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La salute "Prima di Tutto"
Sulla discarica il silenzio assordante delle istituzioni e l'ignoranza dei cittadini in materia
giovedì 25 settembre 2014
7.39
Approfitto della nota di Carlo Avantario, sulla questione discarica, per affrontare un argomento che credo fondamentale: la salute dei cittadini tranesi, la salute dei turisti (visto che siamo continuamente citati sulle testate nazionali come polo turistico mozzafiato), la salute di coloro che vorranno trasferirsi a Trani in futuro per un qualsiasi motivo.
Il consigliere del PD tira fuori quello che si potrebbe chiamare il velo che molti fanno finta di non vedere: il concetto di responsabilità. Che fosse una bomba ecologica, quella discarica, lo avevamo scritto noi, ma anche altri esponenti delle istituzioni, in passato. Cosa abbiamo ottenuto? Indifferenza. Che ora il nodo sia venuto al pettine è sotto gli occhi di tutti. Ma torna quel concetto, come un assillo, un'ossessione per i tranesi e, per altri versi, mi auguro, per i loro responsabili istituzionali. Perché sembra che sia da questo termine, da questo concetto, che si stia cercando di fuggire. L'elusione del percorso Rifiuti Zero, il lungo silenzio assordante delle istituzioni in merito alla questione, l'ignoranza in materia (nel senso di saperne poco o nulla) della maggioranza dei cittadini, il voler gettare polvere sotto il tappeto: qui torna l'interrogativo: di chi è la responsabilità?
Il percolato e la falda acquifera, la nostra economia e la nostra immagine, il brutto vizio di scaricare la colpa su altri: i troppi comuni che scaricavano, i giornalisti, gli altri, quelli là, quelli là fuori, quelli da non ascoltare. Le immagini di questo film dell'orrore si sovrappongono davanti ad una platea di cittadini, i miei veri editori, dovunque mi troverò a scrivere, anche in futuro, come ora; ciò che fa male è la loro inconsapevolezza. Alla fine si sono spesi mesi, giorni e fiumi d'inchiostro e ore di discussioni anche tra di loro, nelle sedi dei partiti, ad esempio, nelle piazze, per sapere chi fosse il prossimo revisore, il prossimo assessore, il prossimo consigliere che va in minoranza, si fa indipendente o resta in maggioranza, ma si è perso di vista un problema vero e reale: chi tutela la salute dei cittadini ignari, lasciati in balia di un evento che non possono controllare? Si può spegnere questa o quella voce d'opposizione, cercare di fiaccare questo o quel giornalista, ma quell'ombra, quella terribile parola, che Avantario, pur con tanto e solito garbo ha sollevato, tornerà sempre e spietata. Resonsabilità.
Da pagare. Allora, quando si sarà scoperto uno straccio di responsabilità, per cui, se la situazione è così grave tanto da richiedere, come scrive l'ex sindaco "un prolungamento della chiusura ad un anno", sarà già troppo tardi per molti aspetti, il cittadino ignaro avrà un quadro reale e non edulcorato, non alterato dagli "smarchettamenti" della stampa di regime o dei politici arraffoni che coprono gli amici a rischio in tutta questa storia. Sarà tardi perché si tirino le classiche conseguenze, alias dimissioni. Ma che almeno, quando verranno individuati, i responsabili, che abbiano la dignità di ritirarsi a vita privata, dimenticando le funzioni pubbliche, rovinate da tanta indifferenza e incompetenza verso i cittadini.
Il consigliere del PD tira fuori quello che si potrebbe chiamare il velo che molti fanno finta di non vedere: il concetto di responsabilità. Che fosse una bomba ecologica, quella discarica, lo avevamo scritto noi, ma anche altri esponenti delle istituzioni, in passato. Cosa abbiamo ottenuto? Indifferenza. Che ora il nodo sia venuto al pettine è sotto gli occhi di tutti. Ma torna quel concetto, come un assillo, un'ossessione per i tranesi e, per altri versi, mi auguro, per i loro responsabili istituzionali. Perché sembra che sia da questo termine, da questo concetto, che si stia cercando di fuggire. L'elusione del percorso Rifiuti Zero, il lungo silenzio assordante delle istituzioni in merito alla questione, l'ignoranza in materia (nel senso di saperne poco o nulla) della maggioranza dei cittadini, il voler gettare polvere sotto il tappeto: qui torna l'interrogativo: di chi è la responsabilità?
Il percolato e la falda acquifera, la nostra economia e la nostra immagine, il brutto vizio di scaricare la colpa su altri: i troppi comuni che scaricavano, i giornalisti, gli altri, quelli là, quelli là fuori, quelli da non ascoltare. Le immagini di questo film dell'orrore si sovrappongono davanti ad una platea di cittadini, i miei veri editori, dovunque mi troverò a scrivere, anche in futuro, come ora; ciò che fa male è la loro inconsapevolezza. Alla fine si sono spesi mesi, giorni e fiumi d'inchiostro e ore di discussioni anche tra di loro, nelle sedi dei partiti, ad esempio, nelle piazze, per sapere chi fosse il prossimo revisore, il prossimo assessore, il prossimo consigliere che va in minoranza, si fa indipendente o resta in maggioranza, ma si è perso di vista un problema vero e reale: chi tutela la salute dei cittadini ignari, lasciati in balia di un evento che non possono controllare? Si può spegnere questa o quella voce d'opposizione, cercare di fiaccare questo o quel giornalista, ma quell'ombra, quella terribile parola, che Avantario, pur con tanto e solito garbo ha sollevato, tornerà sempre e spietata. Resonsabilità.
Da pagare. Allora, quando si sarà scoperto uno straccio di responsabilità, per cui, se la situazione è così grave tanto da richiedere, come scrive l'ex sindaco "un prolungamento della chiusura ad un anno", sarà già troppo tardi per molti aspetti, il cittadino ignaro avrà un quadro reale e non edulcorato, non alterato dagli "smarchettamenti" della stampa di regime o dei politici arraffoni che coprono gli amici a rischio in tutta questa storia. Sarà tardi perché si tirino le classiche conseguenze, alias dimissioni. Ma che almeno, quando verranno individuati, i responsabili, che abbiano la dignità di ritirarsi a vita privata, dimenticando le funzioni pubbliche, rovinate da tanta indifferenza e incompetenza verso i cittadini.