Avviso di chiamata
La chiamata prima della batteria
Il ritorno di Giovanni Ronco
venerdì 25 novembre 2011
Avviso di chiamata per i lettori. Avevo deciso di lasciare Traniweb per fare nuove esperienze. Riprendiamo però da dove c'eravamo lasciati. Dopo un brusco risveglio da una specie di incubo, come quelli che fai dopo esserti sottoposto ad una cena a base di peperoni fritti, ho deciso di tornare a scrivere per il pubblico di Traniviva – Traniweb, perché è giusto che andasse così. Perché è giusto che dopo un'esperienza andata all'aceto e chiusasi con la peggiore delle situazioni che potesse capitare ad un giornalista, quest'ultimo tornasse laddove aveva di fatto trovato vera libertà d'espressione ed assenza di conflitti di varia natura. D'altronde i lettori, e non solo loro, anche i politici e addetti ai lavori, mi conoscono molto bene, perché credo che mi seguano da circa diciotto anni e sanno che il sottoscritto non ha mai avuto nell'ordine padroni, padrini, gente che dovesse ordinargli cosa scrivere (il dettato l'ho accettato solo dalla mia maestra delle scuole Primarie, figuratevi se lo accetto da quelli che a destra o a sinistra fanno o faranno le primarie, quelle politiche, -il gioco di parole era troppo ghiotto per rinunciarvi-). Non lo accetto da nessuno, insomma. Anche da quelli che le primarie non le faranno.
Una volta mi è stato detto da qualcuno: "Non puoi ergerti a critico della realtà senza avere un partito alle spalle". Ecco, in quel momento ho capito che era fatta: ero dall'altra parte: da quella dei cittadini comuni che non hanno, pure loro, nessun partito alle spalle; ma con l'obiettivo di restare "critico"; la quale posizione ho guadagnato con anni di gavetta dal Giornale di Trani, al Quotidiano di Bari, alla direzione del mensile dell'Informagiovani di Andria, alla redazione della Nuova Provincia e nell'ufficio stampa dell'Istituto Antoniano, fino a Traniweb e ai corsi di giornalismo tenuti nelle scuole. Ero e sono dalla parte di chi ha bisogno di avere uno stimolo critico, proprio perché non ha partiti o istituzioni alle spalle: ha solo la forza di quello spirito critico che deve essere l'unica arma di quella tribuna che deve giudicare partiti, governanti, opposizioni, classe dirigente: si chiama opinione pubblica e sta dalla parte opposta dei servi di partito.
Vi confesso un aneddoto: tutte le volte che un politico mi ha convocato per chiedergli di fargli da addetto stampa, e ce ne sono stati tanti, quella certa disinvoltura che vedete e leggete, si è tramutata in una goffaggine unica, un'imbranataggine dettata dall'inconscio, per cui ho dovuto velocemente rinunciare a quel tipo d'incarichi: il mio dna effettivamente non è fatto per scrivere per un uomo di potere, non è fatto per servire un partito, per puntare ad una carriera nell'olimpo della livrea. Il mio unico editore di riferimento, come diceva il maestro Montanelli, è il lettore: l'unico da cui accettare segnalazioni, lodi, mugugni. Infatti sono spesso arrivato a rispondere sui forum perché è a quelli dei forum cui veramente tengo. Tutto forse risale ad una visita in ospedale fatta negli ultimi anni della sua vita ad un mio caro pro zio, Vittorio Ronco, un medico molto conosciuto a Trani. Avevo otto anni circa e quando lo andai a trovare mi chiese: "Cosa vuoi fare da grande?". Io risposi: "Il giornalista"; e lui chiuse con la schiettezza che lo caratterizzava: " Ma attento a fare il giornalista vero e non il cameriere". Naturalmente volevo e voglio fare il giornalista vero: quelle parole mi sono rimaste impresse nella mente e le tengo presenti ogni volta che mi pongo davanti alla tastiera per scrivere o ogni volta che mi trovo a che fare coi capi di partito che chiamano o che cerco per verificare notizie o per averne. Ringrazio infine Alessandro Bove e Biagio Fanelli, editore e direttore di Traniviva – Traniweb, che mi hanno riaccolto a braccia aperte. Nella vita capita di sbagliare. L'importante è non perseverare. Ringrazio anche le tantissime persone che nelle scorse settimane mi hanno espresso la propria solidarietà e consolato con parole d'incoraggiamento: rappresentanti politici e istituzionali di particolare larghezza di vedute e liberalità, in quanto criticati a suo tempo dal sottoscritto eppure capaci di riconoscere la mia onestà intellettuale. In particolare ringrazio l'architetto Giovanni De Iure, coniuge della preside della facoltà di Lettere, Mariagrazia Distaso, che mi ha trasmesso coraggio e fiducia, oltre ai tanti lettori comuni che mi spingevano ad aprire un blog, un sito. E' vero: alle spalle non avrò alcun partito, ma in verità sono ugualmente coperto, anzi copertissimo, da tanta gente che segue con passione il mio lavoro fatto con passione. Che, come diceva Enzo Biagi, farei anche gratis. Una nuova rubrica che sarà, settimanalmente, un avviso di chiamata per l'opinione pubblica, per un personaggio coinvolto, in vista, nel bene e nel male, per una condizione di particolare rilievo per i cittadini. Grazie a tutti e ora ci rivediamo sempre, con questa rubrica, di giovedì sul portale Traniviva – Traniweb
Una volta mi è stato detto da qualcuno: "Non puoi ergerti a critico della realtà senza avere un partito alle spalle". Ecco, in quel momento ho capito che era fatta: ero dall'altra parte: da quella dei cittadini comuni che non hanno, pure loro, nessun partito alle spalle; ma con l'obiettivo di restare "critico"; la quale posizione ho guadagnato con anni di gavetta dal Giornale di Trani, al Quotidiano di Bari, alla direzione del mensile dell'Informagiovani di Andria, alla redazione della Nuova Provincia e nell'ufficio stampa dell'Istituto Antoniano, fino a Traniweb e ai corsi di giornalismo tenuti nelle scuole. Ero e sono dalla parte di chi ha bisogno di avere uno stimolo critico, proprio perché non ha partiti o istituzioni alle spalle: ha solo la forza di quello spirito critico che deve essere l'unica arma di quella tribuna che deve giudicare partiti, governanti, opposizioni, classe dirigente: si chiama opinione pubblica e sta dalla parte opposta dei servi di partito.
Vi confesso un aneddoto: tutte le volte che un politico mi ha convocato per chiedergli di fargli da addetto stampa, e ce ne sono stati tanti, quella certa disinvoltura che vedete e leggete, si è tramutata in una goffaggine unica, un'imbranataggine dettata dall'inconscio, per cui ho dovuto velocemente rinunciare a quel tipo d'incarichi: il mio dna effettivamente non è fatto per scrivere per un uomo di potere, non è fatto per servire un partito, per puntare ad una carriera nell'olimpo della livrea. Il mio unico editore di riferimento, come diceva il maestro Montanelli, è il lettore: l'unico da cui accettare segnalazioni, lodi, mugugni. Infatti sono spesso arrivato a rispondere sui forum perché è a quelli dei forum cui veramente tengo. Tutto forse risale ad una visita in ospedale fatta negli ultimi anni della sua vita ad un mio caro pro zio, Vittorio Ronco, un medico molto conosciuto a Trani. Avevo otto anni circa e quando lo andai a trovare mi chiese: "Cosa vuoi fare da grande?". Io risposi: "Il giornalista"; e lui chiuse con la schiettezza che lo caratterizzava: " Ma attento a fare il giornalista vero e non il cameriere". Naturalmente volevo e voglio fare il giornalista vero: quelle parole mi sono rimaste impresse nella mente e le tengo presenti ogni volta che mi pongo davanti alla tastiera per scrivere o ogni volta che mi trovo a che fare coi capi di partito che chiamano o che cerco per verificare notizie o per averne. Ringrazio infine Alessandro Bove e Biagio Fanelli, editore e direttore di Traniviva – Traniweb, che mi hanno riaccolto a braccia aperte. Nella vita capita di sbagliare. L'importante è non perseverare. Ringrazio anche le tantissime persone che nelle scorse settimane mi hanno espresso la propria solidarietà e consolato con parole d'incoraggiamento: rappresentanti politici e istituzionali di particolare larghezza di vedute e liberalità, in quanto criticati a suo tempo dal sottoscritto eppure capaci di riconoscere la mia onestà intellettuale. In particolare ringrazio l'architetto Giovanni De Iure, coniuge della preside della facoltà di Lettere, Mariagrazia Distaso, che mi ha trasmesso coraggio e fiducia, oltre ai tanti lettori comuni che mi spingevano ad aprire un blog, un sito. E' vero: alle spalle non avrò alcun partito, ma in verità sono ugualmente coperto, anzi copertissimo, da tanta gente che segue con passione il mio lavoro fatto con passione. Che, come diceva Enzo Biagi, farei anche gratis. Una nuova rubrica che sarà, settimanalmente, un avviso di chiamata per l'opinione pubblica, per un personaggio coinvolto, in vista, nel bene e nel male, per una condizione di particolare rilievo per i cittadini. Grazie a tutti e ora ci rivediamo sempre, con questa rubrica, di giovedì sul portale Traniviva – Traniweb