Apatheia
La rivoluzione civile, la scelta civica e l’oppio dei popoli
Entrare o non entrare? Per molti questo è il problema
sabato 5 gennaio 2013
21.06
Entrare o non entrare? Per molti questo è il problema. Ma cosa sono il rivoluzionario movimento arancione o la tecnicissima come una partita doppia scelta civica? L'oppio dei popoli, minestroni dove - per ingannare ancora una volta le masse oppresse, i disoccupati, i precari, i senzatetto, gli studenti senza scuola pubblica, i malati senza ospedali - i capitalisti ed i borghesi si coalizzano con i "transfughi del socialismo (1)". Questo è un sistema che i capitalisti hanno adoperato una moltitudine di volte nei secoli con provato e sicuro successo. Così, ancora una volta, i rappresentanti comunisti o meglio, ex comunisti, disillusi o illusi che dopo una certa età il loro romantico sogno sia utopia, entrano in coalizione con i borghesi per essere delle "marionette che servono ad ingannare gli operai, uomini di paglia dietro i quali si nascondono i capitalisti (2)". Le masse, ingenue ed affamate, sono esaltate dallo splendore che emanano i loro rappresentanti coalizzati con una forza di largo consenso ed i borghesi "si fregano le mani con soddisfazione (3)" giacché, con queste coalizioni ingannevoli, si assicurano l'appoggio del popolo. I transfughi socialisti una volta eletti a fianco dei borghesi, vengono utilizzati per ingannare le classi oppresse mentre tutta la direzione rimane delle mani dei capitalisti. Basta leggere i loro pseudo programmi, veri e propri specchi per le allodole, sembrano le famose leggi del decalogo dato da Dio a Mosè sul monte Sinai che anche un bambino saprebbe inventarsi giacché bisognerebbe essere degli assassini per non rispettarle di propria iniziativa o per non sapere di non esserne allineati con il bene nell'infrangerle, allo stesso modo, i loro programmi, fatti con uno sforzo sovrumano, trattano le più inveterate richieste ed esigenze degli oppressi come quando ai bambini si parla del lupo cattivo e del cacciatore. Me li vedo seduti attorno ad un tavolo che si chiedono non cosa fare ma cosa far credere.
Dove un rappresentante borghese non può convincere le masse oppresse, i disoccupati, i precari, i senzatetto, gli studenti senza scuola pubblica, i malati senza ospedali, viene inviato un rappresentante socialista che, adempiendo coscienziosamente il compito di servire la borghesia, suda sangue, promuove la coalizione, inganna il popolo ripetendogli promesse e promesse e raccomandandogli di votare, di aspettare e di aspettare. Questo è il solito metodo che i capitalisti, le banche, l'economia ed i potenti in genere hanno per sferrare l'attacco: l'inganno della creazione di uomini giusti, unti, più seri di altri che sappiamo oggi e solo oggi, coram populo, hanno gettato il paese nel fango. Così basta una faccia distinta e benfatta, che sappia parlare l'inglese, mantenere la calma, per creare nuovi messia e salvatori di patria.
Le masse oppresse, i disoccupati, i precari, i senzatetto, gli studenti senza scuola pubblica, i malati senza ospedali, non si salveranno dalla ferrea morsa della fame e dal giogo dei potenti, dei capitalisti scolorendo le loro bandiere, le loro richieste ed i loro diritti dal rosso all'arancione, lavandole dalle impurità del sogno irrealizzabile o sostituendo uomini "impuri, bordellatori insaziabili, beffeggiatori, crapuloni, lesti de lengua e di spada, facili al gozzoviglio (4)" con altri forniti di facce da nonni saggi e impeccabile aplomb che progettano di "tagliare ali estremiste" per non volare e, soprattutto, per non alzare la testa. Devono rompere completamente con partiti minestrone che fanno da paravento alle solite persone, permettendo loro di riciclarsi di continuo nel loro tanto contestato posto fisso, devono prendere coscienza del tradimento dei partiti e respingere ogni accordo con loro, devono sperare in veri rivoluzionari e schierarsi con chi non teme di chiamare le cose con i loro nomi, con chi non ha paura di denunciare le contraddizioni del capitalismo e prende le distanze dal liberalismo. Solo i veri rivoluzionari, se saranno sostenuti dalle masse oppresse, i disoccupati, i precari, i senzatetto, gli studenti senza scuola pubblica, i malati senza ospedali, potranno spezzare la resistenza della borghesia, dei capitalisti e condurre il popolo alla conquista della libertà completa e di una pace giusta e duratura.
Bibliografia:
(1), (2), (3) Gli insegnamenti della rivoluzione di Vladimir Il'ič Ul'janov
(4) Brancaleone alle crociate di Mario Monicelli
Dove un rappresentante borghese non può convincere le masse oppresse, i disoccupati, i precari, i senzatetto, gli studenti senza scuola pubblica, i malati senza ospedali, viene inviato un rappresentante socialista che, adempiendo coscienziosamente il compito di servire la borghesia, suda sangue, promuove la coalizione, inganna il popolo ripetendogli promesse e promesse e raccomandandogli di votare, di aspettare e di aspettare. Questo è il solito metodo che i capitalisti, le banche, l'economia ed i potenti in genere hanno per sferrare l'attacco: l'inganno della creazione di uomini giusti, unti, più seri di altri che sappiamo oggi e solo oggi, coram populo, hanno gettato il paese nel fango. Così basta una faccia distinta e benfatta, che sappia parlare l'inglese, mantenere la calma, per creare nuovi messia e salvatori di patria.
Le masse oppresse, i disoccupati, i precari, i senzatetto, gli studenti senza scuola pubblica, i malati senza ospedali, non si salveranno dalla ferrea morsa della fame e dal giogo dei potenti, dei capitalisti scolorendo le loro bandiere, le loro richieste ed i loro diritti dal rosso all'arancione, lavandole dalle impurità del sogno irrealizzabile o sostituendo uomini "impuri, bordellatori insaziabili, beffeggiatori, crapuloni, lesti de lengua e di spada, facili al gozzoviglio (4)" con altri forniti di facce da nonni saggi e impeccabile aplomb che progettano di "tagliare ali estremiste" per non volare e, soprattutto, per non alzare la testa. Devono rompere completamente con partiti minestrone che fanno da paravento alle solite persone, permettendo loro di riciclarsi di continuo nel loro tanto contestato posto fisso, devono prendere coscienza del tradimento dei partiti e respingere ogni accordo con loro, devono sperare in veri rivoluzionari e schierarsi con chi non teme di chiamare le cose con i loro nomi, con chi non ha paura di denunciare le contraddizioni del capitalismo e prende le distanze dal liberalismo. Solo i veri rivoluzionari, se saranno sostenuti dalle masse oppresse, i disoccupati, i precari, i senzatetto, gli studenti senza scuola pubblica, i malati senza ospedali, potranno spezzare la resistenza della borghesia, dei capitalisti e condurre il popolo alla conquista della libertà completa e di una pace giusta e duratura.
Bibliografia:
(1), (2), (3) Gli insegnamenti della rivoluzione di Vladimir Il'ič Ul'janov
(4) Brancaleone alle crociate di Mario Monicelli