Avviso di chiamata
Gigi non farci il rimpastino
E Ninni... va sul rogo
giovedì 31 maggio 2012
Se il nuovo sindaco vuole caratterizzarsi in meglio e almeno darci una parvenza di "nuovo", mi auguro che non cominci a inserire nel mazzo della rosa degli assessori, vari alfieri e pedoni di partito. Rastrellare, specie di questi tempi, qua e là, soliti noti, già legati a doppio filo con le vecchie magagne di partito e di bottega, sarebbe come far tramontare subito il sole che era sorto con la sua elezione, ben simboleggiato dalla pelata lucida. Un crepuscolo istantaneo sulle speranze di fare nuova politica a Trani. Una nuova elezione, specie se con protagonista un giovane, deve dare questo tipo di speranze. Gigi deve cercare una percentuale, seppur minima, di ampio respiro, con componenti di Giunta che siano staccate dalle segreterie di partito. Persone di spessore e che brillino di luce propria, non perché benedette necessariamente dal voto rocambolesco e per giunta disgiunto, o dallo sponsor di partito. Se su sei assessori, ne inserisce almeno tre di questa natura, può sperare di avviare un percorso almeno in parte innovativo. Se no, c'era di bisogno di fare e vincere primarie, e poi primo e secondo turno elettorale, sentendo addosso fino all'ultimo l'alito sul collo di Operamolla, se poi, il Gigi, dovrà andarci a rifilare una Giunta che sarebbe pari ad un rimpastino fatto da Pinuccio T ad un annetto dalla fine del mandato? C'è bisogno di tutto l'ambaradan visto e sentito, col PDL spaccato e coi rappresentati di lista spaccati di faccia, se poi si dovesse procedere con una Giunta minestrina – riscaldata, e un misto di ormai ex berlusconiani e qualche fedelissimo dell'ex AN? Va bene le logiche di partito, ma Gigi, che è persona intelligente e di cultura politica ben rodata (lo conosco da quando aveva i capelli ed era studente liceale), dovrà riflettere sulla componente di spessore, evitando una pastina integrale. Anche il politicizzatissimo Pinuccio T. capì che non poteva prescindere dallo spessore extra partitico ed utilizzò un paio di foglie di fico (Lovato – Cicolani, con carriere assessorili comunque di alterna fortuna).
A proposito, i soliti vertici locali provinciali pidiellini, hanno prima snobbato Pinuccio T. per un eventuale ruolo di responsabilità nella guida dello stesso partito (la componente di spessore tranese non esiste, dunque, nella cabina di regia del PDL provinciale) e poi sembra che gli abbiano offerto una poltroncina in un non meglio identificato "sottogoverno" relativo all'inutile, almeno per i tranesi, BAT. Sembra che, secondo la nostra fonte, Pinuccio T, li abbia letteralmente mandati a "cag…". Bravo Pinuccio. Che non diventi grillino? Certo, dopo quello che si è visto alle ultime elezioni tranesi, con elettori PDL che non vanno a votare per il proprio candidato, ci starebbe pure. Un simpatizzante PDL ci riferisce di un GIGI nerissimo per la quasi rimonta subita da UGO O., per questo motivo. Incavolatura poi addolcita dai festeggiamenti di rito e dalle slinguate languide e calde degli immancabili saltatori su carro del vincitore.
Uno che rischia di giocarsi la carriera politica per colpa nostra, una colpa indiretta naturalmente, è Ninni De Toma, presidente Amet. Nell'ultima intervista al nostro Cordialmente (la potete rivedere in archivio) sparò a zero sui vertici locali del PDL e poi chiuse dicendo: «A Trani si stanno vendendo il partito ai biscegliesi (il PDL, per l'appunto)». All'indomani dell'intervista "sputtanato ria", che secondo un esponente pidiellino «ha fatto il giro della Puglia ed è stata fatta vedere in sedi romane», sembra che sia stata decretata la condanna al rogo di Ninni De Toma, che lascerà Amet («ma non me ne frega niente – dice l'interessato- ho il mio lavoro») e che subì le rampogne di Gigi R.: «Ma quell'intevvista a Giovanni Vonco te la potevi vispavmiave… Mi hanno votto le palle pev tutta la campagna elettovale…» . Secondo Ninni l'eretico, Gigi gli disse proprio così. Ora Gigi deve smentirci anche su questa voce che gira in città: "I primi cittadini di Trani potrebbero essere tre, una Troika da far tremare le vene ed i polsi; ne scrivo le iniziali, così vi dilettate nell'enigma e rispondete sul forum: trattasi del trio "S. A. F.". Dopo che Gigi avrà smentito la teoria del SAF, potremo far bruciare definitivamente il Ninni De Toma. Peccato perché era anche dimagrito ultimamente. Intanto Ramses (se seguite la rubrica sapete chi è) osserva silente e ieratico, pronto a calare i suoi opliti sul disastrato suolo tranese (leggi assessori in giunta, spulciando fra i nomi spifferati da un quotidiano qualche giorno fa).
Peccato che non sono iscritto a Forza Trani. Il duello a colpi di borsettate tra le due Raffaelle mi ha riportato ai duelli fra amazzoni; quasi una scena dei film che all'Impero si proiettavano di domenica mattina, con un contrasto tra due eroine dell'antica Roma, ma calate nei nostri giorni. Un duello che ha fatto trionfare la quota rosa in tutte le sue componenti. 100% rissa rosa, con nessuna esclusione di colpi. Esaltante. Peccato che non sono di Forza Trani, se no, può darsi che mi sarei visto qualche duello dal vivo, nella sede del partito. Caro Roberto, Senatore Visibelli, mi sa che ti tocca rimetterti il camice del dottor Hauze: per calmare le due amazzoni e, tornando a Gigi, per curare eventuali flashback e deja- vu da Prima Repubblica.
A proposito, i soliti vertici locali provinciali pidiellini, hanno prima snobbato Pinuccio T. per un eventuale ruolo di responsabilità nella guida dello stesso partito (la componente di spessore tranese non esiste, dunque, nella cabina di regia del PDL provinciale) e poi sembra che gli abbiano offerto una poltroncina in un non meglio identificato "sottogoverno" relativo all'inutile, almeno per i tranesi, BAT. Sembra che, secondo la nostra fonte, Pinuccio T, li abbia letteralmente mandati a "cag…". Bravo Pinuccio. Che non diventi grillino? Certo, dopo quello che si è visto alle ultime elezioni tranesi, con elettori PDL che non vanno a votare per il proprio candidato, ci starebbe pure. Un simpatizzante PDL ci riferisce di un GIGI nerissimo per la quasi rimonta subita da UGO O., per questo motivo. Incavolatura poi addolcita dai festeggiamenti di rito e dalle slinguate languide e calde degli immancabili saltatori su carro del vincitore.
Uno che rischia di giocarsi la carriera politica per colpa nostra, una colpa indiretta naturalmente, è Ninni De Toma, presidente Amet. Nell'ultima intervista al nostro Cordialmente (la potete rivedere in archivio) sparò a zero sui vertici locali del PDL e poi chiuse dicendo: «A Trani si stanno vendendo il partito ai biscegliesi (il PDL, per l'appunto)». All'indomani dell'intervista "sputtanato ria", che secondo un esponente pidiellino «ha fatto il giro della Puglia ed è stata fatta vedere in sedi romane», sembra che sia stata decretata la condanna al rogo di Ninni De Toma, che lascerà Amet («ma non me ne frega niente – dice l'interessato- ho il mio lavoro») e che subì le rampogne di Gigi R.: «Ma quell'intevvista a Giovanni Vonco te la potevi vispavmiave… Mi hanno votto le palle pev tutta la campagna elettovale…» . Secondo Ninni l'eretico, Gigi gli disse proprio così. Ora Gigi deve smentirci anche su questa voce che gira in città: "I primi cittadini di Trani potrebbero essere tre, una Troika da far tremare le vene ed i polsi; ne scrivo le iniziali, così vi dilettate nell'enigma e rispondete sul forum: trattasi del trio "S. A. F.". Dopo che Gigi avrà smentito la teoria del SAF, potremo far bruciare definitivamente il Ninni De Toma. Peccato perché era anche dimagrito ultimamente. Intanto Ramses (se seguite la rubrica sapete chi è) osserva silente e ieratico, pronto a calare i suoi opliti sul disastrato suolo tranese (leggi assessori in giunta, spulciando fra i nomi spifferati da un quotidiano qualche giorno fa).
Peccato che non sono iscritto a Forza Trani. Il duello a colpi di borsettate tra le due Raffaelle mi ha riportato ai duelli fra amazzoni; quasi una scena dei film che all'Impero si proiettavano di domenica mattina, con un contrasto tra due eroine dell'antica Roma, ma calate nei nostri giorni. Un duello che ha fatto trionfare la quota rosa in tutte le sue componenti. 100% rissa rosa, con nessuna esclusione di colpi. Esaltante. Peccato che non sono di Forza Trani, se no, può darsi che mi sarei visto qualche duello dal vivo, nella sede del partito. Caro Roberto, Senatore Visibelli, mi sa che ti tocca rimetterti il camice del dottor Hauze: per calmare le due amazzoni e, tornando a Gigi, per curare eventuali flashback e deja- vu da Prima Repubblica.