Apatheia
Ultras e studenti andate senza forconi
Non abbiamo bisogno che qualcuno venga a dirci cosa fare
giovedì 12 dicembre 2013
9.34
Trascurare i movimenti così detti "spontanei", cioè rinunziare a dar loro una direzione consapevole, ad elevarli ad un piano superiore inserendoli nella politica, può avere spesso conseguenze molto serie e gravi. Avviene quasi sempre che a un movimento "spontaneo" delle classi subalterne si accompagna un movimento reazionario della destra della classe dominante, per motivi concomitanti: una crisi economica, per esempio, determina malcontento nelle classi subalterne e movimenti spontanei di massa da una parte, e dall'altra determina complotti dei gruppi reazionari che approfittano dell'indebolimento obbiettivo del governo per tentare dei colpi di Stato.
Purtroppo non l'ho scritto io, l'ha scritto Gramsci ma va bene lo stesso. È vero, nel mio ultimo comunicato ero un po' incazzato ma credetemi, non ce l'avevo con nessuno di voi, nemmeno con quelli che ho citato anche perché io sono del popolo, sono per la vittoria del proletariato di tutto il mondo, come potrei non essere con voi ma è proprio per questo che mi sono incazzato. Gli ultras, beati voi, a voi invidio una passione che almeno la domenica non fa pensare agli affanni della settimana che spesso è una guerra ed arrivare alla domenica è una conquista, la mia è solo invidia credetemi, ma se ho sottolineato che eravate ultras nel mio articolo è perché una rivoluzione non deve essere come in una partita di calcio dove gli ultras di una squadra urlano contro quelli dell'altra, in una rivoluzione bisogna essere uniti ed uniti sì, si può anche morire, in una rivoluzione non ci deve essere una parte di popolo che ha paura ed i commercianti avevano paura di voi, ho parlato con molti di loro, erano terrorizzati. Il popolo deve essere una sola forza e non deve una parte aver paura dell'altra.
Studenti, anche a voi chiedo scusa per avervi detto che siete frusciaiuoli ma dopo avervi sentito urlare scemo scemo chiudi chiudi ed aver visto quel calcio dato di tacco con delle scarpe di buona fattura alla saracinesca di un lavoratore, credetemi, mi sono girate un po' le palle. Vi chiedo scusa però perché sicuramente non siete tutti uguali fermo restando che vi rinnovo il mio invito a studiare perche con la cultura si domina la natura e …Forza Nuova. Vi esorto a non lasciarvi strumentalizzare mai, nemmeno da me che non strumentalizzo nemmeno mio figlio.
A voi che bruciate i vostri pochi soldi con le scommesse nelle ricevitorie dello Stato o con le sigarette dello Stato e che avete fatto abbassare le saracinesche ai tabaccai ma mentre manifestavate fumavate copiosamente, non chiedo scusa ma rinnovo la mia esortazione a smettere perché chi butta i soldi in scommesse e sigarette ha una dipendenza patologica, le ricevitorie sempre piene di gente sono il sintomo di una vita poco salutare che produce malattia, di una vita vuota, di una vita povera, che fanno della salute una prestazione ad alta parcella in nero dallo specialista invece di una vita piena di relazioni significative e di capacità di incidere sull'ambiente circostante.
E per finire, a voi che avete venduto il vostro voto e che probabilmente lo rivenderete e poi andrete al palazzo a protestare non chiedo scusa ma vi invito a guardarvi bene in faccia. Incontriamoci, parliamone, facciamola la rivoluzione ma uniti, se saremo convincenti e forti, le saracinesche si chiuderanno da sole, senza minacce, soprattutto facciamo la rivoluzione senza far capo a chi gira in porshe e incontra il pregiudicato Berlusconi, facciamola senza bandiere ma anche senza forconi che sono bandiere della peggior specie.
Non abbiamo bisogno che qualcuno venga a dirci cosa fare, la nostra disperazione la conosciamo bene e sappiamo cosa farne.
Purtroppo non l'ho scritto io, l'ha scritto Gramsci ma va bene lo stesso. È vero, nel mio ultimo comunicato ero un po' incazzato ma credetemi, non ce l'avevo con nessuno di voi, nemmeno con quelli che ho citato anche perché io sono del popolo, sono per la vittoria del proletariato di tutto il mondo, come potrei non essere con voi ma è proprio per questo che mi sono incazzato. Gli ultras, beati voi, a voi invidio una passione che almeno la domenica non fa pensare agli affanni della settimana che spesso è una guerra ed arrivare alla domenica è una conquista, la mia è solo invidia credetemi, ma se ho sottolineato che eravate ultras nel mio articolo è perché una rivoluzione non deve essere come in una partita di calcio dove gli ultras di una squadra urlano contro quelli dell'altra, in una rivoluzione bisogna essere uniti ed uniti sì, si può anche morire, in una rivoluzione non ci deve essere una parte di popolo che ha paura ed i commercianti avevano paura di voi, ho parlato con molti di loro, erano terrorizzati. Il popolo deve essere una sola forza e non deve una parte aver paura dell'altra.
Studenti, anche a voi chiedo scusa per avervi detto che siete frusciaiuoli ma dopo avervi sentito urlare scemo scemo chiudi chiudi ed aver visto quel calcio dato di tacco con delle scarpe di buona fattura alla saracinesca di un lavoratore, credetemi, mi sono girate un po' le palle. Vi chiedo scusa però perché sicuramente non siete tutti uguali fermo restando che vi rinnovo il mio invito a studiare perche con la cultura si domina la natura e …Forza Nuova. Vi esorto a non lasciarvi strumentalizzare mai, nemmeno da me che non strumentalizzo nemmeno mio figlio.
A voi che bruciate i vostri pochi soldi con le scommesse nelle ricevitorie dello Stato o con le sigarette dello Stato e che avete fatto abbassare le saracinesche ai tabaccai ma mentre manifestavate fumavate copiosamente, non chiedo scusa ma rinnovo la mia esortazione a smettere perché chi butta i soldi in scommesse e sigarette ha una dipendenza patologica, le ricevitorie sempre piene di gente sono il sintomo di una vita poco salutare che produce malattia, di una vita vuota, di una vita povera, che fanno della salute una prestazione ad alta parcella in nero dallo specialista invece di una vita piena di relazioni significative e di capacità di incidere sull'ambiente circostante.
E per finire, a voi che avete venduto il vostro voto e che probabilmente lo rivenderete e poi andrete al palazzo a protestare non chiedo scusa ma vi invito a guardarvi bene in faccia. Incontriamoci, parliamone, facciamola la rivoluzione ma uniti, se saremo convincenti e forti, le saracinesche si chiuderanno da sole, senza minacce, soprattutto facciamo la rivoluzione senza far capo a chi gira in porshe e incontra il pregiudicato Berlusconi, facciamola senza bandiere ma anche senza forconi che sono bandiere della peggior specie.
Non abbiamo bisogno che qualcuno venga a dirci cosa fare, la nostra disperazione la conosciamo bene e sappiamo cosa farne.