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La Trani dei tavoli
E il Terzo settore, almeno quello, fa squadra
giovedì 27 febbraio 2014
10.40
"Si sono rimessi a tavolino". Due tavoli, due immagini. Uno al Comune, nei giorni scorsi: seduti intorno all'ennesimo tavolo di lavoro e consultazione il sindaco, il presidente Amiu Antonello R. ed i consiglieri Ferri e Corrado. Altro tavolo, numero due, con Di Marzio, De Toma, Garguiolo, De Noia, Di Modugno; mancano all'appello Musci e Scagliarini. Confabulare, organizzare, ipotizzare, chiedere ridimensionamenti di questo o quell'altro assessore. C'è un comun denominatore intorno a questi tavoli: lo studio di come raddrizzare la barca. Ferri, nelle vesti di mediatore, da una parte, è riuscito a far ri – sedere uno di fronte all'altro Gigi R. e Corrado, che sembravano definitivamente ai ferri corti. La politica non conosce mai rotture definitive: questo abbiamo imparato negli anni. Meglio così: se no rottura porta silenzio e silenzio stoppa articoli.
"Tavolo 1". Il conciliabolo del tavolo 1 verte sempre sulla stessa solfa: trovare il modo di ricambiare o nel migliore dei casi semi azzerare la giunta. Il cinghiale da abbattere è il blocco degli assessori dell'ex PDL: da quanto ci confida un consigliere, sembra che si stia studiando il modo di scaricare dalle spalle del sindaco il peso di un'operazione del genere, trasferendolo sulle spalle dei vertici del partito: fare pulizia senza sporcarsi le mani (l'ex PDL è di fatto un partito ridimensionato rispetto al primo anno e deve addossarsi la responsabilità del piccolo terremoto), senza lasciare morti sul campo.
"Tavolo 2". Sul tavolo 2 pare che il discorso si sia ugualmente incentrato, fra le altre cose, sul "ridimensionamento" di qualche assessore. I due tavoli convergono nello studio da cervelloni. Esce fumo quasi dalle teste pensanti. Uscirà anche qualche testa di assessore? Musci out è costante fissa.
"Altri tavoli". Contemporaneamente non si disdegnano tavoli a quattro con UDC e Democrazia Cristiana; si parla, si discute, ci si confronta ancora, ci confida lo stesso consigliere: se le condizioni giuste vengono fuori, Tortosa, Triminì e Maiullari, già sedutosi in passato ai tavoli di discussione con rappresentanti della maggioranza, nonostante le smentite, e risedutisi, fiduciosi, nei giorni scorsi, potrebbero presentarsi con le scialuppe sotto mano. Facendo gongolare finalmente Gigi R.
"Al tavolo del Terzo settore si brinda". Il cosiddetto "Piano di zona" è realtà ora collaudata e ben definita. Rosa Big Mama Uva come la chiamavano i suoi amici nigeriani nel campo profughi di Bari, in cui lavorò anni fa, sta gestendo, nelle vesti di assessore al ramo sociale, con input e supervisione di Gigi R., questa operazione di raccordo con le autorità della vicina Bisceglie. Un patto di squadra, potremmo definirlo, tra tutti gli attori in campo, per rafforzare l'azione del delicatissimo settore dei servizi sociali nelle due città, con budget e obiettivi dettati direttamente dalla Regione Puglia. Proprio ieri sera, presso il Centro socio educativo Antoniano dei Padri Rogazionisti, si è tenuto un momento di condivisione tra tutte le forze del terzo settore che, protagoniste del Piano di zona, si sono ritrovate per confrontarsi, conoscersi meglio, dialogare e brindare in vista dei prossimi obiettivi da centrare per il sostegno dei più bisognosi. Almeno loro.
"Tavolo 1". Il conciliabolo del tavolo 1 verte sempre sulla stessa solfa: trovare il modo di ricambiare o nel migliore dei casi semi azzerare la giunta. Il cinghiale da abbattere è il blocco degli assessori dell'ex PDL: da quanto ci confida un consigliere, sembra che si stia studiando il modo di scaricare dalle spalle del sindaco il peso di un'operazione del genere, trasferendolo sulle spalle dei vertici del partito: fare pulizia senza sporcarsi le mani (l'ex PDL è di fatto un partito ridimensionato rispetto al primo anno e deve addossarsi la responsabilità del piccolo terremoto), senza lasciare morti sul campo.
"Tavolo 2". Sul tavolo 2 pare che il discorso si sia ugualmente incentrato, fra le altre cose, sul "ridimensionamento" di qualche assessore. I due tavoli convergono nello studio da cervelloni. Esce fumo quasi dalle teste pensanti. Uscirà anche qualche testa di assessore? Musci out è costante fissa.
"Altri tavoli". Contemporaneamente non si disdegnano tavoli a quattro con UDC e Democrazia Cristiana; si parla, si discute, ci si confronta ancora, ci confida lo stesso consigliere: se le condizioni giuste vengono fuori, Tortosa, Triminì e Maiullari, già sedutosi in passato ai tavoli di discussione con rappresentanti della maggioranza, nonostante le smentite, e risedutisi, fiduciosi, nei giorni scorsi, potrebbero presentarsi con le scialuppe sotto mano. Facendo gongolare finalmente Gigi R.
"Al tavolo del Terzo settore si brinda". Il cosiddetto "Piano di zona" è realtà ora collaudata e ben definita. Rosa Big Mama Uva come la chiamavano i suoi amici nigeriani nel campo profughi di Bari, in cui lavorò anni fa, sta gestendo, nelle vesti di assessore al ramo sociale, con input e supervisione di Gigi R., questa operazione di raccordo con le autorità della vicina Bisceglie. Un patto di squadra, potremmo definirlo, tra tutti gli attori in campo, per rafforzare l'azione del delicatissimo settore dei servizi sociali nelle due città, con budget e obiettivi dettati direttamente dalla Regione Puglia. Proprio ieri sera, presso il Centro socio educativo Antoniano dei Padri Rogazionisti, si è tenuto un momento di condivisione tra tutte le forze del terzo settore che, protagoniste del Piano di zona, si sono ritrovate per confrontarsi, conoscersi meglio, dialogare e brindare in vista dei prossimi obiettivi da centrare per il sostegno dei più bisognosi. Almeno loro.