Avviso di chiamata
Campa Giggino, che l'erba cresce...
Mentre sui forum si cazzeggia
giovedì 25 luglio 2013
Una volta tanto il titolo non costituisce un'irriverenza verso chi è responsabile del potere politico ed amministrativo di Trani, ma è un'immagine reale. Infatti, mentre il governo Riserbato sopravvive sulla rendita dell'ondata di avvenimenti culturali e spettacolari dell'estate, sul riflesso splendente degli Statuti Marittimi, del TIF e della mansuetudine dei cavalli che nel frattempo hanno incassato poltrone, biada e zuccherini, per se e per i propri fantini, a molti cittadini si continuano a negare quei diritti minimi di cui si accennava già nel pezzo della scorsa settimana. L'idea dell'erba che cresce, mentre il Gigi campa politicamente, attorniato dalla sua giunta mista di uomini di antico pelo e di giovanotti alle prime armi, mi è venuta guardando per l'ennesima volta l'erba in cui si trovava il campetto di san Giuseppe; erba che ormai è arrivata ad altezza d'uomo e costituisce uno degli emblemi della politica incapace che tolse a suo tempo, ed ora non riesce a restituire, un diritto minimo ai giovani: spazio verde per il gioco. Fu detto che si sarebbe ricavato spazio a ridosso di Villa Bini, ma ammesso che in quello spazio si rifaccia un campetto, quell'erba in via Falcone cresce prepotente ed indisturbata sempre più. È l'erba simbolo dell'indifferenza di chi governa verso i cittadini, con l'aggravante che da quelle antenne mostro, il Comune non ha ricavato quasi nulla; un rappresentante della polizia urbana da noi avvicinato, ci ha confermato che per quelle antenne non si è ricavata una cippa.
In compenso cresce l'erba dell'ipocrisia e delle polemiche sui falsi problemi. Prendiamo il caso Pegaso: un evento di carattere didattico è di per sé conciliabile con la biblioteca: il problema è il precedente che crea. Da domani ogni altro ente analogo o bisognoso di sede per esami farà analoga domanda alla biblioteca e, a quel punto, come si farà a negarla? A parte che la Pegaso avrebbe potuto sfruttare gli ambienti dei Padri Rogazionisti, (tanto per lanciare un'alternativa), che un'aula non l'avrebbero certo negata, all'interno del proprio centro educativo. Ma torniamo a dire che il nodo Pegaso è un nulla rispetto al richiamo dei revisori dei conti che hanno detto papale papale che l'amministrazione sta spendendo troppo. Chi controlla a questo punto? Chi garantisce il diritto minimo di non presa per i fondelli dei cittadini?
Qualche mese fa ci hanno piazzato la famigerata IMU con l'aliquota massima, dicendo che non c'erano soldi e poi ci rifilano le spese del Trani International Festival, col talk in cui si discetta se la pietanza di "riso patate e cozze" sia originaria di Trani o di Bari; in cui si trasforma via San Giorgio in una mensa da dopolavoro a cielo aperto e poi ci dobbiamo pure sorbire i maggiordomi di qualche assessore che ci fanno la morale sui forum. Mi permetto di chiudere con questo riferimento dal momento che, una destra sempre più ingovernabile e divisa, si esercita pure nella disperata delazione da fine Repubblica di Salò: senza che ci fosse mia richiesta esplicita, un lettore di destra, mi ha svelato l'identità del sedicente contestatore sul forum, che difendeva l'assessore Sotero dopo i miei pezzi sul TIF. Il lettore mi suggeriva di mandarlo a fare in…, un altro di querelarlo. Ma dopo che ne ho conosciuto l'identità dico solo: "Che peccato. Era un bravo ragazzo." Basterebbe, se fossi il padre, uno scapaccione come ai vecchi tempi, per aver dedicato un pernacchio ad uno dei personaggi che lodavo in un articolo: naturalmente si guardava bene dal citarlo o di andarglielo a fare in faccia, il pernacchio. Uno scapaccione e a lavorare, con sveglia alle sei del mattino, o di nuovo a studiare, invece di perdere tempo a scrivere fesserie sul web, con post di profilo infimo, anzi basso.
In compenso cresce l'erba dell'ipocrisia e delle polemiche sui falsi problemi. Prendiamo il caso Pegaso: un evento di carattere didattico è di per sé conciliabile con la biblioteca: il problema è il precedente che crea. Da domani ogni altro ente analogo o bisognoso di sede per esami farà analoga domanda alla biblioteca e, a quel punto, come si farà a negarla? A parte che la Pegaso avrebbe potuto sfruttare gli ambienti dei Padri Rogazionisti, (tanto per lanciare un'alternativa), che un'aula non l'avrebbero certo negata, all'interno del proprio centro educativo. Ma torniamo a dire che il nodo Pegaso è un nulla rispetto al richiamo dei revisori dei conti che hanno detto papale papale che l'amministrazione sta spendendo troppo. Chi controlla a questo punto? Chi garantisce il diritto minimo di non presa per i fondelli dei cittadini?
Qualche mese fa ci hanno piazzato la famigerata IMU con l'aliquota massima, dicendo che non c'erano soldi e poi ci rifilano le spese del Trani International Festival, col talk in cui si discetta se la pietanza di "riso patate e cozze" sia originaria di Trani o di Bari; in cui si trasforma via San Giorgio in una mensa da dopolavoro a cielo aperto e poi ci dobbiamo pure sorbire i maggiordomi di qualche assessore che ci fanno la morale sui forum. Mi permetto di chiudere con questo riferimento dal momento che, una destra sempre più ingovernabile e divisa, si esercita pure nella disperata delazione da fine Repubblica di Salò: senza che ci fosse mia richiesta esplicita, un lettore di destra, mi ha svelato l'identità del sedicente contestatore sul forum, che difendeva l'assessore Sotero dopo i miei pezzi sul TIF. Il lettore mi suggeriva di mandarlo a fare in…, un altro di querelarlo. Ma dopo che ne ho conosciuto l'identità dico solo: "Che peccato. Era un bravo ragazzo." Basterebbe, se fossi il padre, uno scapaccione come ai vecchi tempi, per aver dedicato un pernacchio ad uno dei personaggi che lodavo in un articolo: naturalmente si guardava bene dal citarlo o di andarglielo a fare in faccia, il pernacchio. Uno scapaccione e a lavorare, con sveglia alle sei del mattino, o di nuovo a studiare, invece di perdere tempo a scrivere fesserie sul web, con post di profilo infimo, anzi basso.