Avviso di chiamata
Il marchese del Grillo al Comune di Trani
Quando si finirà di far nomine sulla base di appartenenze politiche?
giovedì 27 giugno 2013
16.12
Lo scorso 5 giugno 2013 il Comune di Trani ha pubblicato un avviso di mobilità esterna per il posto di dirigente per la quarta ripartizione. Il termine per la presentazione delle domande è stato limitato a soli 15 giorni con previsione della scadenza al giorno 20 giugno, quando invece normalmente si riservano trenta giorni per il termine effettivo. Inoltre, un altro neo, per cui si potrebbe arrivare alla revoca o alla ripubblicazione del bando, riguarda la mancata pubblicazione, previa o contestuale, per stare ai termini giuridici, anche se solo per estratto, sulla Gazzetta Ufficiale e per completezza, specie dopo le ultime disposizioni sulla trasparenza, anche sul bollettino della Regione Puglia.
La maggior pubblicità possibile, in questo delicato settore, favorirebbe una scelta migliore. Ma al di là di questo, qui a Trani il dibattito sul rispetto delle regole è un vecchio refrain coperto dalle polemicuzze su temi secondari, i festival degli andriesi, tranesi o biscegliesi e di chi si accapiglia fra quelli che, dopo aver gestito (eufemismo) le campagne elettorali, aspettano gli eventi per poter "ricogliere" la giusta mercede; insomma, quelle chiacchiere da cortile che coprono tutto col loro assordante brusio. Coprono faccende serie e pesanti. E in fin dei conti il brusio fa sempre più comodo… E' la regola dell'amico che non sbaglia mai, come cantava Max Pezzali in una sua vecchia canzone. Quel vecchio slogan inflazionato nelle passate campagne elettorali perché utilizzato da più di un aspirante politico, "Un amico in Comune", suona spesso come odioso e irridente nei confronti dei cittadini che l'amico non ce l'hanno. Non andranno a ricoprire mai una carica, non godranno mai di un favore. Quelli ai quali si rivolgeva il marchese del Grillo: «Io so' io e voi nun siete un cazzo».
Ricordo che proprio in campagna elettorale si aprì questo dibattito sull'importanza del rispetto delle regole. Fu sollevato da Ugo Operamolla e molti politici risposero sdegnati perchè le regole a Trani si rispettavano e si rispettano eccome. Non aggiungo altro e preferisco lasciare ogni commento ai tanti lettori che ci seguono e sperano che un giorno in questa città e nei nostri territori, possa cambiare una certa cultura e mentalità nella gestione della cosa pubblica. Frase fatta e scontata, lo so, ma se non si cambia rappresenteremo sempre delle realtà mediocri. Quella Aurea Mediocritas oraziana, il cui concetto il nostro sindaco, pregno di studi classici e citazioni, conosce molto bene. Quando si finirà di nominare assessori e consigli d'amministrazione e presidenti sulla base di appartenenze politiche? Quando si finirà di accontentare il potente, l'onorevole Ququaraqua, o il meno potente di turno: anche l'insignificante consigliere comunale che potenzialmente rappresenta un potere ricattatorio, quello di far indebolire una maggioranza. E per questo entrambe le categorie devono essere accontentate con la nomina del proprio protetto. A discapito dei servizi offerti al cittadino.
Nella prossima puntata di Cordialmente, in video web su Traniviva.it a partire da sabato chiedo, fra la altre cose, al sindaco Gigi Riserbato quando si arriverà a formare commissioni ad hoc e slegate dai partiti che scelgano in base al curriculum e alla preparazione, assessori, consiglieri d'amministrazione di municipalizzate e presidenti. Sui dirigenti il reclutamento gode già dell'esistenza di commissioni, ma se si procede come sopra (vedi inizio articolo), non ci siamo. Gigi mi ha risposto schiettamente che ci sono equilibri da garantire (gli zucceherini nda) e che però in futuro non disdegna di pensare una soluzione del genere. Non so se mi abbia risposto così solo per chiudere la risposta e prendermi signorilmente per i fondelli o se lo farà davvero. Aspettiamo e vedremo. Se cambierà lo stile di reclutamento della classe dirigente in quel senso riconosceremo i giusti meriti (storici sarebbero) a chi lo farà.
La maggior pubblicità possibile, in questo delicato settore, favorirebbe una scelta migliore. Ma al di là di questo, qui a Trani il dibattito sul rispetto delle regole è un vecchio refrain coperto dalle polemicuzze su temi secondari, i festival degli andriesi, tranesi o biscegliesi e di chi si accapiglia fra quelli che, dopo aver gestito (eufemismo) le campagne elettorali, aspettano gli eventi per poter "ricogliere" la giusta mercede; insomma, quelle chiacchiere da cortile che coprono tutto col loro assordante brusio. Coprono faccende serie e pesanti. E in fin dei conti il brusio fa sempre più comodo… E' la regola dell'amico che non sbaglia mai, come cantava Max Pezzali in una sua vecchia canzone. Quel vecchio slogan inflazionato nelle passate campagne elettorali perché utilizzato da più di un aspirante politico, "Un amico in Comune", suona spesso come odioso e irridente nei confronti dei cittadini che l'amico non ce l'hanno. Non andranno a ricoprire mai una carica, non godranno mai di un favore. Quelli ai quali si rivolgeva il marchese del Grillo: «Io so' io e voi nun siete un cazzo».
Ricordo che proprio in campagna elettorale si aprì questo dibattito sull'importanza del rispetto delle regole. Fu sollevato da Ugo Operamolla e molti politici risposero sdegnati perchè le regole a Trani si rispettavano e si rispettano eccome. Non aggiungo altro e preferisco lasciare ogni commento ai tanti lettori che ci seguono e sperano che un giorno in questa città e nei nostri territori, possa cambiare una certa cultura e mentalità nella gestione della cosa pubblica. Frase fatta e scontata, lo so, ma se non si cambia rappresenteremo sempre delle realtà mediocri. Quella Aurea Mediocritas oraziana, il cui concetto il nostro sindaco, pregno di studi classici e citazioni, conosce molto bene. Quando si finirà di nominare assessori e consigli d'amministrazione e presidenti sulla base di appartenenze politiche? Quando si finirà di accontentare il potente, l'onorevole Ququaraqua, o il meno potente di turno: anche l'insignificante consigliere comunale che potenzialmente rappresenta un potere ricattatorio, quello di far indebolire una maggioranza. E per questo entrambe le categorie devono essere accontentate con la nomina del proprio protetto. A discapito dei servizi offerti al cittadino.
Nella prossima puntata di Cordialmente, in video web su Traniviva.it a partire da sabato chiedo, fra la altre cose, al sindaco Gigi Riserbato quando si arriverà a formare commissioni ad hoc e slegate dai partiti che scelgano in base al curriculum e alla preparazione, assessori, consiglieri d'amministrazione di municipalizzate e presidenti. Sui dirigenti il reclutamento gode già dell'esistenza di commissioni, ma se si procede come sopra (vedi inizio articolo), non ci siamo. Gigi mi ha risposto schiettamente che ci sono equilibri da garantire (gli zucceherini nda) e che però in futuro non disdegna di pensare una soluzione del genere. Non so se mi abbia risposto così solo per chiudere la risposta e prendermi signorilmente per i fondelli o se lo farà davvero. Aspettiamo e vedremo. Se cambierà lo stile di reclutamento della classe dirigente in quel senso riconosceremo i giusti meriti (storici sarebbero) a chi lo farà.