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Habemus Pappam
Una pappa amara per la maggioranza
giovedì 29 novembre 2012
10.28
Una volta, nei party dei bambini si usavano i piatti di carta con le facce dei personaggi dei cartoni animati. Questa volta, sui banchetti della maggioranza, vengono serviti piatti con il viso stravolto (per la goduria immane) di Fabrizio Ferrante. All'interno c'è una pappa amara per la maggioranza stessa e soprattutto per Gigi Vedochiaro (è stupendo con i suoi occhiali a specchio coi quali si aggira impeccabile per la città). Una minestra bollente, quella della nomina del renziano tranese, che ustiona l'esofago dei sette, otto pretendenti alla poltrona di presidente del c., che si erano accalcati come i naufraghi dell'isola dei famosi (anzi degli sfigati) quando arrivava un po' di cibo.
Questa è la figura che alla fine lo stesso Pdl tranese ha fatto fare ai suoi, data la gestione sbagliata della questione e che Corrado ha denunciato. Se Ferrante doveva essere, tanto valeva eleggerlo subito, senza far cuocere tutti nella pappa ammassata. Ma anche i capricci dei bimbi del Pdl, prima e durante la festa (sempre di Ferrante), hanno, a loro volta, in un colpo solo sminuito il ruolo di tessitore- mediatore di Maurizio PiccoloGiulio Musci (è brutale dirlo ma ha fallito il suo compito), rottamato più o meno indirettamente Di Marzio, che fino a due settimane fa continuava a dire che la poltrona spettava al Pdl, messo i brividi al sindaco con la minaccia neppure tanto velata di cominciare verifiche. Minaccia che suona come una campana in salsa "barlettana", sulla falsa riga di quella ex maggioranza che periodicamente ricattava il sindaco Maffei, finchè poi gli hanno tagliato definitivamente le pudenda.
Ma Gigi R. pare, e sottolineo pare, voler giocare d'anticipo e sembra pronto, magari anche bluffando, a mandare tutti a casa prima che gli facciano fare una fine maffeiana. Ora, indipendentemente da come finirà l'avventura di questo governo, se si dovesse andare ad una prima resa dei conti, poterebbero essere, se Gigi dovesse cedere, alcune teste di assessori le prime a cadere. Anche per liberare qualche poltrona da utilizzare come "contentino". Avremmo pure qualche nome ma li rinviamo alle prossime puntate… come il provvedimento riguardante il Supercinema (delusione per la mancata approvazione dello scambio di figurine, un Ruggia a te un Supercinema a me).
Intanto per il bene di Trani, cominciamo ad augurarci che la stessa Amet non venga utilizzata come gran pezzo di torta da rifilare a qualche politico trombato nella battaglia per l'agognata poltrona di presidente del C. Per la competitività dell'azienda sul mercato, no a trombati che non hanno nulla a che fare con l'ambito d'azione dell'azienda. Trasparenza su nomina del futuro consiglio d'amministrazione (si prega caldamente d'evitare illustri parenti) e curriculum all'altezza per la poltrona di presidente. Un Amet valorizzata ed un Supercinema recuperato, dopo le prime figuracce sugli ultimi giochetti (da cui anche la sinistra deve trarre succose lezioni), potrebbero essere parziali recuperi rispetto ad un inizio di legislatura tutto sommato deludente. Se la lavagna doveva essere pulita, diciamo che qualche alone opaco non manca. Strofina più forte col quel cassino!
Questa è la figura che alla fine lo stesso Pdl tranese ha fatto fare ai suoi, data la gestione sbagliata della questione e che Corrado ha denunciato. Se Ferrante doveva essere, tanto valeva eleggerlo subito, senza far cuocere tutti nella pappa ammassata. Ma anche i capricci dei bimbi del Pdl, prima e durante la festa (sempre di Ferrante), hanno, a loro volta, in un colpo solo sminuito il ruolo di tessitore- mediatore di Maurizio PiccoloGiulio Musci (è brutale dirlo ma ha fallito il suo compito), rottamato più o meno indirettamente Di Marzio, che fino a due settimane fa continuava a dire che la poltrona spettava al Pdl, messo i brividi al sindaco con la minaccia neppure tanto velata di cominciare verifiche. Minaccia che suona come una campana in salsa "barlettana", sulla falsa riga di quella ex maggioranza che periodicamente ricattava il sindaco Maffei, finchè poi gli hanno tagliato definitivamente le pudenda.
Ma Gigi R. pare, e sottolineo pare, voler giocare d'anticipo e sembra pronto, magari anche bluffando, a mandare tutti a casa prima che gli facciano fare una fine maffeiana. Ora, indipendentemente da come finirà l'avventura di questo governo, se si dovesse andare ad una prima resa dei conti, poterebbero essere, se Gigi dovesse cedere, alcune teste di assessori le prime a cadere. Anche per liberare qualche poltrona da utilizzare come "contentino". Avremmo pure qualche nome ma li rinviamo alle prossime puntate… come il provvedimento riguardante il Supercinema (delusione per la mancata approvazione dello scambio di figurine, un Ruggia a te un Supercinema a me).
Intanto per il bene di Trani, cominciamo ad augurarci che la stessa Amet non venga utilizzata come gran pezzo di torta da rifilare a qualche politico trombato nella battaglia per l'agognata poltrona di presidente del C. Per la competitività dell'azienda sul mercato, no a trombati che non hanno nulla a che fare con l'ambito d'azione dell'azienda. Trasparenza su nomina del futuro consiglio d'amministrazione (si prega caldamente d'evitare illustri parenti) e curriculum all'altezza per la poltrona di presidente. Un Amet valorizzata ed un Supercinema recuperato, dopo le prime figuracce sugli ultimi giochetti (da cui anche la sinistra deve trarre succose lezioni), potrebbero essere parziali recuperi rispetto ad un inizio di legislatura tutto sommato deludente. Se la lavagna doveva essere pulita, diciamo che qualche alone opaco non manca. Strofina più forte col quel cassino!