chi li sostiene. Ci sono, nella nostra Trani, persone, uomini e donne che vogliono essere - oggi più che mai - costruttori di speranza, di quella speranza che da la forza per andare avanti quando gli altri si rassegnano. Ci sono uomini e donne che vogliono tenere alta la testa e lottare quando sembra che tutto fallisca, che non hanno paura nel sopportare gli insuccessi e ricominciare daccapo quando tutti fuggono dalle responsabilità. La speranza è quella carità educativa che ci consente di testimoniare i valori in cui crediamo, per i quali si è disposti a dare tutto, anche a rischiare. E' un filo rosso che deve tenere unite tutte le azioni e ci invita a essere coerenti, coesi, a proclamare con le opere, coi i fatti, a credere sfacciatamente nel bene - anche in politica - e ad avere fiducia negli altri, a essere punti di riferimento. Direte: è tornato l'uomo ragno? E chi è? Anzi chi sono questi uomini e queste donne tranesi?
Anche se non molto attendibile sarebbe comunque già qualcosa lanciare in città un sondaggio (a mò di primarie) nel quale i cittadini segnalassero, scegliessero, indicassero, una rosa di nominativi ai quali viene richiesto di impegnarsi per la città.Ognuno potrebbe indicarne il proprio. A me basterebbe che si ritrovassero e condividessero moralmente, facendoli propri, i seguenti comandamenti:
Al di sopra di tutto sta l'esigenza di un'adeguata formazione della coscienza civile, specialmente sulla base di un retto costume morale. A Trani (come in tutta l'Italia e credo dappertutto nel mondo) ci sono cittadini onesti e perbene e cittadini disonesti e delinquenti. Ci sono cittadini che vivono rettamente e cittadini che approfittano degli altri a pié sospinto. Ci sono cittadini generosi e cittadini avari. Ci sono cittadini che si accontentano di quello che guadagnano e cittadini che hanno fatto del denaro il loro Dio. Ci sono cittadini che pagano le tasse e cittadini che non solo non le pagano, ma ritengono fessi quelli che lo fanno. Ci sono cittadini che rispettano e servono le istituzioni e cittadini che le usano solo per i loro loschi interessi. Ci sono cittadini che pensano che il loro credo religioso sia una risorsa e ci sono cittadini che usano le religioni come strumenti da piegare ai propri interessi di potere e di denaro. Ci sono cittadini che amano incontrarsi e dialogare e ci sono cittadini intolleranti e razzisti.
Solo un'analisi superficiale e faziosa potrebbe portare a pensare che gli onesti stiano tutti a sinistra e i disonesti tutti a destra o viceversa. Per molti aspetti la malpolitica appartiene ad entrambi gli schieramenti, è un male trasversale. Questo fenomeno scoraggia e allontana tutte quelle brave persone che, con rettitudine morale e competenza, vorrebbero impegnarsi per il bene comune. Pertanto, spetta alle persone integre risvegliare la passione per il bene comune e per l'impegno politico, se non si vuole totalmente consegnare il paese alla malpolitica.
Il potere in se ha il suo fascino (a cui nessuno può dirsi estraneo). Chi detiene o vuole detenere il potere deve avere virtù e caratteristiche tra le quali l'autenticità, il discernimento, l'umorismo, l'esemplarità, la formazione, la competenza, la responsabilità, lo spirito di servizio evitando l'autoreferenzialità, la sete di potere e la brama di profitto. Chi circonda il potere deve fare i conti con il potere condiviso, i collaboratori autentici, i cortigiani, gli intellettuali e chi li sostiene. Ci sono, nella nostra Trani, persone, uomini e donne che vogliono essere - oggi più che mai - costruttori di speranza, di quella speranza che da la forza per andare avanti quando gli altri si rassegnano. Ci sono uomini e donne che vogliono tenere alta la testa e lottare quando sembra che tutto fallisca, che non hanno paura nel sopportare gli insuccessi e ricominciare daccapo quando tutti fuggono dalle responsabilità. La speranza è quella carità educativa che ci consente di testimoniare i valori in cui crediamo, per i quali si è disposti a dare tutto, anche a rischiare. E' un filo rosso che deve tenere unite tutte le azioni e ci invita a essere coerenti, coesi, a proclamare con le opere, coi i fatti, a credere sfacciatamente nel bene - anche in politica - e ad avere fiducia negli altri, a essere punti di riferimento. Direte: è tornato l'uomo ragno? E chi è? Anzi chi sono questi uomini e queste donne tranesi?
Anche se non molto attendibile sarebbe comunque già qualcosa lanciare in città un sondaggio (a mò di primarie) nel quale i cittadini segnalassero, scegliessero, indicassero, una rosa di nominativi ai quali viene richiesto di impegnarsi per la città.Ognuno potrebbe indicarne il proprio. A me basterebbe che si ritrovassero e condividessero moralmente, facendoli propri, i seguenti comandamenti:
- Il potere è al servizio del bene comune e la politica è il più esigente esercizio di carità genuina verso le categorie più deboli;
- La politica attiva comporta una crescita di responsabilità e forme di democrazia ascendente;
- Il rispetto delle altrui posizioni favorisce il dialogo con amici e avversari;
- Il requisito della coerenza ha conseguenza nella vita pubblica;
- Va ribadito il rifiuto e la rinuncia di comportamenti immorali e disonesti;
- Occorre impegno per favorire la cultura della legalità;
- Gli amministratori abbiano una adeguata preparazione politica, giuridica, amministrativa;
- La selezione della classe dirigente amministrativa premi il merito;
- L'impegno politico amministrativo richiede un limite di mandato;
- L'attenzione ai problemi specifici del territorio in cui si opera va coordinata e misurata con il principio di sussidiarietà.