Agorà
Ripuliamo la città
Regolamenti stringenti per le sale slot
lunedì 18 giugno 2012
Tutti i sistemi culturali hanno delle controindicazioni, oltre ai vantaggi che ne hanno facilitato l'adozione. Vedere la cultura come il prodotto di un cambiamento storico è un invito a fare un passo indietro, a valutare obiettivamente la situazione e a prendere in considerazioni un ulteriore cambiamento. Non è mio obiettivo modificare la cultura che ci ha tramandato la storia soprattutto nell'ultimo periodo. Si può quantomeno prendere in considerazione la possibilità di una modificazione. Nella nostra situazione cittadina ci sono sicuramente ancora spazi di miglioramento. Miglioramento delle situazioni nell'ambiente (raccolta differenziata), nel gioco (slot machines), nelle attività e manifestazioni culturali.
Per ripulire la città oggi mi permetto di formulare queste tre proposte. Pur se riguardano ambiti differenti contribuiscono tutte al nostro benessere. Per la raccolta differenziata, ad esempio, in Italia vi è la previsione che piatti e bicchieri di plastica possano seguire la stessa sorte delle bottiglie di plastica e dei flaconi di detersivo. Prima di essere raccolti devono però essere ripuliti dal residuo dei cibi e bevande. Certamente non lavandoli, altrimenti non ci sarebbe altrimenti alcun vantaggio al riuso. Il riciclo delle stoviglie non è ancora possibile in tutti i Comuni italiani: l'accordo tra Comuni (Consorzio nazionale degli imballaggi) e l'Anci (Associazione nazionale dei Comuni d'Italia) non è vincolante. Prima di procedere alla raccolta, è meglio chiedere informazioni alla nostra Amiu. Chi ama veramente l'ambiente, però, non usa stoviglie usa e getta. Ridurre i rifiuti è la prima regola, poi si passa al riciclo.
La città di Trani, come altre città italiane, usi regolamenti stringenti relativi all'apertura delle sale da gioco per tutelare le categorie sociali più fragili, su tutti minori ed anziani, con un occhio di riguardo ai luoghi dove vengono collocate le macchinette. Le sale da gioco rispettino una distanza minima dai luoghi considerati sensibili come scuole, chiese, oratori, residenze per anziani, luoghi ricreativi. Per evitare paradossi clamorosi dove le sale da gioco hanno sede nelle immediate vicinanze di luoghi dove c'è gente che impegna il propio tempo e cuore per educare verso il bene e le virtù. Il comune, in primis, deve considerare la dipendenza dal gioco d'azzardo al pari di altre dipendenze, come la droga o l'alcool e comportarsi di conseguenza.
Nella nostra città inoltre si potrebbe far nascere un tribunale della cultura. La fiducia nella giustizia e la sua efficienza, costituiscono la legittimità di questo tribunale speciale. La giuria potrebbe essere composta da personalità cittadine indipendenti. Naturalmente perchè la sua attività sia credibile, occorre che i suoi componenti esercitino il loro compito in totale gratuità. Non avrebbe alcuna giustificazione etica lucrare su qualcosa che dovrebbe essere utile alla nostra città per selezionare ed esprimere giudizi verso le manifestazioni e attività cittadine culturali. Sarebbe utile anche al fine di selezionarne anualmente le migliori e farle crescere, magari con il sostegno di sponsor istituzionali o privati illuminati.
Per ripulire la città oggi mi permetto di formulare queste tre proposte. Pur se riguardano ambiti differenti contribuiscono tutte al nostro benessere. Per la raccolta differenziata, ad esempio, in Italia vi è la previsione che piatti e bicchieri di plastica possano seguire la stessa sorte delle bottiglie di plastica e dei flaconi di detersivo. Prima di essere raccolti devono però essere ripuliti dal residuo dei cibi e bevande. Certamente non lavandoli, altrimenti non ci sarebbe altrimenti alcun vantaggio al riuso. Il riciclo delle stoviglie non è ancora possibile in tutti i Comuni italiani: l'accordo tra Comuni (Consorzio nazionale degli imballaggi) e l'Anci (Associazione nazionale dei Comuni d'Italia) non è vincolante. Prima di procedere alla raccolta, è meglio chiedere informazioni alla nostra Amiu. Chi ama veramente l'ambiente, però, non usa stoviglie usa e getta. Ridurre i rifiuti è la prima regola, poi si passa al riciclo.
La città di Trani, come altre città italiane, usi regolamenti stringenti relativi all'apertura delle sale da gioco per tutelare le categorie sociali più fragili, su tutti minori ed anziani, con un occhio di riguardo ai luoghi dove vengono collocate le macchinette. Le sale da gioco rispettino una distanza minima dai luoghi considerati sensibili come scuole, chiese, oratori, residenze per anziani, luoghi ricreativi. Per evitare paradossi clamorosi dove le sale da gioco hanno sede nelle immediate vicinanze di luoghi dove c'è gente che impegna il propio tempo e cuore per educare verso il bene e le virtù. Il comune, in primis, deve considerare la dipendenza dal gioco d'azzardo al pari di altre dipendenze, come la droga o l'alcool e comportarsi di conseguenza.
Nella nostra città inoltre si potrebbe far nascere un tribunale della cultura. La fiducia nella giustizia e la sua efficienza, costituiscono la legittimità di questo tribunale speciale. La giuria potrebbe essere composta da personalità cittadine indipendenti. Naturalmente perchè la sua attività sia credibile, occorre che i suoi componenti esercitino il loro compito in totale gratuità. Non avrebbe alcuna giustificazione etica lucrare su qualcosa che dovrebbe essere utile alla nostra città per selezionare ed esprimere giudizi verso le manifestazioni e attività cittadine culturali. Sarebbe utile anche al fine di selezionarne anualmente le migliori e farle crescere, magari con il sostegno di sponsor istituzionali o privati illuminati.