Agorà

Turismo culturale e città congressuale?

Intervento di Mario Schiralli

La fortunata serie televisiva del 1970, "Signore e signora" con Lando Buzzanca e Delia Scala, (la TV trasmetteva in bianco e nero), viene ricordata anche per il personaggio del sofisticato ed eccentrico nobile con grande ciuffo ossigenato che gli cadeva sulla fronte, interpretato da Buzzanca, che lui rimandava indietro con la mano, un po' alla Sgarbi maniera tanto per intenderci. "Mi vien che ridere" , recitava l'attore siciliano e la sua battuta rimarrà un tormentone ricordato e ripetuto dal pubblico per anni, come l' Ecche quà", il "pirichè" e il "siamo vincoli o sparpagliati", di pappagoniana memoria.

Nei giorni scorsi, le dichiarazioni di un "tuttologo" del governo cittadino, apparse sui media on line, circa il futuro della città, ha richiamato alla memoria quella battuta di Buzzanca. A Trani bisogna puntare sul turismo culturale, ha sentenziato, elencando poi, per dar corpo alle sue dichiarazioni, le iniziative assunte sul tema per quest'anno. In pratica, sono le stesse degli anni precedenti e si esauriscono, more solito, nell'assistenzialismo clientelistico più becero con l'elargizione a piene mani di contributi ad associazioni cittadine, molte delle quali… "imparentate" con il potere locale. Risultato: affluenza dalle città vicine e qualche tgurista occasionale oltre ai soliti milanesi nostrani.

Tralasciamo il fumus di Trani città congressuale a cui ha anche fatto cenno: non basta ospitare un convegno di 300 e passa farmacisti per cinque giorni (c'è da chiedersi, en passant, dove alloggeranno se non nelle città vicine?) per affermare che si punta ad una città congressuale, che è tutta un'altra cosa. Se avesse guardato al 1980, quando in città si svolsero congressi nazionali di diritto marittimo, di urbanistica e di arte, e alle personalità della cultura e dell'arte nazionali che li nobilitarono con la loro partecipazione, avrebbe compreso che cosa vuol dire città congressuale: Trani fu l'oggetto dei congressi.Non l'aspirina, il maalox o di altre medicine di cui forse discuteranno i farmacisti!

Quando si affrontano determinati argomenti che possono veramente cambiare il volto di una città, occorre quanto meno averne una benché minima cognizione. Ed ecco perché "mi vien che ridere" a leggere certe affermazioni terra terra, come le avrebbe definite, con un semplice, ma esauriente gesto della mano, Riccardo Pazzaglia, indimenticato scrittore, paroliere, attore e regista televisivo. Eppure nel governo cittadino c'è anche qualcuno titolato, anche cattedratico, ma… chissà perché, continua a fungere da comparsa.

Se solo, prima di spararle grosse, quel qualcuno si fosse documentato sul significato, su cosa rappresenti e su cosa fare per puntare ad un turismo culturale, non se ne sarebbe uscito con certi florilegi. E lo stesso dicasi per l'altro obiettivo, ovvero "Trani città congressuale". Il turismo culturale (sarebbe stato sufficiente rileggersi la definizione standard) "è una delle attuali forme di turismo ed ovviamente sottintende una maggiore attenzione agli aspetti culturali delle iniziative turistiche". A tal proposito, per dirla con Vito Labarile, consigliere incaricato del sindaco di Bari, una città è tanto più grande quando più moltiplica le proprie istituzioni culturali e quando queste ultime si organizzano come vere e proprie industrie, dove le rappresentazioni e gli eventi sono il risultato di una ricerca e produzione in campo artistico-culturale. Ma quando mai l'amministrazione ha operato in questo senso? Non è distribuendo soldi che si raggiungono tali obiettivi!

E rimanendo in tema, il concittadino Franco Botta, docente di storia economica nell' Ateneo barese, suggerisce la necessità di "delocalizzare la cultura" per incrementarne gli aspetti sia a fini turistici che di crescita economica e sociale della comunità. Commentando una storia a lieto fine ("E in Puglia abbiamo bisogno di scrivere storie con un finale simile", ha precisato), raccontata da Dario De Vico sul Corriere della Sera, secondo la quale in Cina l'appello per sostenere le attività dell'istituto di cultura italiana a Pechino era stato raccolto dall'Associazione degli industriali di macchine utensili, ha illustrato la sua esperienza in tal senso.

Dopo un viaggio in Macedonia, resosi conto della somma irrisoria che quella ambasciata ha a disposizione per la promozione della cultura italiana, e conoscendo, invece, la situazione che esiste in altre sedi diplomatiche di altri Paesi a noi vicini, Franco Botta ha sentito il dovere, da attento studioso qual è, di lanciare quasi un "appello" affinché gli enti locali, che vantano tradizioni culturali di notevole spessore, e Trani a ben ragione è tra questi, rivolgano pressanti inviti alle imprese pugliesi presenti in quegli Stati ("e che sanno bene quanto conti l'immagine di un paese e di una regione quando si ha voglia di costruire relazioni economiche all'estero") di sollecitare sul problema le ambasciate italiane a cominciare da quelle sulla riva orientale dell'Adriatico e nella penisola balcanica. "Alcune delle imprese pugliesi – sostiene Franco Botta - già contribuiscono al lavoro che viene fatto per consentire una migliore conoscenza della Puglia e dell'Italia nei Paesi in questione, ma tutto questo avviene ancora e quasi sempre in forme individuali e spesso episodiche".

Durante l'amministrazione Tamborrino, alla città di Trani si presentò la grande opportunità di …esportare la sua cultura e la sua economia nel continente asiatico allestendo gratuitamente una grande "esposizione" a Tokio in un grattacielo di un colosso giapponese, il cui presidente, Mr. Takano, era venuto in visita a Trani, grazie all'intermediazione di un ingegnere tranese (lavora in una delle imprese del gruppo, ama svisceratamente la sua città natale e, ironia della sorte, ha pure lo stesso cognome dell'attuale sindaco) ed era rimasto colpito dalle bellezze e dalla storia cittadine, illustrate da chi scrive su incarico dell'amministrazione. Non se ne fece niente per la pochezza culturale-organizzativa di taluni maggiorenti del governo locale. La stessa cosa che si ripeté, puntuale, con gli industriali del nord (quest'ultima storia è arcinota soprattutto per l'appellativo che ci …regalarono).
  • Turismo
Altri contenuti a tema
Due anni dalla chiusura dell'info point: Trani unica città turistica a esserne sprovvista Due anni dalla chiusura dell'info point: Trani unica città turistica a esserne sprovvista Una dolorosa nota di Angelo Carlo Avveniente e il ricordo di decine di eventi e del transito di oltre 20.000 turisti
Apre l’Info Point presso il chiosco ottocentesco di Piazza della Repubblica a Trani Apre l’Info Point presso il chiosco ottocentesco di Piazza della Repubblica a Trani Un servizio per i turisti nel cuore delle festività natalizie
Questa sera la Notte di Bianca di Barletta con il TE.TA. Fest: il programma Questa sera la Notte di Bianca di Barletta con il TE.TA. Fest: il programma Musica e intrattenimento nel centro storico della città della Disfida
Compagnie aeree low-cost: ci sono disagi per chi parte dalla Puglia? Compagnie aeree low-cost: ci sono disagi per chi parte dalla Puglia? Uno dei principali timori di chi viaggia con queste compagnie è la percezione che questi vettori siano più inclini a ritardi o cancellazioni
7 La delegazione AFS Thailandia a Trani incontra l’Associazione Intercultura: dialogo tra culture in una città simbolo La delegazione AFS Thailandia a Trani incontra l’Associazione Intercultura: dialogo tra culture in una città simbolo Per tre giorni una delegazione estera sarà ospitata nel locale di Trani
Trani e "Il silenzio degli Info point" Trani e "Il silenzio degli Info point" Alle segnalazioni di TraniViva si accoda la testimonianza di alcuni turisti
Ridurre lo Stress con il Rimborso e la Compensazione di EasyJet Ridurre lo Stress con il Rimborso e la Compensazione di EasyJet Come Volo Ritardato o Annullato Può Avere Benefici Mentali
Vacanze in Puglia nei villaggi sul mare Vacanze in Puglia nei villaggi sul mare Tra servizi eccellenti e comfort impareggiabile
© 2001-2024 TraniViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
TraniViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.