Apatheia
I politici tranesi ci fanno o ci sono?
Rari nantes in gurgite vasto
venerdì 6 giugno 2014
7.03
Certe volte resto attonito e sono pervaso da un forte senso di prostrazione nell'udire le parole di certi politici tranesi. Parlano come se parlassi io o il mio vicino di casa che mi ha confessato di non votare più da almeno vent'anni e che continuerà a non votare finché i candidati saranno gli stessi che c'erano quando lui ha smesso di votare. Sarò breve.
Il sindaco azzera la giunta "ed ecco verso noi venir vecchi, bianchi per antico pelo, gridando: Guai a voi, anime prave!" Elencano uno per uno tutti gli errori fatti dal sindaco, sfoggiano analisi dettagliate, loro non avrebbero mai fatto nulla di tutto questo e, soprattutto, hanno il rimedio a portata di mano, la panacea per tutti i mali della città, hanno la cura. Certi vecchi politici sembrano nuovi, quasi ringiovaniti all'uopo, sembra non abbiano mai bazzicato da quelle parti, sanno perfino sembrare spaesati.
C'è un fatto che mi lascia turbato e perplesso : molti di loro, avendo fatto parte in passato del governo cittadino, hanno avuto più d'una possibilità di infondere questa preziosa e risolutiva terapia di cui posseggono solo loro il segreto, il principio attivo. Perché non l'hanno fatto? Perché non hanno somministrato il vitale medicamento? Aspettavano forse tempi o visibilità migliori? È un mistero questo, delle domande cui non troverò mai risposta. Alcuni di loro hanno appoggiato un sindaco di centro-sinistra, poi sono passati al centro-destra e prendono le distanze dal sindaco che durante la campagna elettorale è stato appoggiato dal centro-destra. Che casino. Poi dice che uno, in tutta questa confusione non diventa grillino.
È vero, per uno come me, la politica è oscura come la selva dantesca, incomprensibile, mi sento un po' come un naufrago delle navi di Enea distrutte dalla tempesta scatenata da Giunone, rari nantes in gurgite vasto, rari nuotatori nel vasto gorgo. Poi - siccome da stamattina sto avendo diverse reminiscenze liceali e mi rendo conto che queste, come dice Pablo, mio amico nonché figlio del mio mitico prof di liceo Mimì di Palo, possano essere il segno inequivocabile di una galoppante demenza senile – quando li vedo, prima prendersi e poi lasciarsi, prima cercarsi e poi abbandonarsi, insieme nella gloria o soli nel dolore, mi viene in mente che similis simili gaudet.
P.S. : La demenza senile è probabile ma grillino mai, sono comunista.
Il sindaco azzera la giunta "ed ecco verso noi venir vecchi, bianchi per antico pelo, gridando: Guai a voi, anime prave!" Elencano uno per uno tutti gli errori fatti dal sindaco, sfoggiano analisi dettagliate, loro non avrebbero mai fatto nulla di tutto questo e, soprattutto, hanno il rimedio a portata di mano, la panacea per tutti i mali della città, hanno la cura. Certi vecchi politici sembrano nuovi, quasi ringiovaniti all'uopo, sembra non abbiano mai bazzicato da quelle parti, sanno perfino sembrare spaesati.
C'è un fatto che mi lascia turbato e perplesso : molti di loro, avendo fatto parte in passato del governo cittadino, hanno avuto più d'una possibilità di infondere questa preziosa e risolutiva terapia di cui posseggono solo loro il segreto, il principio attivo. Perché non l'hanno fatto? Perché non hanno somministrato il vitale medicamento? Aspettavano forse tempi o visibilità migliori? È un mistero questo, delle domande cui non troverò mai risposta. Alcuni di loro hanno appoggiato un sindaco di centro-sinistra, poi sono passati al centro-destra e prendono le distanze dal sindaco che durante la campagna elettorale è stato appoggiato dal centro-destra. Che casino. Poi dice che uno, in tutta questa confusione non diventa grillino.
È vero, per uno come me, la politica è oscura come la selva dantesca, incomprensibile, mi sento un po' come un naufrago delle navi di Enea distrutte dalla tempesta scatenata da Giunone, rari nantes in gurgite vasto, rari nuotatori nel vasto gorgo. Poi - siccome da stamattina sto avendo diverse reminiscenze liceali e mi rendo conto che queste, come dice Pablo, mio amico nonché figlio del mio mitico prof di liceo Mimì di Palo, possano essere il segno inequivocabile di una galoppante demenza senile – quando li vedo, prima prendersi e poi lasciarsi, prima cercarsi e poi abbandonarsi, insieme nella gloria o soli nel dolore, mi viene in mente che similis simili gaudet.
P.S. : La demenza senile è probabile ma grillino mai, sono comunista.