Avviso di chiamata
C'è un alieno a Palazzo Palmieri
Avviso di chiamata per Mimmo Santorsola
giovedì 24 gennaio 2013
9.17
Continuo a riguardare su YouTube tra l'incredulo e il divertito le immagini di Mimmo Santorsola che sbatte il piede sulla base superiore in legno del suo scranno, sul quale, salito con le mani sui fianchi, esprime la sua protesta contro il presidente del consiglio Fabrizio Ferrante. Come con un passo di un ballo, tipo can can, il noto medico si è esibito in una protesta che non ha precedenti nella Trani politica borghese e conformista, che al massimo si risentiva con le urla, o quella politica più plebea, spesso vista negli ultimi anni, che esprimeva dissensi con parolacce e altre amenità. Leggendaria una frase di un ex consigliere di destra, che chiuse il suo intervento sbraitando a microfono spento, ma ben udibile, dato il tono cafonal: «C' v' crdet, ca' do' stann' l' strunz'?».
Ecco, uno come Mimmo Iglesias, con quella faccia da ex sciupa femmine poteva forse dire una cosa del genere, o dare dello stronzo a qualcuno? No, lui si è eretto come una statua greca, con le mani sui fianchi. Se volessimo smitizzare però la postura, e ad un uomo di spirito come lui farà piacere, con le mani sui fianchi, ad un certo punto, per un solo momento, per i più pervertiti, ha ricordato quei signori che, fermatisi per qualche minuto sul ciglio della strada,dopo aver accostato la macchina, orinano presso l'albero più vicino. In quel momento Mimmo orinava idealmente su una politica nella quale stenta a riconoscersi, ad entrare in sintonia. Lo si legge anche nei suoi comunicati in cui riferisce ciò che accade nei Consigli. Il nostro non è a suo agio, cerca con le battute in dialetto di esorcizzare quel muro invisibile che lo separa dagli altri. Lui è Altro da questa politica. Lo si capisce da come lo guardavano certi suoi colleghi durante la performance. A parte Mimmo De Laurentis che sfogava la sua rabbia (anche quella pregressa e accumulata nei mesi) contro Ferrante: mai visto Mimmo D. sbraitare in quel modo.
Mimmo S. è un alieno: lo si capisce da come, durante la performance, lo "snobbava" il sindaco, che fingeva di leggere e sfogliare scartoffie, per celare l'imbarazzo di una Trani politica che si preparava ad andare su You Tube, quindi nell'immensa rete, con lui sullo sfondo (figuraccia immane, per la sua immagine solitamente perfetta). Ostentare indifferenza per esorcizzare uno che stava andando fuori e al di là di ogni schema, bon ton, galateo. Quel piede che sbatte sulla balaustra senza che nessuno faccia nulla per tre minuti e passa, è l'immagine dell'alieno che è sceso per dire che quel tipo di politica borghese e conformista o plebea, a seconda dei punti di vista, è finita. Forse inconsapevole della eco da social network o web che si sarebbe scatenata, Mimmo S. è rimasto lì, pronto a farsi portare via dalle forze dell'ordine, perché forse nell'inconscio lui vorrebbe rimettersi sulla sua astronave e, magari con l'aiuto di una pattuglia dei carabinieri, lasciare questa politica ingessata, che fa della regola non rispettata una certa forma di vendetta, o della regola pedante, un modo per fare ammuina o rallentare i giochi, alla bisogna. Mimmo non è ancora sceso da quello scranno, per quanto mi riguarda. Vi resterà fino alla fine della legislatura. Ferrante continuerà a minacciare l'intervento delle forze dell'ordine e Gigi R. a sfogliare gli appunti.
Ecco, uno come Mimmo Iglesias, con quella faccia da ex sciupa femmine poteva forse dire una cosa del genere, o dare dello stronzo a qualcuno? No, lui si è eretto come una statua greca, con le mani sui fianchi. Se volessimo smitizzare però la postura, e ad un uomo di spirito come lui farà piacere, con le mani sui fianchi, ad un certo punto, per un solo momento, per i più pervertiti, ha ricordato quei signori che, fermatisi per qualche minuto sul ciglio della strada,dopo aver accostato la macchina, orinano presso l'albero più vicino. In quel momento Mimmo orinava idealmente su una politica nella quale stenta a riconoscersi, ad entrare in sintonia. Lo si legge anche nei suoi comunicati in cui riferisce ciò che accade nei Consigli. Il nostro non è a suo agio, cerca con le battute in dialetto di esorcizzare quel muro invisibile che lo separa dagli altri. Lui è Altro da questa politica. Lo si capisce da come lo guardavano certi suoi colleghi durante la performance. A parte Mimmo De Laurentis che sfogava la sua rabbia (anche quella pregressa e accumulata nei mesi) contro Ferrante: mai visto Mimmo D. sbraitare in quel modo.
Mimmo S. è un alieno: lo si capisce da come, durante la performance, lo "snobbava" il sindaco, che fingeva di leggere e sfogliare scartoffie, per celare l'imbarazzo di una Trani politica che si preparava ad andare su You Tube, quindi nell'immensa rete, con lui sullo sfondo (figuraccia immane, per la sua immagine solitamente perfetta). Ostentare indifferenza per esorcizzare uno che stava andando fuori e al di là di ogni schema, bon ton, galateo. Quel piede che sbatte sulla balaustra senza che nessuno faccia nulla per tre minuti e passa, è l'immagine dell'alieno che è sceso per dire che quel tipo di politica borghese e conformista o plebea, a seconda dei punti di vista, è finita. Forse inconsapevole della eco da social network o web che si sarebbe scatenata, Mimmo S. è rimasto lì, pronto a farsi portare via dalle forze dell'ordine, perché forse nell'inconscio lui vorrebbe rimettersi sulla sua astronave e, magari con l'aiuto di una pattuglia dei carabinieri, lasciare questa politica ingessata, che fa della regola non rispettata una certa forma di vendetta, o della regola pedante, un modo per fare ammuina o rallentare i giochi, alla bisogna. Mimmo non è ancora sceso da quello scranno, per quanto mi riguarda. Vi resterà fino alla fine della legislatura. Ferrante continuerà a minacciare l'intervento delle forze dell'ordine e Gigi R. a sfogliare gli appunti.