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E il Pd si prese un brodino
Il partito si rifugia nella nomina "bulgara"
giovedì 20 settembre 2012
Dopo la bufera dei mesi passati, la battaglia con Fabri Sfibra Ferrante e l'ennesima sconfitta elettorale, ancor più bruciante per il 2-3 incassato proprio dalla lista Upf (due consiglieri a tre per il neo partito dell'ambiziosissimo giovin Fabrizio), il Pd si rifugia nella nomina "bulgara" (unica e unanime) di una vecchia conoscenza del gruppo giovanile della sinistra tranese, costola Ds, se non andiamo errato, avvocato con faccia da bravo ragazzo, perennemente incrociabile per strada con un'inseparabile borsa di pelle nera, dalla quale sembra non separarsi mai, nemmeno quando va in camera da letto. Maurizio De Palma, neo segretario del Pd tranese, sembra venuto fuori da uno di quei film minimalisti del giovane cinema italiano, con protagonisti Valerio Mastrandrea o Valeria Bruni Tedeschi: giacca con camicia sbottonata, quasi sempre senza cravatta, capelli spesso in subbuglio e barba costantemente incolta.
Cerca un centro di gravità permanente per un partito che negli ultimi anni ne ha combinate di tutti i colori, di tutto e di più, pur di scendere nel gradimento del suo elettorato; il giovine Maurizio è la personificazione di un brodino caldo e lungo (troppo lungo, un po' troppo acquoso per via di un direttivo di 50, dicasi 50 persone - sembra l'Orchestra Italiana di Renzo Arbore) da somministrare ad un ammalato che scatarra da quando è nato, con una bronchite cronica aggravata dalle correnti d'aria fredda provenienti dalle porte girevoli sempre in movimento per l'uscita e l'entrata di svariati personaggi. Dopo la dipartita del gruppo Ferrante, con le macerie in casa e i colpi di tosse, anzi di pertosse, ci mancava solo l'indagine su Carlo Avantario, cui hanno dato notizia in estate abbondantemente i giornali e la chiassosa restituzione del biglietto bensoniano da parte di Mimmo il Fenomeno (non c'è ironia: in quanto si butta a capofitto nelle ire, ergo querele, dei governanti, come l'uomo cannone o come quello che si lanciava nel cerchio infuocato, insomma un fenomeno vero, il buon De Laurentis, discepolo del profeta Mennea da Barletta).
Insomma un malato quasi cronico, questo PD, cui dare brodino e sciroppino attraverso il "sor Maurizio", che cerca di rispolverare i fondamentali della politica d'opposizione, a cominciare dall'appello all'unità. Un appello che potrebbe sembrare utopico, visto lo scollacciamento permanente di un'opposizione silente, ma che in un futuro molto prossimo potrebbe riservare qualche polpetta avvelenata all'attuale maggioranza (ma come in un libro giallo non vi svelo il finale, se no, niente sorpresa …). Insomma dal brodino alla polpetta il passo potrebbe essere molto breve. E non mi telefonate per sapere che ripieno c'è nella polpetta. Caro PD, nel frattempo ingoiati questo brodino, che ti dovrebbe far bene.
Cerca un centro di gravità permanente per un partito che negli ultimi anni ne ha combinate di tutti i colori, di tutto e di più, pur di scendere nel gradimento del suo elettorato; il giovine Maurizio è la personificazione di un brodino caldo e lungo (troppo lungo, un po' troppo acquoso per via di un direttivo di 50, dicasi 50 persone - sembra l'Orchestra Italiana di Renzo Arbore) da somministrare ad un ammalato che scatarra da quando è nato, con una bronchite cronica aggravata dalle correnti d'aria fredda provenienti dalle porte girevoli sempre in movimento per l'uscita e l'entrata di svariati personaggi. Dopo la dipartita del gruppo Ferrante, con le macerie in casa e i colpi di tosse, anzi di pertosse, ci mancava solo l'indagine su Carlo Avantario, cui hanno dato notizia in estate abbondantemente i giornali e la chiassosa restituzione del biglietto bensoniano da parte di Mimmo il Fenomeno (non c'è ironia: in quanto si butta a capofitto nelle ire, ergo querele, dei governanti, come l'uomo cannone o come quello che si lanciava nel cerchio infuocato, insomma un fenomeno vero, il buon De Laurentis, discepolo del profeta Mennea da Barletta).
Insomma un malato quasi cronico, questo PD, cui dare brodino e sciroppino attraverso il "sor Maurizio", che cerca di rispolverare i fondamentali della politica d'opposizione, a cominciare dall'appello all'unità. Un appello che potrebbe sembrare utopico, visto lo scollacciamento permanente di un'opposizione silente, ma che in un futuro molto prossimo potrebbe riservare qualche polpetta avvelenata all'attuale maggioranza (ma come in un libro giallo non vi svelo il finale, se no, niente sorpresa …). Insomma dal brodino alla polpetta il passo potrebbe essere molto breve. E non mi telefonate per sapere che ripieno c'è nella polpetta. Caro PD, nel frattempo ingoiati questo brodino, che ti dovrebbe far bene.