Apatheia
Il sindaco arrestato
Non riesco a crederci a causa della mia insanabile fiducia nel prossimo
domenica 21 dicembre 2014
6.58
Giornali e telegiornali locali e nazionali ne parlano. La Rai mostra una soleggiata cattedrale circondata da un indaco mare mentre parla di tangenti e associazioni per delinquere. Credetemi, sono sgomento e non riesco a crederci. Non riesco a crederci perché nella mia insanabile fiducia nel prossimo, penso che una persona che abbia avuto la buona sorte di poter studiare, di laurearsi, di trovare un lavoro, di guadagnarsi la stima, così dovrebbe essere, dei suoi cittadini tanto da essere scelto per amministrare la città e, soprattutto, una persona con un figlio verso cui ha l'obbligo d'essere d'esempio, non rischia, per nessun motivo, nemmeno quello più allettante, di finire in galera. Per questo non riesco a crederci, è per me inconcepibile. Se alla fine delle indagini, invece, dovesse rivelarsi tutto vero, allora il mio sgomento diventerebbe incommensurabile.
I tranesi appaiono attoniti, smarriti come un gregge senza pastore, sembrano tante persone per bene, di quelle che nella loro irreprensibile vita non hanno mai chiesto un favore ad un politico e non hanno mai votato un politico in cambio di un lavoro o una sistemazione. Tutto d'un tratto scomparsa quella moltitudine di uomini né di destra e né di sinistra che votano perché tengono famiglia, tutti quelli eserciti di fedelissimi che da decenni fanno vincere le elezioni sempre agli stessi personaggi. Così, volatilizzati tutti i colpevoli nella rugiada mattinale, i tranesi si dibattono sulla questione morale, condannando senza pietà, chi i farabutti, chi i benefattori, chi gli insolventi.
Se dovesse essere vero tutto quello che si dice, in questo Natale, che si trasforma improvvisamente in Quaresima, in dolorosa passione, i devoti che si aggirano tra le macerie diventano improvvisamente persone libere, persone che non avrebbero più nessun obbligo "immorale" verso i politici accusati. Non devono più votare nessuno in cambio di niente. Un cospicuo numero di voti che si potrebbero destinare sia, purtroppo, ad altri futuri benefattori, si alle persone per bene, alle persone che amano la città, alle persone che hanno a cuore il destino nostro e, soprattutto, dei nostri figli. Difficile trovare persone per bene, lo so, ma non impossibile. Si potrebbe cominciare andando per esclusione, ad esempio, non votando più quelli che fino ad ora, a prescindere dal terremoto giudiziario che si è abbattuto tra le rade luminarie natalizie, hanno fatto ben poco per la comunità tranese e qualcosa in più per sé stessi.
Che le colpe siano provate o no, dalle macerie di questo giorno infame, deve nascere la forza per cambiare strada, cambiamento che deve cominciare dalla base: il politico non deve chiedere il voto di scambio ed il cittadino non deve chiedere il favore in cambio del voto. Solo così, il politico eletto liberamente sarà libero di governare adeguatamente la città ed il cittadino che non ha venduto il voto sarà libero di controllare che il politico lo faccia degnamente. Augurandomi, come ha saggiamente detto Santorsola, che gli indagati possano dare spiegazioni valide per dimostrare la loro estraneità ai fatti criminosi, mi sento di essere vicino alle loro famiglie e, soprattutto ai loro figli così come ai i figli di tutti i detenuti. Buon Natale.
I tranesi appaiono attoniti, smarriti come un gregge senza pastore, sembrano tante persone per bene, di quelle che nella loro irreprensibile vita non hanno mai chiesto un favore ad un politico e non hanno mai votato un politico in cambio di un lavoro o una sistemazione. Tutto d'un tratto scomparsa quella moltitudine di uomini né di destra e né di sinistra che votano perché tengono famiglia, tutti quelli eserciti di fedelissimi che da decenni fanno vincere le elezioni sempre agli stessi personaggi. Così, volatilizzati tutti i colpevoli nella rugiada mattinale, i tranesi si dibattono sulla questione morale, condannando senza pietà, chi i farabutti, chi i benefattori, chi gli insolventi.
Se dovesse essere vero tutto quello che si dice, in questo Natale, che si trasforma improvvisamente in Quaresima, in dolorosa passione, i devoti che si aggirano tra le macerie diventano improvvisamente persone libere, persone che non avrebbero più nessun obbligo "immorale" verso i politici accusati. Non devono più votare nessuno in cambio di niente. Un cospicuo numero di voti che si potrebbero destinare sia, purtroppo, ad altri futuri benefattori, si alle persone per bene, alle persone che amano la città, alle persone che hanno a cuore il destino nostro e, soprattutto, dei nostri figli. Difficile trovare persone per bene, lo so, ma non impossibile. Si potrebbe cominciare andando per esclusione, ad esempio, non votando più quelli che fino ad ora, a prescindere dal terremoto giudiziario che si è abbattuto tra le rade luminarie natalizie, hanno fatto ben poco per la comunità tranese e qualcosa in più per sé stessi.
Che le colpe siano provate o no, dalle macerie di questo giorno infame, deve nascere la forza per cambiare strada, cambiamento che deve cominciare dalla base: il politico non deve chiedere il voto di scambio ed il cittadino non deve chiedere il favore in cambio del voto. Solo così, il politico eletto liberamente sarà libero di governare adeguatamente la città ed il cittadino che non ha venduto il voto sarà libero di controllare che il politico lo faccia degnamente. Augurandomi, come ha saggiamente detto Santorsola, che gli indagati possano dare spiegazioni valide per dimostrare la loro estraneità ai fatti criminosi, mi sento di essere vicino alle loro famiglie e, soprattutto ai loro figli così come ai i figli di tutti i detenuti. Buon Natale.