Apatheia
La grillina Kamikaze e la politica del cecchino
Ce ne sarebbe da parlare di problemi seri
giovedì 14 novembre 2013
11.54
Emanuela Corda: «Tutti noi ricordiamo commossi i 19 italiani deceduti in quell'attacco kamikaze e oggi siamo vicini ai loro familiari. A volte ricordiamo anche i 9 iracheni che lavoravano nella base italiana, ma non troppo spesso. Nessuno ricorda però il giovane marocchino che si suicidò per portare a compimento quella strage. Un'ideologia criminale lo aveva convinto che quella strage fosse un gesto eroico e lo aveva mandato a morire e non è escluso che quel giovane, come tanti kamikaze islamici, fosse spinto dalla fame e dalla speranza che quel suo sacrificio sarebbe servito per far vivere meglio i suoi familiari che spesso vengono risarciti per il sacrificio del loro caro».
Allora? Cosa ha detto di scandaloso la grillina? Ha cercato, anche se in modo semplice ed elementare quasi ingenuamente, di spiegare le ragioni che spingono un uomo a diventare kamikaze, ha detto che chi fa il kamikaze non è sicuramente benestante e che, a volte, non è nemmeno convinto ma lo fa perché con il suo sacrificio sistema la famiglia che viene risarcita copiosamente. Non mi è parso abbia giustificato o addirittura apprezzato il kamikaze. Non dobbiamo dimenticare che è un popolo che, giusto o sbagliato che sia, ritiene di essere occupato dallo straniero, quindi cerca e trova dei martiri che si facciano esplodere per la patria, per Dio o per la famiglia, tutti valori tanto cari anche a molti di noi e non dimentichiamo che in una guerra, giusta o sbagliata che sia, si può anche morire altrimenti anziché mandarci i soldati ci mandavano gli operatori turistici. Io faccio l'infermiere ed ho messo in conto, senza guadagnarci più di tanto, che posso pungermi con un ago infetto mentre lo ficco nella vena, ho messo in conto che l'ambulanza che corre dal ferito può finire contro un palo ed io posso morire. Quella della grillina è un'analisi, giusta o sbagliata che sia, come tante altre dove si voleva esprimere un'idea. Il vero scandalo è proprio questo, non si esprimono più idee.
Il vero problema, miei cari politici e partiti d'assalto non è il kamikaze ma è un altro. Il vero problema è che la politica non esiste più, non esiste la destra e non esiste la sinistra ma non perché abbiamo superato questi concetti più sconosciuti che inveterati bensì perché non abbiamo più un'idea, non abbiamo più un progetto, abbiamo solo il nostro esasperato egoismo se non un bisogno di salvezza. Allora che ce ne facciamo di tutta questa desolazione? Mentre gli altri fanno i kamikaze, compreso la grillina che quella mattina aveva deciso di farsi esplodere con le sue parole ingenue, cosa facciamo? Facciamo i cecchini. Non avendo più niente da dire sulla miseria, sulla disoccupazione, sull'inquinamento, sui rifiuti, sulle liste di attesa impossibili per fare una mammografia eccetera, non avendo più niente da dire sulle questioni che riguardano il popolo, la giustizia e l'uguaglianza sociale, non avendo più niente da dire sulla politica sporca perché spesso ci siamo talmente invischiati da non poter fare altro che fingere di non sapere, di sorvolare, non avendo nessun progetto politico facciamo i cecchini e, come al solito, spariamo tutti in coro, perché insieme riesce meglio, contro chi, sarà quel che sarà ma, oltre la sua ingenuità, probabilmente, non è invischiato in niente.
Berlusconi e Grillo non mi piacciono e non mi piaceranno mai ma dopo anni di odio smisurato ho misurato la distanza. Ho capito una cosa abbastanza banale, tardi perché preso da un odio premonitore, ho capito che i grillini non sono tutti come Grillo, così come quelli di Forza Italia non sono tutti come Berlusconi. Proprio perché ci sono finite le idee, perché la destra e la sinistra sono concetti superati pur non avendoli mai studiati, non potendo riunirci più intorno al focolare di un'ideologia, abbiamo la necessità di avere un capo, un simbolo, un Berlusconi oppure un Grillo. Poco importa cosa voglia costruire il capo dopo aver distrutto il sistema, poco importa il perché voglia distruggerlo, per ora distruggiamolo, tant'è che si ritrovano sotto lo stesso cielo, nazionalisti ed internazionalisti, liberisti e statalisti, reazionari e rivoluzionari. Quelli del partito democratico hanno una doppia sventura, oltre ad essersi spento il focolare della loro ideologia, non hanno mai trovato nemmeno un idolo, smarriti e smaniosi tra eterne primarie da due euro.
Lavoriamo invece, facciamo in modo che un giovane non sia costretto a scegliere di andare a fare la guerra lontano dalla sua terra per potersi comprare la casa e costruirsi un futuro altro che commemorazioni appaganti che ci fanno sentire buoni come a Natale, facciamo in modo che una donna possa fare una mammografia in tempo e non celebriamoci solo quando ci mettiamo in mostra nelle iniziative di piazza sulla prevenzione del cancro. Ce ne sarebbe da parlare di problemi seri.
P.S.: Con la stessa ingenuità, Pino Chet sempre Cac Ca è.
Allora? Cosa ha detto di scandaloso la grillina? Ha cercato, anche se in modo semplice ed elementare quasi ingenuamente, di spiegare le ragioni che spingono un uomo a diventare kamikaze, ha detto che chi fa il kamikaze non è sicuramente benestante e che, a volte, non è nemmeno convinto ma lo fa perché con il suo sacrificio sistema la famiglia che viene risarcita copiosamente. Non mi è parso abbia giustificato o addirittura apprezzato il kamikaze. Non dobbiamo dimenticare che è un popolo che, giusto o sbagliato che sia, ritiene di essere occupato dallo straniero, quindi cerca e trova dei martiri che si facciano esplodere per la patria, per Dio o per la famiglia, tutti valori tanto cari anche a molti di noi e non dimentichiamo che in una guerra, giusta o sbagliata che sia, si può anche morire altrimenti anziché mandarci i soldati ci mandavano gli operatori turistici. Io faccio l'infermiere ed ho messo in conto, senza guadagnarci più di tanto, che posso pungermi con un ago infetto mentre lo ficco nella vena, ho messo in conto che l'ambulanza che corre dal ferito può finire contro un palo ed io posso morire. Quella della grillina è un'analisi, giusta o sbagliata che sia, come tante altre dove si voleva esprimere un'idea. Il vero scandalo è proprio questo, non si esprimono più idee.
Il vero problema, miei cari politici e partiti d'assalto non è il kamikaze ma è un altro. Il vero problema è che la politica non esiste più, non esiste la destra e non esiste la sinistra ma non perché abbiamo superato questi concetti più sconosciuti che inveterati bensì perché non abbiamo più un'idea, non abbiamo più un progetto, abbiamo solo il nostro esasperato egoismo se non un bisogno di salvezza. Allora che ce ne facciamo di tutta questa desolazione? Mentre gli altri fanno i kamikaze, compreso la grillina che quella mattina aveva deciso di farsi esplodere con le sue parole ingenue, cosa facciamo? Facciamo i cecchini. Non avendo più niente da dire sulla miseria, sulla disoccupazione, sull'inquinamento, sui rifiuti, sulle liste di attesa impossibili per fare una mammografia eccetera, non avendo più niente da dire sulle questioni che riguardano il popolo, la giustizia e l'uguaglianza sociale, non avendo più niente da dire sulla politica sporca perché spesso ci siamo talmente invischiati da non poter fare altro che fingere di non sapere, di sorvolare, non avendo nessun progetto politico facciamo i cecchini e, come al solito, spariamo tutti in coro, perché insieme riesce meglio, contro chi, sarà quel che sarà ma, oltre la sua ingenuità, probabilmente, non è invischiato in niente.
Berlusconi e Grillo non mi piacciono e non mi piaceranno mai ma dopo anni di odio smisurato ho misurato la distanza. Ho capito una cosa abbastanza banale, tardi perché preso da un odio premonitore, ho capito che i grillini non sono tutti come Grillo, così come quelli di Forza Italia non sono tutti come Berlusconi. Proprio perché ci sono finite le idee, perché la destra e la sinistra sono concetti superati pur non avendoli mai studiati, non potendo riunirci più intorno al focolare di un'ideologia, abbiamo la necessità di avere un capo, un simbolo, un Berlusconi oppure un Grillo. Poco importa cosa voglia costruire il capo dopo aver distrutto il sistema, poco importa il perché voglia distruggerlo, per ora distruggiamolo, tant'è che si ritrovano sotto lo stesso cielo, nazionalisti ed internazionalisti, liberisti e statalisti, reazionari e rivoluzionari. Quelli del partito democratico hanno una doppia sventura, oltre ad essersi spento il focolare della loro ideologia, non hanno mai trovato nemmeno un idolo, smarriti e smaniosi tra eterne primarie da due euro.
Lavoriamo invece, facciamo in modo che un giovane non sia costretto a scegliere di andare a fare la guerra lontano dalla sua terra per potersi comprare la casa e costruirsi un futuro altro che commemorazioni appaganti che ci fanno sentire buoni come a Natale, facciamo in modo che una donna possa fare una mammografia in tempo e non celebriamoci solo quando ci mettiamo in mostra nelle iniziative di piazza sulla prevenzione del cancro. Ce ne sarebbe da parlare di problemi seri.
P.S.: Con la stessa ingenuità, Pino Chet sempre Cac Ca è.