Avviso di chiamata
Finché c’è cashmere, c’è speranza
Ipotetico azzeramento in vista per la Giunta comunale
giovedì 16 gennaio 2014
10.09
Siamo d'accordo che l'iniziativa di sostegno sociale della Provincia Bat sia lodevole, ma quel nome. ci lascia perplessi: Provincia Amica, fa venire in mente Federica la mano amica, con rispetto parlando. I totem informativi si faranno, o si dovrebbero fare, grazie all'input di Expo 2015, che stanzia soldini per i capoluoghi, quindi anche per i tre Bat, per l'installazione degli stessi. Quando mesi fa il consigliere Tortosa ne propose l'istituzione molti lo paracularono allegramente, Befanaccio compreso, che foto-montò i totem indiani in piazza Quercia, sul suo profilo FB. Ora i totem si possono fare – ma saremo in grado di fare almeno sta' cosa?- e Paonazzo mette in saccoccia una soddisfazione.
Dopo la cena Laurora-Corrado, per cercare di farsi il meno male possibile (in effetti l'esordio di NCD in città ha dato un'immagine di debolezza, di sfilacciamento, di divisione, visto dall'esterno), ecco la merenda tra Casalino, (presidente circolo Lauroriano), con lo stesso Corrado (ma quanto magna sto' Corrado, poi dice che non lo dobbiamo apostrofare come brascioletto!). Scherzi a parte: le due parti stanno cercando di avvicinarsi, ma noi diciamo che alla fine tra i due galletti (litiganti) potrebbe godere il nostro Apocalypto Ferri, uno che se la può ancora giocare in quanto poco addentrato negli ultimi anni, nei giochetti di Palazzo; uno ancora con una mezza verginità intatta, osiamo sbilanciarci, mettendolo sul nostro divaricatore di ginecologi dell'analisi politica (ci scusiamo anticipatamente con la moglie di Andrea F., tra l'altro nostra lettrice). Uno che ha pagato il cambio di programma all'interno del suo ex partito: da sostegno a Gigi R. nella speranza di cominciare un nuovo percorso che valorizzasse giovani come lui, alla coabitazione in cabina di regia amministrativa tra lo stesso Gigi e Peppino DM, " voluta da Fitto all'indomani dell'esito delle elezioni", come ci rivelò a suo tempo un ex militante PDL. Coabitazione che ha portato ad una nuova impostazione del governo della cosa pubblica e del modus operandi? Come direbbe Giggino nostro.
Tra i profili degli altri aspiranti illibati, stiamo cercando di capire il grado di purezza di Toni Franzese. Nel senso che stiamo cercando di capire dove voglia portare la sua dichiarazione d'indipendenza, che mentre per Ferri sfocia nel corso d'acqua dell'NCD, per il nostro neomelodico non sappiamo ancora se sia fine a se stessa o porti in pancia un embrione per un nuovo progetto futuro. Tra l'altro mica parliamo di pizza e fichi: stiamo sempre parlando del maggior suffragato del PDL e vogliamo offrire un paio di occhiali interpretativi anche ai cittadini che l'hanno votato numerosi: per il momento, non avendo altre chiavi d'ipotesi, diciamo che il nostro Toni intanto con questa mossa potrebbe volersi smarcare dal Faraone, dopo di che, potrebbe volersi guardare intorno, per poi decidere il da farsi. Illibato fu? Lo scopriremo solo vivendo.
Scusa Ameri! Ieri sera riunione di maggioranza a Palazzo di Città, in sala giunta, col sindaco, i segretari di partito, più Ferri, in versione ancora free, ma l'annuncio d'ingresso con gli alfaniani è questione di ore e Corrado a nome NCD. Nella riunione, che verrà aggiornata a mercoledì prossimo, lo stesso Corrado è tornato a chiedere l'azzeramento della giunta, stavolta trovando, rispetto al passato, una maggiore disponibilità da parte di Gigi R., che valuta l'ipotesi come più fattibile per una maggiore distensione ambientale e per cercare di raggiungere una maggiore concretezza in fase amministrativa, cosa che finora ha lasciato a desiderare.
In vista del prossimo incontro in cui ci saranno ulteriori proposte, il gruppo G, in questione, (G come Gigi) si è posto alcuni obiettivi per rilanciare l'azione di governo. Una prospettiva per ora teorica, che sarà tutta da verificare sul campo. Ma di questi tempi, con le voci d'inchieste montanti, i numeri risicati della maggioranza ed un'opinione pubblica alquanto delusa, un brodino fa sempre bene. Un brodino che prevedrebbe due, tre punti fermi, per un accordo di nuova coesione, praticamente una richiesta a Corrado e altri borderline politici, di fare i bravi e di andare puntualmente in consiglio a votare i provvedimenti. Inciucetto interno, apparentemente anomalo, con gli scontenti: Letta insegna e Gigi percorre la strada della diplomazia, che tra l'altro non ha mai disdegnato. Oltre all'ipotesi politica di azzeramento della giunta, ci si mette d'accordo su queste due o tre cose: un'operazione di snellimento nelle pratiche burocratiche nel campo dell'edilizia e dei lavori pubblici; maggiore incisività e più dinamismo per lo Sportello unico delle Attività Produttive; nuova programmazione per le politiche giovanili, settore nei confronti del quale l'attuale assessore Sotero, a detta di più d'un partecipante alla riunione, non ha potuto dedicarsi come ci si sarebbe aspettato. Ma con l'ipotetico azzeramento in vista, conditio sine qua non per continuare a sopravvivere al logorio della vita moderna, la questione passerebbe come un sottinteso: nuova delega per un settore visto come nevralgico per l'obiettivo principale: stimolare il punto L: Il lavoro, il più dolente. Operazioni mediatiche salvavita in vista, dunque. Ma restano due tre spade di Damocle: quell'inchiesta a doppio binario (gara Vigilanza – rogo Damascelli di cui hanno dato notizia i media nei giorni scorsi, con sviluppi ancora molto interlocutori), Tato Greco che lascia la Puglia prima di tutto, quindi Fitto, quindi un segnale forte che potrebbe avere ripercussioni anche dalle nostre parti (La Puglia PDT è sempre il partito del sindaco) e la fase di assestamento di NCD, che nonostante i buoni propositi, scopre sul tavolo, ogni settimana, qualche nuova incognita, quindi, di conseguenza, rischio d'inaffidabilità sui fronti politici interni, quello tranese compreso. Alla fine va tutto bene: lavoro, snellimento, sportello: ma vuoi mettere una bella poltrona di assessore, paragonabile, con l'inverno che avanza, ad un caldo maglione di cashmere? Insomma, finchè c'è cashmere c'è speranza…
Dopo la cena Laurora-Corrado, per cercare di farsi il meno male possibile (in effetti l'esordio di NCD in città ha dato un'immagine di debolezza, di sfilacciamento, di divisione, visto dall'esterno), ecco la merenda tra Casalino, (presidente circolo Lauroriano), con lo stesso Corrado (ma quanto magna sto' Corrado, poi dice che non lo dobbiamo apostrofare come brascioletto!). Scherzi a parte: le due parti stanno cercando di avvicinarsi, ma noi diciamo che alla fine tra i due galletti (litiganti) potrebbe godere il nostro Apocalypto Ferri, uno che se la può ancora giocare in quanto poco addentrato negli ultimi anni, nei giochetti di Palazzo; uno ancora con una mezza verginità intatta, osiamo sbilanciarci, mettendolo sul nostro divaricatore di ginecologi dell'analisi politica (ci scusiamo anticipatamente con la moglie di Andrea F., tra l'altro nostra lettrice). Uno che ha pagato il cambio di programma all'interno del suo ex partito: da sostegno a Gigi R. nella speranza di cominciare un nuovo percorso che valorizzasse giovani come lui, alla coabitazione in cabina di regia amministrativa tra lo stesso Gigi e Peppino DM, " voluta da Fitto all'indomani dell'esito delle elezioni", come ci rivelò a suo tempo un ex militante PDL. Coabitazione che ha portato ad una nuova impostazione del governo della cosa pubblica e del modus operandi? Come direbbe Giggino nostro.
Tra i profili degli altri aspiranti illibati, stiamo cercando di capire il grado di purezza di Toni Franzese. Nel senso che stiamo cercando di capire dove voglia portare la sua dichiarazione d'indipendenza, che mentre per Ferri sfocia nel corso d'acqua dell'NCD, per il nostro neomelodico non sappiamo ancora se sia fine a se stessa o porti in pancia un embrione per un nuovo progetto futuro. Tra l'altro mica parliamo di pizza e fichi: stiamo sempre parlando del maggior suffragato del PDL e vogliamo offrire un paio di occhiali interpretativi anche ai cittadini che l'hanno votato numerosi: per il momento, non avendo altre chiavi d'ipotesi, diciamo che il nostro Toni intanto con questa mossa potrebbe volersi smarcare dal Faraone, dopo di che, potrebbe volersi guardare intorno, per poi decidere il da farsi. Illibato fu? Lo scopriremo solo vivendo.
Scusa Ameri! Ieri sera riunione di maggioranza a Palazzo di Città, in sala giunta, col sindaco, i segretari di partito, più Ferri, in versione ancora free, ma l'annuncio d'ingresso con gli alfaniani è questione di ore e Corrado a nome NCD. Nella riunione, che verrà aggiornata a mercoledì prossimo, lo stesso Corrado è tornato a chiedere l'azzeramento della giunta, stavolta trovando, rispetto al passato, una maggiore disponibilità da parte di Gigi R., che valuta l'ipotesi come più fattibile per una maggiore distensione ambientale e per cercare di raggiungere una maggiore concretezza in fase amministrativa, cosa che finora ha lasciato a desiderare.
In vista del prossimo incontro in cui ci saranno ulteriori proposte, il gruppo G, in questione, (G come Gigi) si è posto alcuni obiettivi per rilanciare l'azione di governo. Una prospettiva per ora teorica, che sarà tutta da verificare sul campo. Ma di questi tempi, con le voci d'inchieste montanti, i numeri risicati della maggioranza ed un'opinione pubblica alquanto delusa, un brodino fa sempre bene. Un brodino che prevedrebbe due, tre punti fermi, per un accordo di nuova coesione, praticamente una richiesta a Corrado e altri borderline politici, di fare i bravi e di andare puntualmente in consiglio a votare i provvedimenti. Inciucetto interno, apparentemente anomalo, con gli scontenti: Letta insegna e Gigi percorre la strada della diplomazia, che tra l'altro non ha mai disdegnato. Oltre all'ipotesi politica di azzeramento della giunta, ci si mette d'accordo su queste due o tre cose: un'operazione di snellimento nelle pratiche burocratiche nel campo dell'edilizia e dei lavori pubblici; maggiore incisività e più dinamismo per lo Sportello unico delle Attività Produttive; nuova programmazione per le politiche giovanili, settore nei confronti del quale l'attuale assessore Sotero, a detta di più d'un partecipante alla riunione, non ha potuto dedicarsi come ci si sarebbe aspettato. Ma con l'ipotetico azzeramento in vista, conditio sine qua non per continuare a sopravvivere al logorio della vita moderna, la questione passerebbe come un sottinteso: nuova delega per un settore visto come nevralgico per l'obiettivo principale: stimolare il punto L: Il lavoro, il più dolente. Operazioni mediatiche salvavita in vista, dunque. Ma restano due tre spade di Damocle: quell'inchiesta a doppio binario (gara Vigilanza – rogo Damascelli di cui hanno dato notizia i media nei giorni scorsi, con sviluppi ancora molto interlocutori), Tato Greco che lascia la Puglia prima di tutto, quindi Fitto, quindi un segnale forte che potrebbe avere ripercussioni anche dalle nostre parti (La Puglia PDT è sempre il partito del sindaco) e la fase di assestamento di NCD, che nonostante i buoni propositi, scopre sul tavolo, ogni settimana, qualche nuova incognita, quindi, di conseguenza, rischio d'inaffidabilità sui fronti politici interni, quello tranese compreso. Alla fine va tutto bene: lavoro, snellimento, sportello: ma vuoi mettere una bella poltrona di assessore, paragonabile, con l'inverno che avanza, ad un caldo maglione di cashmere? Insomma, finchè c'è cashmere c'è speranza…