Apatheia

L'acqua tramutata in vino

Quando alcuni erano rossi ed altri neri...

Come sono strani gli sbalzi di umore, le prospettive mutevoli di fronte agli eventi ed alle cose. Cambiare opinione col passare degli anni è spesso segno di saggezza ma cambiarla ad intermittenza, con fare ciclotimico, è segno di scaltrezza ed opportunismo. Un esempio: la propensione della destra ad essere attratti dalla divisa dei carabinieri, della polizia e dei magistrati quando questi fanno ordine nelle nostre città ripulendole senza alcuna indulgenza da clandestini, zingari, delinquentucci da quattro soldi, per lo più rubagalline o, magari, manifestanti disordinati che urlano perché non gli è rimasto nulla da mangiare. I comunisti, che la divisa gli ricorda subito quella delle flottiglia, si schierano a priori conto gli sbirri e i giudici. In tal circostanze i comunisti sono garantisti, professano amore e carità, per loro, i clandestini e gli zingari sono addirittura meglio del vicino che, maledetto, ha sempre l'erba migliore, i delinquenti sono sempre innocenti anche se presi con le mani nel sacco, degli altri. La destra si commuove dinanzi al carabiniere ferito, si mette sull'attenti, gli dedica palazzi e caserme. Mi ricorda un po' la nobiltà dei secoli passati, sempre indecisa tra chiesa e bordelli ma sempre con lo stesso ordine e pulizia davanti a Dio o davanti alla madam per pagare. I comunisti, che le donne sono uguali agli uomini, con egual diritti e dignità, se capita, a puttane ci vanno pure loro e la loro moglie stira anche lei le loro camicie.

Il più grande miracolo che ha fatto il Buontempone oltre a ridurci così ma per quello non serviva un miracolo, è stato quello di sovvertire questi canoni. Oggi, infatti, ascolto esterrefatto neoliberisti, nazionalisti e nostalgici imperialisti inveire contro gli sbirri ed i magistrati, scorgo perfino un ministro degli interni che manifesta contro codesti maledetti comunisti. Uno scempio tanto che Kossiga, starà sicuramente picconando la sua bara per uscire e dargliene di santa ragione. I comunisti ed i rivoluzionari, invece, son tutti pro polizia, carabinieri e magistrati ed hanno ragione ci mancherebbe, lo aveva già detto Pasolini a Valle Giulia.

Un vero miracolo. Neanche la parabola dell'acqua tramutata in vino mi fa questo effetto destabilizzante.

Siamo sospinti a piè sicuro da un sentimento forte, forte come la paura di noi stessi, paura della nostra natura, homo homini lupus, quando chiediamo di chiudere in galera un disperato che ha rubato per mangiare e, con la stessa paura, ci sembra normale il denaro incalcolabile transitato durante certe questioni torbate ed invitanti, i falsi in bilancio, la corruzione, i milioni ed i milioni di euro che stanno influenzando drammaticamente ma facendo scompisciare di risate il mondo che ci guarda, le sorti del nostro paese. Poi se qualcuno spara ci spaventiamo, ci preoccupiamo, ma solo fino a quando non ci rassicurano dalla televisione con storie di pazzia e lo fanno presto, sono più veloci della luce.

Non era meglio quando ci prendevamo a botte perché alcuni di noi erano rossi ed altri neri? Et nomine sunt consequentia rerum, non come ora che i nomi degli schieramenti non significano niente e non sono conseguenza di niente. Non era meglio quando avevamo delle idee e non favori da chiedere? Non era meglio quando ci scontravamo sui problemi della comunità e sulle diverse soluzioni possibili? Non era meglio il secolo passato quando non ci dimenavamo per un potente da salvare e, benché ce ne fossero, li odiavamo tutti in egual misura da destra e da sinistra?
Apatheia

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