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C’era una volta il mare del monastero
E c’era una volta l’Udc. Ame …t
giovedì 8 agosto 2013
0.46
Una volta andare a farsi il bagno ai piedi del monastero di Colonna era sinonimo di bella giornata al mare, con tuffi e calate in un'acqua limpida. Il tratto di costa maggiormente esposto favoriva, con le correnti, il "ricambio" dell'acqua che era quasi sempre pulita, almeno limpida, ad occhio. Sabato pomeriggio sono ritornato dopo diverso tempo in questo luogo. Nulla di tutti i ricordi precedenti: acqua marrone, cartacce dappertutto, panini smozzicati e lasciati a marcire, bottiglie di bibite, macchie nere (di grasso?) e macchie bianche (non meglio identificate!?; ci rifiutiamo di dare interpretazioni); e ancora: bagnanti urlanti e ragazzini giustamente insoddisfatti ("Papà andiamocene che devo uscire"; ha ragione: meglio andare via). L'impressione è di un piccolo girone infernale. Come sono lontani le mattinate ed i pomeriggi, col profumo del mare ad accompagnarci. C'era l'infaticabile nuotatrice Teresa Di Gregorio, bionda amica dai tempi del liceo e sorella di cotanto Michele, che tra una bracciata e l'altra mi raccomandava sempre il mare del monastero, da buona ambientalista e amante della natura. Ora riscendendo verso capo Colonna la risacca accompagna a riva alghe ammassate e prima ancora quell'acqua marrone, distintivo d'una città che ha dimenticato come utilizzare le sue bellezze anche naturali per attirare turismo. Depuratori a go go! Questo ci vuole.
La dimissioni di Carlo Laurora da segretario provinciale, portano in dote il rantolo finale dell'Udc tranese. Persino Nicholas Centovetrine Modugno se ne va, capelli al vento, da un partito dal quale già molti da tempo avevano preso le distanze, vivendo da separati in casa o sbattendo la porta. Come due soldati giapponesi restano nella trincea Maiullari e Tortosa, bella coppia alla Franco e Ciccio, lasciata in balìa di un partito che paga l'abbraccio mortale con Monti, da cui era tra l'altro discesa un'indiretta emarginazione dello stesso Carlo Laurora (candidato uno o due posti più giù proprio per far spazio a candidati di matrice nordica – montiana). In ogni caso, dato il flop, non ce l'avrebbe fatta comunque, Carletto, anche stando un po' più su, nella lista. Ora l'Udc locale è ridotta ad ectoplasma che non sa cosa essere: opposizione (lo era in partenza), ciambella pro – Riserbato, claque per lo stesso sindaco (come due Frassica di "Indietro Tutta", la fortunata trasmissione di Arbore degli anni 80, i consiglieri declamano: "I complimenti per la trasmissione; i complimenti per i complimenti", ad ogni frusciare di erre moscia da parte di Gigi R.). Non so come la pensi il buon Mazzillo, presidente della navicella udiccina, ma mi sembra che ci si prepari alla nascita di qualche nuovo partitello di centro. In ogni caso resta il fatto che Laurora forse non ha ancora deciso cosa fare davvero. Se farà il candidato sindaco va verso il rischio d'essere l'ennesimo uomo politico senza partito: Riserbato, lo stesso Tarantini, Santorsola, lo stesso Ferrante, capace di riabbracciare pure Blasi, che a suo tempo gli annullò le primarie (leggo da Traniviva, articolo del 7 agosto) pur di tornare in lizza, con la benedizione del leprottino Renzi, vivono politicamente senza un vero partito in questo momento, ma sulla base di carisma personale, di operazioni mediatiche, o di accordi su accordi da fare, disfare e rifare. Anche Operamolla, pur appoggiato dal PD non aveva un vero partito alle spalle. Segni dei tempi che cambiano. Partiti tradizionali morti, restano gruppi d'opinione, movimenti, (in Uniti per Ferrante resta il coraggio d'impegnarsi di De Simola e di altri giovani), o baracconi rimessi in piedi solo sotto elezioni.
Ora anche Laurora, che spera di ripetere l'operazione di Spina a Bisceglie (impresa ardua, dato che non correrà senza avversari, come è successo in quel caso), magari con un' imbottitura di liste civiche, con ammucchiata al centro, guarda malinconico al nuovo partito che l'ha deluso (magari fa un pensierino al rientro in Forza Italia, col pregiudicato nazionale per eccellenza: non sappiamo come la prenderebbero quelli che già ci sono nel barcone berlusconiano). E guarda a Franco e Ciccio che si allontanano sulla zattera, con accanto il pallone Wilson insanguinato del loro stesso sangue, come nel film Cast Away.
PS: Ho scritto questo articolo nel buio totale del black out della sera del 7 agosto. Va bene che quando non c'è la luce e la tv, sono favorite certe pratiche che permettono l'aumento della popolazione, ma mi preparo a chiedere i danni all'AD Amet Di Pantaleo per il triplice sforzo dei miei occhi e per aver rimandato contestualmente le pratiche di cui sopra. Altro che rincari e recupero crediti. Qui è notte fonda nel vero senso della parola. Quando scrivo il buio dura già da un'ora. Sarà battuto ogni record? Dopo il successo di Calici di stelle, manifestazione riuscita. Una notte sotto le stelle non guastava proprio. Ame … t.
La dimissioni di Carlo Laurora da segretario provinciale, portano in dote il rantolo finale dell'Udc tranese. Persino Nicholas Centovetrine Modugno se ne va, capelli al vento, da un partito dal quale già molti da tempo avevano preso le distanze, vivendo da separati in casa o sbattendo la porta. Come due soldati giapponesi restano nella trincea Maiullari e Tortosa, bella coppia alla Franco e Ciccio, lasciata in balìa di un partito che paga l'abbraccio mortale con Monti, da cui era tra l'altro discesa un'indiretta emarginazione dello stesso Carlo Laurora (candidato uno o due posti più giù proprio per far spazio a candidati di matrice nordica – montiana). In ogni caso, dato il flop, non ce l'avrebbe fatta comunque, Carletto, anche stando un po' più su, nella lista. Ora l'Udc locale è ridotta ad ectoplasma che non sa cosa essere: opposizione (lo era in partenza), ciambella pro – Riserbato, claque per lo stesso sindaco (come due Frassica di "Indietro Tutta", la fortunata trasmissione di Arbore degli anni 80, i consiglieri declamano: "I complimenti per la trasmissione; i complimenti per i complimenti", ad ogni frusciare di erre moscia da parte di Gigi R.). Non so come la pensi il buon Mazzillo, presidente della navicella udiccina, ma mi sembra che ci si prepari alla nascita di qualche nuovo partitello di centro. In ogni caso resta il fatto che Laurora forse non ha ancora deciso cosa fare davvero. Se farà il candidato sindaco va verso il rischio d'essere l'ennesimo uomo politico senza partito: Riserbato, lo stesso Tarantini, Santorsola, lo stesso Ferrante, capace di riabbracciare pure Blasi, che a suo tempo gli annullò le primarie (leggo da Traniviva, articolo del 7 agosto) pur di tornare in lizza, con la benedizione del leprottino Renzi, vivono politicamente senza un vero partito in questo momento, ma sulla base di carisma personale, di operazioni mediatiche, o di accordi su accordi da fare, disfare e rifare. Anche Operamolla, pur appoggiato dal PD non aveva un vero partito alle spalle. Segni dei tempi che cambiano. Partiti tradizionali morti, restano gruppi d'opinione, movimenti, (in Uniti per Ferrante resta il coraggio d'impegnarsi di De Simola e di altri giovani), o baracconi rimessi in piedi solo sotto elezioni.
Ora anche Laurora, che spera di ripetere l'operazione di Spina a Bisceglie (impresa ardua, dato che non correrà senza avversari, come è successo in quel caso), magari con un' imbottitura di liste civiche, con ammucchiata al centro, guarda malinconico al nuovo partito che l'ha deluso (magari fa un pensierino al rientro in Forza Italia, col pregiudicato nazionale per eccellenza: non sappiamo come la prenderebbero quelli che già ci sono nel barcone berlusconiano). E guarda a Franco e Ciccio che si allontanano sulla zattera, con accanto il pallone Wilson insanguinato del loro stesso sangue, come nel film Cast Away.
PS: Ho scritto questo articolo nel buio totale del black out della sera del 7 agosto. Va bene che quando non c'è la luce e la tv, sono favorite certe pratiche che permettono l'aumento della popolazione, ma mi preparo a chiedere i danni all'AD Amet Di Pantaleo per il triplice sforzo dei miei occhi e per aver rimandato contestualmente le pratiche di cui sopra. Altro che rincari e recupero crediti. Qui è notte fonda nel vero senso della parola. Quando scrivo il buio dura già da un'ora. Sarà battuto ogni record? Dopo il successo di Calici di stelle, manifestazione riuscita. Una notte sotto le stelle non guastava proprio. Ame … t.