Avviso di chiamata

Ed ora parte il "toto sega"

Ex assessori ammutoliti. Da NCD e PD no secco ad ipotesi di larghe intese.

Quando Gigi Riserbato, nel primo pomeriggio del 4 giugno, ha annunciato ai suoi assessori che dovevano recarsi dal segretario generale per rassegnare le proprie dimissioni, in quanto aveva deciso di azzerare la giunta per una serie di motivi, il primo dei quali veniva fatto risalire alle attuali spinose questioni che riguardano determinati consiglieri di maggioranza, oltre a varie ragioni di cui in quel momento non avrebbe potuto dire di più (versione venuta fuori da ambienti politici) si racconta che gli stessi assessori siano rimasti per un numero infinito di secondi in silenzio, guardando fisso in faccia il sindaco. Non sappiamo cosa sia passato nelle loro menti in quei lunghi e interminabili secondi, forse minuti. Dopo i tira e molla, i rinvii e la speranza di semplici scambi di deleghe, telefonate accorate e tutto il repertorio di chi, avendo un potere, teme, umanamente, di perderlo e di rinunciare probabilmente a stipendio e visibilità, ecco lo shock all'ora della pennichella. Altro che pennichella, invece. Magari aspettavano che Gigi R. aggiungesse, alla fine, che stava scherzando e continuasse regolarmente una riunione di giunta, che tra l'altro avrebbe dovuto votare importanti provvedimenti.

Nel pomeriggio, dopo che la notizia immediatamente ha fatto il giro della piazza politica, della città, del web, si sono scatenate le voci più assurde: larghe intese, larghe cosce, gente subito in vendita, trattative telefoniche, nomi fuori controllo, politici che chiamavano i giornalisti sperando che saltassero fuori i nomi dei propri cavalli, nomi di massaie in versione Madame Bovary portate come future assessore, gente ignara che era sul suo posto di lavoro, mentre il suo nome, a sua insaputa, veniva portato come quello di possibile assessore. Tutto ed il contrario di tutto. La maggior fiammata, come quando si vedono quei contadini che bruciano le frasche vecchie e ribaltano il mucchio, nella speranza che il fuoco si ri- alimentasse, veniva data proprio dal primo cittadino con quella "spericolata" frase su FB (a proposito, ma non era da sotto culturati esprimere fatti e valutazioni su FB, secondo quello che ringhiò Gigi R nell'ultimo consiglio?), secondo la quale era pronto ad aprire a tutte le forze politiche che ci stavano.

Ma sembra proprio che le forze cui dovrà far riferimento saranno (giusto e coerente così) le stesse con le quali ha avuto a che fare fino ad ora. Un rimescolamento di carte e di nomi che in alcuni casi porterà l'addio definitivo e sostanzialmente un'uscita di scena traumatica, in altri potrebbe vedere la riconferma di qualcuno (ma nella fluidità della situazione stavolta non vogliamo avventurarci nel "toto sega", nel senso di dire chi verrà segato). In serata nel frattempo arrivano, direttamente tramite "Avviso di chiamata", i secchi no dei partiti che s'era pensato potessero rientrare in un gioco di larghe intese, ipotesi in ogni caso sempre irrispettosa nei confronti degli elettori. Il PD e l'NCD. Da ambienti vicini a questi partiti veniamo a sapere che nelle prossime ore entrambi ufficializzeranno un secco no all'ipotesi di dare una o due stampelle al governo Riserbato. Un esponente del PD ci fa sapere in serata: "E' una cosa che non esiste, ci sarà un no deciso". Un altro di NCD timbra il sigillo dell'anti-riserbatismo: "Ma secondo voi è una cosa che può essere accettata? Beppe Corrado è stato insultato dai componenti di questa maggioranza ed ora dovrebbe fornire assessori a questi signori?". Alla larga dalle larghe intese. Ma alla larga anche da quei politici pronti a vendersi per un piatto di lenticchie o da quelli che pur d'ottenere qualcosa, una mancia, una poltroncina, un sediolino, un sedile ribaltabile per pomiciare con chi è al potere, usano i partiti come quegli hotel a cinque stelle, dove ci sono porte girevoli e camerieri in livrea. Il resto, mancia! Ragazzo, i bagagli, grazie!

Meno male che ci sono i manifesti di ringraziamento agli elettori a divertirci: la palma d'oro va a quello dell'NCD che con quella frase iniziale "In soli cinque mesi", fa venire in mente quelle televendite che vanno in onda a tarda notte su anonime televisioni private, in cui si pubblicizzano miracolosi gel che fanno dimagrire (in soli 5 mesi, appunto) o quei tristi prodotti che ridonano una sana e potente erezione, in soli 5 minuti. Anche il manifesto PD fa sorridere: dice: "primo partito a Trani": ma forse non era il partito democratico. Era il Pittella Democratico. Gong!
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